sabato 7 luglio 2012

Nebbia sulla Ferrovia, di Gianluca Ellena


Dame a Cavalieri! Che ne dite di una recensione? Sappiate però che il libro non mi è piaciuto, purtroppo :(


Titolo: Nebbia sulla ferrovia 
Autore: Gianluca Ellena 
Editore: Neftasia 
Pagine: 205 
Prezzo: €16.00

Trama: La morte accidentale di Sante Magnini, un ingegnere in pensione in cerca di funghi, rappresenta una tragica fatalità per la famiglia Magnini, avvocati da generazioni.
La caparbia nipote, giovane avvocato, vuole sapere qualcosa di più su questo zio all'apparenza misogino e solitario; così incarica uno studio di investigazioni di indagare sulla sua vita al di fuori della famiglia di cui si è saputo sempre poco.
Le ricerche vengono condotte da un investigatore - libraio avvezzo a trattare casi di mariti fedifraghi e di rampolli cocainomani; si apre uno scenario che riporta in una gelida Verona dell'inverno 1944 in piena Repubblica Sociale.


Voto: 1,5/5

So che la quantità di stelline potrebbe risultare derisoria, ma vi assicuro che non era mia intenzione. Io baso i voti in Stelline sulle diciture di aNobii. Per aNobii 1 stellina è un libro scadente, e 2 stelline vanno ai libri deludenti. Siccome io l'ho trovato una via di mezzo tra una delusione personale e un libro non bello, ho deciso di conseguenza.

Opinione Personale: Iniziamo col precisare che questo libro non vuole essere un giallo, come dice l'autore stesso nella Prefazione, ma deve essere preso come il racconto delle vite che si intrecciano di diversi personaggi. Da Vittorio, il nostro protagonista proprietario di una libreria, a Matilde, oggetto delle attenzioni di Vittorio, a molti altri.

Devo dire però che il libro non mi è piaciuto, dal contenuto al formato materiale.
Ma partiamo dal contenitore: io avrei evitato i dialoghi scritti in corsivo, soprattutto perchè l'autore evidenzia con il corsivo diverse altre parole lungo la narrazione e, non essendo flashback, confonde un po'; un'altra cosa che mi ha irritata erano le maiuscole che mancavano e troppi spazi mancati o addirittura troppi qui e là.
Pensando allo stile dell'autore, c'è da dire che sembra volerne creare uno complicato, o raffinato e arzigogolato, ma purtroppo alla fine sono frasi lunghe paragrafi in cui si perde il filo.
A questo punto mi sono chiesta se qualcuno ha fatto una revisione del libro, perchè anche se non sono cose fondamentali, i punti o le maiuscole, di sicuro non aiutano ad un giudizio positivo da parte del pubblico.
Ci sono altri problemi a livello di sintassi: l'autore usa le e e le virgole, che in effetti si equivalgono, esattamente come se fossero la stessa cosa. (Es. Forse Matilde, suo padre, avevano corso troppo... - Ho riletto tre volte la riga per capire che non ero io scema ad essermi persa qualcosa ma che quelle virgola era una E)
Se vogliamo passare alla storia in sè, c'è da dire che all'inizio ero molto curiosa di questo giallo-non-giallo e dei famosi personaggi di cui avremmo conosciuto le vite. Per essere breve, mi sono ritrovata in mezzo a degli excursus pressochè inutili delle vite di alcuni, e personaggi abbastanza caratterizzati ma non tutti e non del tutto. Ho trovato accurate le descrizioni, quelle mi sono piaciute, ma non basta una bella descrizione a salvare una storia.
Peccato, perchè mi aspettavo molto da questo libro.

7 commenti:

  1. sono assolutamente d'accordo con te, ho letto anche io qst libro e vi ho trovato gli stessi difetti che hai elencato, errori, punteggiatura non corretta, dettagli che non portano da nessuna parte...
    qui c'è la mia recensione se ti interessa:
    http://locandalibri.blogspot.it/2012/05/recensione-di-nebbia-sulla-ferrovia.html

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  2. Ehi Clody! Sì, l'avevo letta la tua recensione :D E sono contenta di non essere la sola a pensarla così, perchè altrimenti facevo la pecora nera ;) Ora che stai leggendo?

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  3. "La lunga notte", un thriller, appena iniziato ;-)

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  4. Grazie per il vostro commento,ho apprezzato la schiettezza e la passione. Fra qualche mese vi sottoporrò il mio secondo romanzo e spero che vi piaccia ...
    G. Ellena

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  5. Ciao, generalmente prima di acquistare un libro per me o da regalare a qualcuno mi piace vedere cosa dice il web2.0. Questo libro non l'ho letto e non lo conosco (la storia in generale mi narcotizza, amo più il genere fantasy) ma lavorando come amministratore per alcuni account fb/twitter di terzi volevo solo segnalarti che il romanzo in questione è finalista ad un concorso europeo. Ciò non toglie che possa non piacere. Ribadisco, non lo leggerò mai però forse sei stata troppo severa. Ciao.

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    Risposte
    1. Sono davvero contenta per l'autore, sinceramente.
      Ciò non toglie che, a quanto pare, non sono stata l'unica a riscontrare gli stessi errori e ad avere la stessa opinione una volta finito il libro.
      Però grazie mille dell'ìinformazione :) Faccio all'autore i miei migliori auguri.

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    2. Riporto una tua frase : Se vogliamo passare alla storia in sè ... si scrive "sé" . Considerando la tua attenzione alla sintassi... un pò di autocritica non guasta. W Dacia Maraini
      Maria Rosaria

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