La Recensione del Lunedì! E oggi si parla di...
Titolo: Firelight
Autore: Sophie Jordan
Pagine: 280
Prezzo: 9, 90€
Casa Editrice: Piemme (Freeway)
Trama: Discendiamo dai draghi. Siamo dei mutaforma che hanno sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori. Viviamo nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte, dispiegando le ali quando nessuno può vederci. Siamo Draki. Io mi chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l'unica capace di soffiare ancora fuoco. Ma dopo aver infranto per l'ennesima volta le regole che proteggono la vita della nostra comunità, sono stata costretta a fuggire insieme a mia madre e mia sorella. Ci siamo sepolte vive in un'anonima cittadina, dove sono costretta a mantenere l'aspetto umano con il rischio di dimenticare la mia vera natura. Finché non mi sono ritrovata nella stessa scuola del mio Cacciatore. È possibile una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e pericoloso ragazzo non è quello che la sua famiglia vorrebbe far credere?
Voto: 3.5/5
Come avrete capito, ultimamente sto leggendo molti dei libri preferiti della mia gemellina Rowan, e Firelight non è un'eccezione.
Devo ammettere che ero curiosa anche io dopo aver visto con quanto entusiasmo si era appassionata alla saga, e ora eccomi qui.
Ho finito il primo volume pochi minuti fa, e devo dire che sono rimasta piuttosto sorpresa.
Ho riflettuto molto sul giudizio da dare mentre leggevo, e ho trovato alcuni punti di forza e alcuni deboli.
Sicuramente è una storia più originale di altre: non tanto nelle dinamiche tra lui-lei-l'altro, ma piuttosto nella componente fantastica della saga. Jacinda, la protagonista, è una Draki, una creatura che discende dai draghi e ne mantiene alcune caratteristiche, come il volo o altre capacità più specifiche. Per esempio, Jacinda è una Sputafuoco, l'ultima e l'unica del suo clan.
Mi è piaciuta anche la relazione che questi Draki hanno con la terra, con le pietre, con la loro vera natura... sono tutti pezzi della loro anima, di cui sentono la mancanza se sono fuori dai boschi.
Jacinda è un bel personaggio, anche se ogni tanto l'ho trovata un po' troppo dubbiosa: lascio Will? Sto con
Will? Anche se è un cacciatore? O torno nel Clan?
Non è tanto l'indecisione in se che mi ha infastidita, ma il fatto che cambiasse letteralmente idea ogni due minuti.
Un altro paio di maniche è Will. Ma come ha fatto la Jordan a concepire un personaggio del genere? Piatto come una tavola in fatto di carattere, assolutamente superfluo durante la lettura. Io di solito ho un debole per i protagonisti maschili cattivi/non cattivi, invece Will poteva benissimo starsene a cacciare nei boschi e io ne avrei fatto a meno.
Per quanto riguarda gli altri, aspetto ad esprimere un giudizio prima di aver letto gli altri libri. Però vorrei davvero saperne di più su Cassian, il pretendente di Jacinda all'interno del Clan, e sulla madre di Jacinda.
La cosa che più mi ha sorpreso, come accennavo prima, è stato lo stile dell'autrice. Mi sono piaciute le descrizioni, e il modo in cui ha saputo parlare dei Draki. Ha reso il libro una lettura veloce ma non banale; insomma, assolutamente promosso.
Quindi, sommando tutti questi fattori, devo dire che lo consiglio. Non è un capolavoro, ma riesce ad essere una bella lettura se si cerca un Urban Fantasy diverso dal solito. E poi, vi cedo il mio Will più che volentieri, se ve lo volete portare a casa.
A cosa serve la sicurezza se sei morta dentro?