giovedì 29 marzo 2018

Novità! Un altro giorno ancora, di Bianca Marconero

Voi lo sapete che fondamentalmente io mi esalto per sole due autrici italiane: Virginia de Winter e Bianca Marconero. Quindi potevo mai non farvi sapere di questa uscita?

Titolo: Un altro giorno ancora
Autore: Bianca Marconero
Pagine: 416
Prezzo: 9,90€
Casa Editrice: Newton Compton
DATA DI USCITA: 19 aprile 2018
Trama:
Elisa Hoffman ha imparato presto a cavarsela da sola. Ultima di cinque fratelli, vive per la famiglia e per l’equitazione. L’esclusivo maneggio in cui lavora, alle porte di Milano, è il posto che ama di più al mondo, e mette da parte tutti i risparmi per riuscire a comprarsi Sparkle, un cavallo che ha addestrato per mesi. Tutti i suoi sogni, però, si infrangono alla notizia che Andrea, un ragazzo terribilmente bello e ricco, ha offerto più soldi e ha acquistato il cavallo che le era stato promesso. Elisa non si dà pace e riversa su di lui tutto il suo risentimento. Ma Andrea è davvero così freddo come sembra, o sotto il ghiaccio si nasconde qualcosa di diverso? Un imprevisto, un accordo e un’inattesa amicizia con il nemico permettono a Elisa di scoprire che il ragazzo, in realtà, possiede delle qualità inaspettate… Una storia sull’amore in tutte le sue declinazioni, e sui sentimenti che, come fiori selvatici, crescono in silenzio, senza che nessuno li annaffi.

Cosa ne pensate? Io non vedo l'ora di leggerlo!

lunedì 19 marzo 2018

How to: Iniziare un Bullet Journal

Continuate a sentirne parlare in giro ma non avete ancora capito bene di cosa si tratta? 
Volete capire se fa per voi? 
Allora spero di potervi dare qualche spiegazione in merito!

Il Bullet Journal mi ha cambiato la vita.
Per anni, secoli e millenni ho sempre pensato che l'agenda organizzata e a colori pastello in stile Ashley Olsen in Una pazza giornata a New York. E invece, oggi, non so come farei a girare con qualcosa di più spesso del mio Bullet.

Che cos'è?
Semplice: un diario, un'agenda, un blocco per appunti, un blocco per disegni, una to do list. Tutto racchiuso in un delizioso quaderno colorato.
QUI trovate il meraviglioso, e semplicissimo, sito dedicato al BJ in cui il suo creatore vi spiega tutto passo per passo. 

Cosa mi piace tanto del metodo Bullet Journal?
Sicuramente diverse cose. Mi piace che sia personalizzabile al massimo, ovvero che possa essere semplicissimo e senza fronzoli oppure decorato in ogni minimo angolino e pieno di colori. Funziona sia per chi ha poco tempo e non ama lavorarci ma ha essenzialmente bisogno di un posto dove appuntare impegni vari, sia per chi ha voglia di dare sfogo ad una vena creativa che non sa come incanalare altrimenti. Con il Bullet ho imparato, ad esempio, ad utilizzare le penne calligrafiche e le brush pen mentre prima la mia calligrafia faceva davvero pena (e devo decisamente migliorare ancora).
Tracker di Marzo
Ma la personalizzazione non si basa solo sulla decorazione! Si tratta anche del contenuto del BuJo - come viene anche chiamato. In pratica voi potete decidere se avere una visione mensile, settimanale o entrambe. Potete inserire degli schemi per migliorarvi, come il Level 10 Life, oppure uno schema per tenere traccia - quindi un tracker - delle abitudini mensili che possono essere utili da vedere a fine mese. 
Mi piace anche che sia sostanzialmente un metodo immediato: piccoli simboli ti fanno subito capire se si tratta di un evento, di qualcosa da fare e se è stato fatto, rimandato o annullato. Insomma, non ci si può sbagliare. 

La scelta del quaderno
Il Re indiscusso dei Bullet Jurnal è il Leuchtturm 1917, specialmente quello puntinato. So che alcuni potrebbero essere scettici nei confronti dei puntini, come lo ero io, ma dopo mesi a lavorare su una Moleskine a righe nel 2017 (che comunque amo alla follia) ho finalmente comprato il Leuchtturm puntinato per il 2018 e mi ci trovo benissimo. 
Detto questo, va bene realmente un quaderno qualsiasi: bianco, a righe, a quadretti o puntinato, basta che vi ci troviate bene voi. Potete benissimo fare delle prove e vedere come vi trovate meglio, oppure buttarvi su quello che vi ispira e imparare con il tempo.

Come si usa
Al di là dei vari fronzoli che ci potete aggiungere (e che a me piacciono tanto) l'idea di base è che sotto ogni giorno (potete scegliere di creare giorno per giorno, io preferisco crearmi tutto il mese o almeno la settimana) voi scriviate quello che vi serve. Ci sono vari simboli che è convenzione usare, ma potete modificarli, evitarli, usarne solo alcuni o inventarli voi.

 Il pallino serve a indicare ogni cosa da fare (o task), che poi viene modificato in:
x La x significa che quella cosa è stata fatta
> La freccina in avanti che è stata rimandata ad un altro giorno
< La freccina indietro significa che avete dovuto programmare un evento (es. cena il mese prossimo con tizio)
o La o indica un evento (compleanni, viaggi, programmi vari)
- Il trattino indica le note

In aggiunta:
* L'asterisco significa che una certa cosa ha la priorità
! Il punto esclamativo segna un'idea particolarmente brillante, qualcosa che da ispirazione
° Un piccolo occhio dovrebbe essere usato quando la task richiede ulteriori ricerche (ma chi l'ha mai usato?!)

Quattro consigli

  • Non abbiate paura di sbagliare
Ho visto mille post sul gruppo di Facebook dedicato al BJ di persone che dicevano di aver paura ad iniziare per rovinare il quaderno. Beh, ma solo sbagliando si può imparare e soprattutto capire cosa ci piace o meno. Trial and error, gente. Trial and error.
  • Sperimentate
Non sempre le cose che riguardano il Bj sono complicate come sempre e magari facendo qualche tentativo potreste trovare il metodo che fa per voi, l'impaginazione perfetta, i colori che amate di più insieme... insomma, se voi guardaste tutto il mio quaderno vi verrebbero i brividi per tutte le volte che ho cambiato setting! Ora ne ho due che mi piacciono in particolare e li alterno. 
  • A volte il BuJo sarà più vuoto e a volte più pieno, non demoralizzatevi
Quello di cui avevo più paura era l'idea di essere incostante, che è sempre stato uno dei miei grandi difetti. E in effetti avevo scommesso con me stessa che non avrei raggiunto i sei mesi di Bullet Journal, e invece eccomi qui! E' ovvio: ci sono stati periodi in cui lo aggiornavo più volte al giorni e settimane in cui scrivevo una volta sola e lo usavo solo per ricordami cose che avevo già prefissato (appuntamenti, cose da fare...). Ma non per questo ho smesso di creare il set up mensile ogni volta che il mese precedente era agli sgoccioli. Evviva!
  • Prendete ispirazione dagli altri
Ho letto anche di qualcuno che sosteneva che il Bj dovesse essere diverso per ogni persona, di altri che si sentivano in colpa ad aver preso quel o quell'altro dettaglio dalla foto di qualcuno che neanche conoscevano. Ma insomma! Altrimenti a cosa serve condividere le foto del proprio bullet? Se c'è un particolare che vi piace, o intere pagine, ricreatele al meglio che potete e poi pian piano riuscirete a fare le vostre aggiunte. "Copiare" è normalissimo, soprattutto all'inizio.

C'è qualcosa che vi interessa in particolare? 
Avete qualche domanda? 
Usate già questo metodo?

mercoledì 7 marzo 2018

Recensione: La principessa si salva da sola, di Amanda Lovelace

Titolo: La principessa si salva da sola
Autore: Amanda Lovelace
Pagine: 195
Prezzo: 15,00 €
Casa Editrice: Sperling & Kupfer

Trama: Una giovane donna mette nero su bianco frammenti della sua anima: parole che ripercorrono le tappe di un percorso di crescita, accettazione e scoperta - di sé, del proprio valore e della propria forza. Un viaggio in versi attraverso l'esperienza dell'amore e del dolore, della perdita e della rinascita. Si ricorda bambina, quando credeva nelle favole e aspettava un principe che arrivasse a salvarla. Si rivede prigioniera in una torre inespugnabile, vittima di sguardi, giudizi e false promesse, intrappolata in un corpo che lei stessa non aveva ancora imparato ad amare, fragile custode di un cuore di cristallo. Fino a quando, costretta dal destino ad attraversare il fuoco, capisce di non esserne stata annientata, di poter rimettere insieme tutti i pezzi, uno dopo l'altro, parola dopo parola. Scoprendo proprio in quelle parole, che sempre le hanno dato conforto, l'arma più potente per difendersi e salvarsi da sé, unica regina della propria vita. Amanda Lovelace ci accompagna in un viaggio catartico, un esempio di resilienza, un messaggio per tutte le donne: se vuoi ribaltare gli stereotipi e sfuggire ai ruoli che gli altri intendono cucirti addosso, scrivi da sola la tua storia.

Voto: 3/5

Devo dire che ero davvero curiosa di questo libro. Lo avevo in wishlist in inglese da almeno un anno su Amazon, e mi incuriosiva ancora di più della tanto discussa raccolta Milk & Honey di Rupi Kaur, perché già dal titolo si capiva che l'evoluzione della protagonista/autrice sarebbe stata molto interessante.

Io però devo premettere che sono una studentessa di letteratura. Che amo la poesia del 1800. Che non credo che una poesia sia semplicemente l'andare a capo lasciando un verso in enjambement. Mi piace poter analizzare una poesia e cercarne un significato più nascosto.

al bambino sopravvissuto.
perché è grazie a te se oggi sono
la ragazza sopravvissuta.
tu forse avevi
solo una saetta
per dimostrarlo,
ma il mio corpo è 
una tempesta di fulmini.
ϟ

Detto questo ammetto che la raccolta della Lovelace non mi è dispiaciuta, più che altro per la sfumatura personale che ha tutta la sua narrazione. E' come se riversasse tutto il suo cuore, la sua sofferenza e le sue emozioni fortemente contrastanti su una pagina. Questa poesia da instagram non è poesia, ma è sicuramente sentimento.

Affrontiamo con lei perdite, sofferenze, maltrattamenti, ma anche rinascita, amore e scoperta di se stessa. In più una parte finale, distaccata dalla sua storia personale, volta ad ispirare le donne in ogni campo e sfaccettatura.

Se volete leggere della vita di una ragazza che non si salva del tutto da sola, ma come le persone umane ha bisogno di aiuto. Se volete una lettura super veloce, lunga quanto il Pilot di Una mamma per amica (credetemi, perché l'ho letto mentre il telefilm faceva da sottofondo). Se volete sperimentare con questo genere di scrittura che magari vi intriga, provateci.
Se invece pensate che non possa soddisfarvi, sfogliatelo in libreria prima di comprarlo e vedete se vi suscita qualcosa.

«cosa farai 
con la tua laurea 
in inglese?»

[...]

«non lo so.»

- & non saperlo va benissimo.
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