lunedì 25 settembre 2017

Recensione: Ti ho trovata tra le stelle, di Francesca Zappia

Attenzione: i dati sono della copia in lingua originale perché è quella che possiedo!

Titolo: Eliza and her monsters
Autore: Francesca Zappia
Pagine: 385
Prezzo: 17,99$
Casa Editrice: Harper Collins
Data di uscita italiana: 27 settembre!

Trama:
Nel mondo reale, Eliza Mirk è una ragazza timida, poco socievole e solitaria. Online, è Lady Constellation, autrice anonima di «Monstrous Sea», un webcomics adorato da milioni di followers in tutto il mondo. Eliza non si sente mai sola, la sua comunità digitale la fa sentire amata e parte di qualcosa di importante. Poi a scuola conosce Wallace, un ragazzo che non parla con nessuno ma decide di aprirsi proprio con lei, ed Eliza comprende che anche la vita offline vale la pena di essere vissuta. Ma quando accidentalmente la sua identità segreta di Lady Constellation viene svelata al mondo, tutte le sue certezze e i suoi punti fermi - online e offline - vanno in frantumi...

Voto: 4/5

Quella volta che ho ricevuto una goodie bag con il preordine!
Quanto amo i libri che parlano di fandom? Tanto. Troppo, forse. Quando però argomenti "leggeri" riescono a includere metafore più grandi e importanti di una semplice ship, li amo ancora di più.

Eliza è un'adolescente come le altre, forse con qualche problema di ansia in più. Ma lei non è solo "Eliza Mirk, senza amici a scuola" ma è Lady Constellation, la creatrice di una serie di fumetti famosissima sul web. E nessuno sa della sua vera identità, tranne i suoi genitori e i suoi due fratelli.
Entra in scena Wallace, con altrettanti problemi di cui non si conosce l'origine, che Eliza scopre poi essere lo scrittore della fanfiction più seguita di tutte nel fandom di Monstrous Sea. Insomma, get together already! Ma no, perché Eliza decide di tenere nascosta la sua identità, facendosi passare per una fan qualsiasi finché...

You found me in a constellation.

Dall'autrice di Made you up, un libro sulla vita di una ragazza schizofrenica, non mi aspettavo che Eliza and Her Monsters fosse semplicemente una storiella da fandom. Ma i mostri del titolo, come ci fa notare il retro della cover, sono sicuramente una metafora per i problemi di ansia che affliggono Eliza e, forse, anche per tutto quello che ha passato Wallace e di cui si scoprirà solo nella seconda metà del libro.

Questo non toglie, però, che la loro storia sia carina e adorabile. Sono due persone che si girano attorno non sapendo bene cosa fare, sempre un po' incerti ma sicuri di quello che sentono l'una per l'altro. E ovviamente ho AMATO la cosa che li porta insieme all'inizio, ovvero il web comic e le discussioni sul forum e la questione delle amicizie online. Insomma, ottimo lavoro Francesca Zappia!

Broken people don't hide from their monsters. Broken people let themselves be eaten.

L'unica cosa su cui mi permetto di dissentire è il finale, o almeno in parte. C'è una scena in particolare, a una cinquantina di pagine dalla fine, in cui un personaggio mi è sembrato completamente diverso da quello che era stato fino ad allora, sebbene abbia le sue motivazioni. Sembra che poi si scopra la ragione ma non viene ben spiegata e la cosa mi ha lasciata un po' perplessa. Avrei voluto quelle cinque pagine di chiarimento in merito che mi avrebbero aperto gli occhi e fatto cambiare il voto da 4 stelline a 5 immediatamente. Vi è mai capitato di avere una teoria, di capire in qualche modo quello che era successo, ma di volere la spiegazione dall'autrice stessa? Ecco.

There are monsters in the sea.

lunedì 18 settembre 2017

Recensione: Signore delle Ombre, di Cassandra Clare

Titolo: Signore delle ombre (TDA)
Autore: Cassandra Clare
Pagine: 660
Prezzo: 19,90€
Casa Editrice: Mondadori

Trama:
Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l'esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai - questo dice la Legge - dovrà trasformarsi in amore. Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Blackthorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove? L'unica loro speranza sembra racchiusa nel «Volume Nero dei Morti», un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia. Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell'Istituto. Ben presto però un'altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre - il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo.

Voto: 4.5/5

Cassandra Clare mi farà morire, perché io fino al 2019 non ci arrivo sana di mente.
Non tanto per il finale scioccante (sì, okay, forse anche per quello - ma sappiate che per il finale ero arrivata preparata, a. k. a. me lo ero spoilerata per sbaglio), quanto per le congetture che non riesco a smettere di ripetermi nella testa e che, ne sono sicura, entro il 2019 mi sarò completamente dimenticata. Perché donna, perché ci fai aspettare così tanto? Io sono smemorata, me le dimentico le cose dopo due anni. Uff.

Dopo giorni passati a divorare YA romantici in poco più di qualche ora, mi sono concessa una settimana intera con Lord of Shadows, unica pausa dallo studio per gli esami (perché sì, all'oretta di lettura post studio non si rinuncia mai).
Al contrario di altri urban fantasy o fantasy che mi hanno impegnato giorni e giorni e che, lette venti pagine, dovevo per forza mettere giù perché la storia non mi prendeva e mi annoiavo (vedi ACOWAR, tristemente) Lord of Shadows - titolo originale - invece mi ha tenuta incollata alle pagine. Io non amo le scene d'azione, mi annoio a leggere delle battaglie, per cui mi piace il modo in cui la Clare riesce a integrarvi lunghe parti riguardanti le dinamiche personali tra i personaggi senza risultare, almeno a me, eccessivamente noiosa. Riconosco che, probabilmente, un paio di tagli potevano essere fatti e le 700 pagine (io ho letto il paperback inglese, che ha un numero diverso di pagine) diventare 650, ma vi assicuro che me le sono bevute come se niente fosse e se non ci fossero stati gli esami ci avrei impiegato due giorni netti.

Avevamo lasciato Emma e i Blackthrone in una situazione complicata. Malcom, il grande cattivo, era appena stato ucciso; Emma aveva deciso di far credere a Julian di essere innamorata di Mark; Mark aveva chiuso con Kieran; Cristina stava avendo dei problemi con Mark e Perfect Diego e così via. Fortunatamente, un pochino di recap ogni tanto la nostra Cassandra lo inserisce e così non ero troppo spaesata (ricordate? Sono molto smemorata). Per cui riprendiamo di gran carriera la storia e veniamo catapultati nel mezzo di tutte queste situazioni più che incasinate, cercando di capire dove si andrà a parare.
Riconfermate le mie preferenze di Lady Midnight: Emma e Julian grande ship del libro; Julian personaggio preferito (le J della Clare mi affascinano) anche se ogni tanto lo trovo leggermente... troppo, più che altro quando deve difendere la sua famiglia; tutti adorabili i Blackthorne, con una netta preferenza per Mark, perché sui più piccoli si vede qualcosa di più ma non troppo e comunque in quel caso comunque Kit Herondale vince tutto perché porta un po' di mondanità tra gli Shadowhunter; e poi grandi incognite Clary e Jace e Tessa e Jem con i loro piani che nessuno può conoscere. Solo che ora ho la pulce nell'orecchio e voglio sapere che cosa stanno combinando... ci ripensiamo nel 2019.
Avrei dei commenti da fare sulla signorina Clary Fairchild ma li tengo per me che è meglio.

La Clare ha il solito stile che cattura, non c'è altro da dire. Quello che è cambiato, però, è che sta seriamente iniziando a uccidere personaggi dal secondo volume della serie e la cosa mi preoccupa. In The Mortal Instruments non era morto (quasi) nessuno fino al sesto volume, e anche lì... Che la Clare stia cambiando strada? Ho un po' paura.

Detto ciò vi lascio, non vedo l'ora di sentire altri pareri in proposito e soprattutto... cosa succederà secondo voi? AIUTO.

La misericordia è meglio della vendetta

venerdì 8 settembre 2017

Back to school - 5 consigli per il nuovo anno scolastico

Non starò qui a dirvi di studiare giorno per giorno perché, sinceramente, so che è la cosa migliore da fare ma a me non è mai riuscita e non riuscirà mai, a questo punto. Però ecco i 5 consigli che mi sento di darvi. Pronti?

1. La cancelleria è vostra amica e non fa mai male 
Anche all'università non resisto mai, come già al liceo, quando vedo in giro tutti quei bei quaderni nuovi, le matite appuntite, gli astucci colorati. Un acquistino - o magari più di uno - ci scappa sempre. Questa è una delle piccole cose che mi aiuta quando non ho voglia di studiare, ma l'idea di iniziare un quaderno pulito con una bella calligrafia (che ovviamente si trasformerà in una schifezza entro la metà del quaderno) mi tenta sempre.

2. Cambiate stanza in cui studiare
So che può sembrare stupido ma qualcuno mi ha dato questo consiglio una volta ed effettivamente mi ha aiutato. Dopo una lunga sessione di esami sono stufa di essere sempre seduta sulla stessa sedia (solitamente in cucina, FYI) e mi sposto in un'altra camera. Ad esempio ho studiato per due settimane letteratura inglese alla mia scrivania, perché sarà anche vero che non si dovrebbe studiare dove si dorme per tenere separati i due ambienti ma letteratura inglese in mezzo alle mie librerie ci stava benissimo. 

3. Se il ritorno a scuola/università vi porta via tempo per leggere cercate di prendere l'abitudine di tenere un libro sul comodino e leggere un capitolo la sera 
Una volta preso il ritmo del libro probabilmente non avrete più il problema di non volerne iniziare di nuovi. Oppure se viaggiate, come me, per andare in università portatevi sempre il libro in borsa: a volte non ho voglia di leggere alle 6 del mattino, ma altre volte sì e ho un'ora a disposizione quindi leggo un bel po'. E ancora: quando andavo alle superiori leggevo sempre al mattino prima di andare a scuola, mentre facevo colazione. (Ho un libro che è ancora macchiato di latte e Nesquik, quindi state attenti e non fate come me!).

4. Fate delle pause
Non so voi ma io non riesco a stare concentrata per più di un tot di ore di fila, e quindi per me le pause sono necessarie tanto quanto il tempo di studio. Una pausa merenda, una pausa per bere qualcosa (d'inverno c'è sempre con me una tazza di the e d'estate un bicchiere di succo), anche una pausa per controllare i social... ma da questi ultimi non fatevi prendere la mano! Solo il Cielo sa quante ore ho passato a gennaio a guardare gli stupidi video di Buzzfeed. Magari mettetevi un timer di dieci minuti per essere sicuri di non perdere troppo tempo.

5. Cercate di non studiare fino all'ultimo minuto
So che a volte non se ne può fare a meno, per mancanza di tempo o anche semplicemente per l'ansia che verifiche ed esami possono creare (parlando d'ansia, avete mai provato il fidget cube? Troppo carino!) ma tutte le volte che mi sono ritrovata a studiare la mattina stessa le cose sono andate male o non bene come speravo, quindi cerco sempre di organizzarmi per tempo. Per questo è utile anche un planner o io, ad esempio, uso il bullet journal per organizzare anche lo studio.

Vi è stato utile? Pronti per un'altra sessione di esami o un altro anno scolastico?

lunedì 4 settembre 2017

Recensione - Vicious, di V. E. Schwab

Titolo: Vicious
Autore: V. E. Schwab
Pagine: 353
Prezzo: 7.99£
Casa Editrice: Titan Books

Trama: Victor e Eli erano compagni di stanza al college, ragazzi brillanti, arroganti e soli che avevano riconosciuto nell'altro la stessa propria ambizione. Un comune interesse in adrenalina, esperienze di quasi-morte ed eventi che sembrano soprannaturali rivelano un'interessante possibilità: che con le giuste condizioni, qualcuno potrebbe acquisire abilità soprannaturali. Ma quando la loro prima tesi passa dalla teoria alla pratica, le cose finiscono decisamente male.
Dieci anni dopo, Victor fugge di prigione, determinato a catturare il suo vecchio amico (ora nemico), aiutato da una ragazzina con un'abilità sorprendente. Nel frattempo, Eli è in missione per eliminare ogni altra persona con i superpoteri che riesce a trovare tranne che per la sua compagna, una donna enigmatica con una volontà di ferro. Entrambi armati di tremendi poteri, guidato dal ricordo del tradimento e della perdita, queste arci-nemesi hanno iniziato una corsa alla vendetta ma alla fine chi sopravvivrà?

Voto: 4.5/5

Leggere Vicious era uno dei miei 50 obbiettivi dell'anno e grazie al cielo, se no chissà quanto ancora avrei rimandato questa lettura. Ma mi sarà piaciuto? Spoiler: certo che sì.

In Vicious assistiamo in parallelo a due storie: quella di Eli e di Victor all'università, che fanno esperimenti su come diventare EO (ovvero persone extra-ordinarie, con poteri che potrebbero sembrare quelli dei personaggi che noi chiamiamo super eroi, ma qui parliamo più di super cattivi) e allo stesso tempo di Victor e Eli dieci anni dopo, col primo sulle tracce del secondo dopo un lungo periodo passato in prigione. 

E' solo mentre entrambe le storie procedono e gli eventi si susseguono che riusciamo davvero a capire chi sia il cattivo qui, tra i due. E quello che mi piace della Schwab è che, come lei ha detto in più interviste, tutti i suoi personaggi e soprattutto i cattivi hanno una ragione, uno scopo plausibile per quanto contorto possa risultare al lettore. Non le interessano, e neanche ai lettori, i cattivi che sono così di default, senza un perché spiegato o con delle ragioni estremamente deboli. Insomma, l'autrice spiega la psicologia dietro ai suoi protagonisti e li fa risultare sempre più veri.

Plenty of humans were monstrous, and plenty of monsters knew how to play at being human.

Inoltre ha uno stile davvero interessante. Inizialmente pensavo che sarebbe stato troppo pesante da leggere in vacanza, che non sarei riuscita a starci dietro, e invece no! Non riuscivo a staccarmi e, a dire la verità, già al capitolo tre ero innamorata di questo romanzo. In più ha un particolare che mi piace tantissimo: i capitoli brevi. Non fraintendetemi: io amo che i capitoli lunghi, se la storia mi prende davvero. Ma i capitoli brevi sono quelli che prima di andare a dormire ti fanno dire "ancora uno" e poi "solo un altro" fino a che non sei andata avanti di cinquanta pagine quasi senza accorgertene.

Non vedo l'ora che esca, finalmente, il seguito del romanzo. Lo avevo sempre pensato come un autoconclusivo, prima di leggero, e anche se effettivamente ha un finale si sente che l'autrice avrebbe voluto dire di più ma, siccome era il suo primo romanzo, ha probabilmente voluto dargli chiusura in modo da non lasciare nulla in sospeso nel caso la pubblicazione andasse male. Cosa che, lo avrete ormai capito da tutti i romanzi che ha pubblicato, non è stata.

There are no good men in this game.
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