sabato 30 ottobre 2010

Credo di aver avuto una idea nuova... povera me

Ho iniziato una serie di "racconti-diario" che parlano di quello che mi succede, ma non cose del tipo:
"Caro diario, oggi sono andata a scuola, scommetto che non lo sapevi!
Quel cretino del mio compagno mi ha rovinato il disegno fatto con i pastelli a cera. Mi veniva da piangere..."
Ecco, per chiarirvi le idee, non è quello!
Ieri notte, mentre mi rigiravo nel letto (Rowan ne sa qualcosa) mi è venuto in mente un titolo fantastico: Fa freddo a N.
Ok, il resto non ve lo dico, sono sadica.
Se volete un indizio eccolo: non è italiano.
In ogni caso ho già scritto due capitoli, sono brevi, circa una pagina. Più che altro brevi riflessioni, e cose del genere.
Oggi mi è venuta l'idea per una terza parte e la quarta la ho già escogitata: il titolo avrà pur un significato, no?
Perciò... magari vi metto qualcosa anche di quello, quando l'avrò copiato.
Se vi state chiedendo perchè lo faccio, la risposta la otterrete premendo il tasto uno.
1. Adoro guardare il mondo, tutto quello che mi circonda, farmi idee e opinioni personali. E se fossi la tizia del blog probabilmente adorerei guardare dall'alto e in punta di piedi giudicando con perfetta imparzialità e arguto occhio critico dalla mia piccola e grigia postazione davanti al pc. Invece, io esco, questa è la differenza di base, senza poi contare che non ho occhio critico sugli altri ma è incentrato sui miei errori: se non vi fosse chiaro, sono una piuttosto precisa.
Se vi chiedete per quale motivo sto qui ad annoiare voi invece di scrivere, o dirlo ad altri, premete il tasto due:
2. Msn fa schifo oggi, quindi non ho la mia consulente di nomi/storie ufficiale a cui dirlo. La stessa ha anche già letto parte di quello che ho scritto.
Se volete lasciare un commentino, e alla sottoscritta farebbe mooooooolto piacere pigiate il numero tre.
3. Qui sotto c'è l'opzione, guardate lì *_* E non siate timidi, io lo sono molto di più.

Che voi non abbiate schiacciato nessun tasto non importa, e non importa neanche che io sia più sarcastica qui che in tutta la mia vita. Internet lascia spazio al mio "carattere segreto".
Vado a rigirarmi la fedina d'oro che ho al dito (Non sono sposata, ovvio. Era di mio papà, oggi me l'ha regalata, non è neanche del suo matrimonio eh!)

P.S.:Ma quand'è Halloween? Sono fuori dal mondo, ma non so mai se è il 30 o il 31 ^^
Comunque buon Halloween a tutti!

venerdì 29 ottobre 2010

Gli inglesi e la guida O_O

Oggi ho fatto una interessante lezione di inglese, interessante per modo di dire.
Comunque  sembrava di stare in Inghilterra: la mia prof, anche se noi non capivamo un benemerito niente, imperterrita andava avanti a dirne di tutte e di più su un libro... inglese, ovvio.
Ad un certo punto, non so come ci è arrivata parlando del libro, l'ho capito perchè lo ha detto in italiano, che c'è una ragione storica per cui gli inglesi guidano a contrario.
E poi, traditrice, ci dice "Ma ora non ve lo dico, abbiamo poco tempo..." ricominciando a lamentarsi per le misere due ore alla settimana che il mio particolare indirizzo le concede.
Che poi questa prof mi sta anche simpatica, anche se detto così non sembrerebbe.
Quindi, invogliata dalla strano alone misterioso creatosi ho deciso di piazzare qui una pappardella di cui ho letto solo i due primi paragrafi, e scusate se è poco.

L’uso di tenere la sinistra come senso di marcia stradale, fu introdotto (laggiù come nel resto d’Europa) dagli Antichi Romani e sopravvisse fino all’800.
Questo sistema di percorrere le strade era studiato per i cavalieri che in questo modo avevano il lato destro libero e pronto per sguainare la spada che stava sul fianco sinistro. Erano più rapidi nell’affrontare un eventuale aggressore.
In passato quasi tutti camminavano sul lato sinistro della strada, si era nella posizione migliore per poter usare la spada, essendo la maggior parte destri e si riduceva anche la possibilita` che il fodero, ovviamente indossato sulla sinistra, potesse colpire le persone che camminavano in senso opposto. Risultava anche piu` facile salire a cavallo dalla parte sinistra , sempre per via del fodero che si trovava sulla sinistra. Questa pratica fu addirittura formalizzata intorno il 1300 in un editto papale da Papa Bonifacio il quale disse a tutti i pellegrini di viaggiare sul lato sinistro della strada.

Nel 1773 per un improvviso aumento di cavalli sulle strade il Governo Britannico introdusse "The General Highway s Act" , un codice stradale in cui si raccomandava di tenere la sinistra. Questo divenne legge nel 1835 prendendo parte dell`"Highway Bill".

Come venne introdotta la guida a destra: verso la fine del `700 i primi camionisti in Francia e in America cominciarono a trasportare prodotti agricoli in grandi vagoni tirati da numerosi cavalli. Questi vagoni non avevano il sedile per l`autista e quest`ultimo si sedeva sull`ultimo cavallo a sinistra , cosi poteva avere il braccio destro libero per poter frustare i cavalli e ovviamente voleva che chi arrivava in senso opposto gli passasse sulla sinistra per controllare che le ruote del suo vagone non toccassero l`altro veicolo. Nel 1789 la Rivoluzione Francese diede un forte contributo a questa regola, in quanto prima della Rivoluzione , gli aristocratici francesi erano abituati a viaggiare velocemente sulla sinistra della strada costringendo i contadini a viaggiare sul lato opposto della strada. Con la caduta della Bastiglia gli aristocratici preferirono viaggiare sulla destra per passare inosservati. Nel 1794 fu introdotta una legge a Parigi in cui veniva stabilito di tenere la destra. La stessa legge era stata emanata un anno prima in Danimarca. Con l`Impero di Napoleone e con la conquista da parte sua della maggior parte dell`Europa, si incomincio` a viaggiare sulla destra , ovviamente esclusi i paesi che si erano opposti a quest'ultimo quali appunto il Regno Unito che continuo` a viaggiare sulla sinistra portando le sue regole nelle sue colonie quali India, Africa e Australia

Quindi capisco che nell'antichità serviva ai cavalieri, perciò il resto non mi interessa, ma magari a voi sì. Anche se dubito.
Spero lo vi abbia divertito il racconto della mia lezione di inglese, la parte più divertente del post.

domenica 24 ottobre 2010

Oggi sono stufa =)

C'è una tizia, che ha un blog o nonsocos'è, mi ha veramente rotto le scatole.
Perdo la pazienza molto difficilmente, ma quella è davvero irritante.
Il bello è che i suoi "articoli" sono per la maggior parte di critica verso tutto e tutti.
Ogni tanto provo pena per lei, un vita non ce l'ha?
E allora che si uccida! Cosa importa a me di tutte le persone che odi e vorresti soffocare mentre dormono?
Dite che avrà riscontrato una orribile malattia chiamata "asocialità" nella sua piccola e innocua postazione davanti al pc? Nel suo mondo fatto di "sono io l'unica che sa scrivere"?
Ho seri dubbi sulla sua salute mentale, anche perchè una che pretende di poter dare addosso a tutti, solo perchè  lei può e lei è lei, si presume che studi Lettere, sbaglio? E invece no, signori e signori è in campo scientifico!
Ma ora la smetto altrimenti tiro insulti a destra e a manca.
Grazie dell'attenzione.
Angelica.

sabato 16 ottobre 2010

Frasi...

Il terzo (O_O) post di oggi conterrà alcune delle frasi che io reputo bellissime, con i relativi autori.
Perciò pronti... via!

-Ti criticheranno sempre, parleranno male di te 
e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere
così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore,
la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali:
canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita
prima che l’opera finisca senza applausi…
Charlie Chaplin 

-Chi salva una vita, salva il mondo intero.
Dal film "Shindler's list"

-Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia.
Gandhi

-L'India è una terra di contrasti, di poche persone ricchissime e molte poverissime, di modernismo e medievalismo (…). L'India non è un paese povero. Dispone in abbondanza di tutto ciò che rende ricco un paese, e tuttavia i suoi abitanti sono molto poveri.
Jawaharlal Nehru

-L'India è un paese vasto, colmo di contraddizioni e paradossi. Su uno stesso territorio coesistono, infatti, diversi secoli: una piccola, raffinata èlite moderna di alcuni milioni di persone circondate da centinaia di milioni di indiani che sembrano, invece, appartenere a secoli passati.
Questa non ha un autore preciso, è nella mia tesina delle medie e in quella di laurea di mia cugina, quindi l'ha scritta lei.

Okay perdonate le incursioni di frasi sull'India... ma le adoro.

Libri, libri, libri...

Oggi, dopo una estenuante verifica di matematica e un'ora di tecnica, ho incontrato l'amica della ragazza che mi fa i disegni e mi ha chiesto se poteva leggere anche lei quello che scrivevo. Sorrido ancora al pensiero di lei che dice "Ti prego, ti prego, ti prego!". Okay, perdonatemi questo piccolo momento di vanità, ma è una cosa bella che una persona voglia leggere quello che scrivi.
Bene, cosa state leggendo di bello, voi?
Sù... qualcuno si faccia avanti, non siate timidi!
Okay, inizio io per infondervi coraggio. Sto leggendo Se solo fosse vero di Mark Levi.
All'inizio credevo non mi sarebbe piaciuto, ora le mie aspettative stanno venendo soddisfatte. E' molto carino, come libro.
Mi è rimasto, come scorta da leggere, Un tango a Manhattan di Michaela Schwarz
Quando avrò finito anche quello, e dopo aver ripreso Chanel Una vita da favola, di cui non ricordo l'autore, dovrò assolutamente andare in libreria.
Anche se in realtà, se lunedì vado in biblioteca con un piccolo gruppo, penso che prenderò in prestito Una ragazza fuori moda di L. M. Alcott, l'autrice di Piccole donne, per intenderci.
Avete da suggerire qualcosa?
L'ultimo, bellissimo, libro che ho letto è stato La custode di mia sorella  di Jodi Picoult. 
Io ve lo consiglio, seriamente. E' uno di quei libro che io chiamo "rivelazione". Perchè mi stupiscono.
Ah, dimenticavo, spesso e volentieri i miei libri preferiti sono quelli drammatici, cosa che non si spiega, perchè adoro gli happy ending.
Alla prossima.
Angelica.

venerdì 15 ottobre 2010

So che qui non c'è nessuno, ma...

Oggi ero tutta concentrata su una pallina appesa ad un filo e un cronometro. Sapete... fisica.
Comunque, dopo la temibile verifica di informatica, per la quale avevo imparato una frase lunga cinque minuti, che neanche ha chiesto, ho visto un disegno (fatto dalla mia disegnatrice ufficiale, ormai) che è totalmente uguale ad un personaggio futuro della mia storia.
Ieri ho chiesto consulenza su nomi che possano stare bene ad una ragazza smorfiosa, cose del genere. La ragazza disegnata,
Ne è uscito Adrianne, sono anche soddisfatta.
Beh, che dire di lei? Ha i capelli scuri, è piena di gioielli e sempre, e dico sempre, con i tacchi alti.
E, povera me, farebbe di tutto per avere per se il protagonista.
Difatti, se anche io non mi incarno nella protagonista (Sapete che vuol dire -due poli opposti-? Ecco, quello.) sono totalmente e completamente innamorata del protagonista.
Uhm... ieri i due protagonisti si sono baciati, sapete? Sono molto, molto, contenta di come è riuscita quella parte, è uscita da sè. Senza sforzi della mente, e pensavo sarebbe stata un'impresa titanica, invece no.
Mi è risultato più difficile farli incontrare, anche lì: meccanismo enormemente elaborato. Siccome volevo qualcosa di unico, anche se non soprannaturale. Del genere che se dopo dieci anni ti chiedono: "Come vi siete incontrati?" e voi rispondete o hanno un sorriso da ventiquattro carati in viso oppure gli occhi spalancati dalla sorpresa.
Ora, dovrei cominciare a creare un lista di nomi che mi piacciono o che mi ispirano qualcosa, ad esempio: il nome di una persona buona, quello di una antipatica, di una cattiva, ecc.
La vorrei fare perchè, essendo all'inizio della storia, anche se le cose le ho ben chiare, ci sono una sacco di personaggi sicuri che però non hanno nome.
Ok, questo vi farà pensare: "Ma questa non sa i nomi e pensa di riuscire a scrivere una storia?"
Beh, in effetti sarà strano, ma man mano che scrivo i nomi vengono, cioè quando mi hanno suggerito il nome di lui ho detto: "E' il suo, non può essere altro".
In questo caso, dei nomi, l'unico su cui ho riflettuto molto è stato lei... ho usato un libro dei nomi a cui mancano metà delle pagine, per colpa della sottoscritta. Ehm...
Vi ho annoiato abbastanza, penso che metterò un sondaggino anche se nessuno segue, magari un/a buon/a samaritano/a che passa da un piccolo parere, no?
Ciao!
Angelica.

giovedì 14 ottobre 2010

Un pensiero strano

Ho scritto questa mattina la scena in cui i due protagonisti si baciano.
Prima c'è una breve discussione sul cielo.
Ci sono stati d'animo diversi quando si guarda il cielo.
In questo caso è il cielo di notte, tutto scuro con tantissime stelle.
Ora, il mio dubbio è questo: è normale che io non abbia mai sentito niente di particolare guardando il cielo?
Cioè sì, mi piace, ma... non sento un'immensa gioia, una sconfinata tristezza, o cose del genere.
Più che altro mi sento spaesata, perchè è così grande!
E la mia protagonista amplifica in sè questo sentimento.
Credete che sia idiota, come cosa?
Sono totalmente fuori?
Ciao a tutti.
Angelica.

mercoledì 13 ottobre 2010

Oggi...

Uhm... oggi sono andata a scuola, e credo fermamente di aver preso il voto più alto della classe, che al massimo sarà un 6. Sì, perchè avevamo la prima verifica di storia dell'arte.
Ma a voi (?) non interessa.
Che dirvi, scrivo sul blog proprio mentre Julie Powell*, davanti a me scrive nel suo.
*Dal libro/film/storia vera: Julie&Julia
Io scrivo... sì una storia. Il blog mi serve anche a questo: consigli.
Spesso sono indecisa, anche se c'è una ragazza che mi da consigli fantastici.
Pareri, se qualcuno legge.
E' da questa estate che lo scrivo, e come idee sono a buon punto, è la produzione che è carente: ho poco tempo.
Per ora vi lascio... aggiungerò qual cosa al blog.
Ciao!
Angelica

martedì 12 ottobre 2010

That's me

Ok, titolo poco originale, lo so.
Che dire, ho aperto il blog... mi dovrò presentare, no?
Allora, sono Angelica. Oh, beh diciamo che è uno dei molti nomi che avrei voluto avere, non che non mi piaccia il mio vero... ma sono un'amante dei secondi nomi.
Studio al liceo scientifico, con il modico numero di 27 compagni.
Non so bene di cosa vorrei parlare in questo blog, con voi, sempre che qualcuno legga.
Bando alle ciance, adoro i libri, e mi piace scrivere. Ma se avete letto i miei interessi lo sapete già.
Vi lascio, domani ho una verifica importante.
Spero che ci sia qualcuno.
Angelica.
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