lunedì 30 maggio 2016

Recensione - Ti darò il sole, di Jandy Nelson

Ero emozionatissima per l'uscita di questo volume. 
QUI potete trovare la mia tappa del Blogtour!
Titolo: Ti darò il sole
Autore: Jandy Nelson
Pagine: 486
Prezzo: 17,50€
Casa Editrice: Rizzoli

Trama:
Solo un paio d’ore dividono Noah da Jude, ma a guardarli non si direbbe nemmeno che sono fratelli: se Noah è la luna, solitaria e piena di incanto, Jude è il sole, sfrontata e a proprio agio con tutti. Eppure i due gemelli sono legatissimi, quasi avessero un’anima sola. A tredici anni, su insistenza dell’adorata madre stanno per iscriversi a una prestigiosa accademia d’arte. Tecnicamente è Noah ad avere il posto in tasca – è lui quello pieno di talento, il rivoluzionario, l’unico che nella testa ha un intero museo invisibile – e invece in un salto temporale di tre anni scopriamo che è Jude ad avercela fatta, ma anche che i due fratelli non si parlano più, che Noah ha smesso di dipingere, che si è normalizzato, e che Jude si è ritirata dal mondo che tanto le calzava a pennello. Cos’ha potuto scuotere il loro legame così nel profondo?In un racconto a due voci e a due tempi, Noah e Jude ci precipitano tra i segreti e le crepe che inevitabilmente si aprono affacciandosi all’età adulta, ma anche nelle coincidenze che li risospingono vicini, laddove, forse, il mondo può ancora essere ricucito.

Voto:

Come mi è piaciuto questo libro? Lasciatemi contare i modi. (Semicit.)

Mi è piaciuto che affrontasse tanti temi complicati insieme: dalla morte di un genitore, al tradimento, allo scoprire o rimanere chiusi in se stessi e nascondersi. E sono tutti trattati in modo dolce ma allo stesso tempo forte e sempre presenti.
Mi è piaciuto il fatto che parli di due gemelli in maniera un po' anti convenzionale: un maschio e una femmina, che si scambiano letteralmente i ruoli ad un certo punto della storia e poi capiscono che non devono per forza essere due opposti ma possono essere tutto ciò che vogliono.
Mi è piaciuto che Jandy Nelson sia tornata a scrivere: avevo adorato il suo The sky is everywhere e non vedo l'ora che sforni un nuovo romanzo, visto che I'll give you the sun - titolo originale - risale già al 2014.
E mi è decisamente piaciuto ritrovare una citazione di Keats, il mio poeta preferito, all'inizio del volume.

Noah e Jude sono due gemelli inseparabili, tanto in sintonia che non possono giocare a morra cinese perché tutti e due pensando sempre alla stessa cosa, quando tutt'a una serie di complicazioni sconvolge la loro vita: una grande perdita e, non meno importante, la crescita che li porta a fare scelte sbagliate che però loro sul momento ritengono giusto, come tutti gli adolescenti.

Il libro è sostanzialmente diviso in due parti che continuano ad alternarsi in capitoli lunghissimi (anche cento pagine per alcuni). C'è la parte narrata dalla voce di Noah, gracchiante per il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, che racconta degli eventi a cavallo del periodo in cui i gemelli avevano tra i tredici e i quattordici anni. E poi c'è Jude, che racconta del presente quando, a sedici anni, i due fratelli che Noah ci aveva mostrato nelle prime pagine sono completamente spariti, andati, ka-bum! Noah era quello introverso, un po' strambo, che non sa davvero cosa fare se non dipingere e che poi diventa completamente e assolutamente normale. E invece Jude era quella spericolata, che vuole andare alle feste e che invece poi vorrebbe solo essere invisibile. Almeno fino a che Oscar non entra nella sua vita, e con lui un misterioso scultore.

A proposito della suddivisione in capitoli prima e dopo... a me la cosa lascia sempre sulle spine. Lo so che è questo l'intento degli autori quando li inseriscono, farci arrivare al punto focale del romanzo mentre lo scoprono i personaggi stessi, ma non sempre mi convince del tutto. Qui devo dire che qualche plot twist che i gemelli proprio non avevano visto arrivare in realtà erano già evidenti da miglia di distanza.

Allo stesso tempo, però, ho adorato la narrazione di Jude, del presente, con le sue sculture che si rompono e i consigli strampalati tratti dalla Bibbia scritta dalla nonna. Forse perché era un po' più grande, forse perché era già stata colpita da tutte le tragedie e quindi aveva avuto modo di maturare, di essere meno egoista di Noah, non so bene. Noah, per lo meno il Noah quattordicenne, mi è sembrato un po' troppo concentrato su di sé, un po' troppo lunatico: un minuto prima pensa una cosa e poi tutto il contrario. Forse è il suo essere artista, con i suoi meravigliosi quadri e ritratti (le descrizioni che fa di opere, colori o di quando disegna sono stupendi), o la paura di non essere accettato a renderlo così. Così reale.
E con lui tanti altri personaggi: la mamma, che in realtà è quella che mi piaceva di più all'inizio ma non ho amato particolarmente per alcune decisioni; il padre, che alla fine ho letteralmente adorato; la nonna, sebbene sia un fantasma, perché chiama il Signora Clark Gable; Oscar, perché la giacca di pelle non può nascondere la sofferenza; e Gulliermo e Ben e tutti gli altri. Un cast di personaggi diverso e ricco, tutto da scoprire.

Ci sono persone che sono fatte per stare nella stessa storia

mercoledì 25 maggio 2016

Terza Tappa Blogtour "Ti darò il sole", di Jandy Nelson | Personaggi e Dreamcast

Non vedevo l'ora di potervi parlare di questo libro e di questo Blogtour e finalmente è arrivato il giorno! Lunedì vi lascio anche la recensione del romanzo, quindi ricordatevi di passare.
Sto parlando di Ti darò il sole, di Jandy Nelson, che avevo già adorato con The sky is everywhere diversi anni fa. Il romanzo uscirà il 26 Maggio, e io che ho già potuto leggerlo ve lo consiglio davvero.
Eccovi i miei compagni di avventura: Words of Books, Everpop, We found wonderland in books e Devilishly Stylish. Mi raccomando, ricordatevi di passare da loro!

Ma bando alla ciance e scopriamo insieme i personaggi!

Se avete letto la trama sapete che i protagonisti, che a turno ci raccontano la storia, sono due gemelli.

Jude Sweetwine è quella estroversa dei due, per lo meno all'inizio, a 13 anni, quando Noah ci parla di lei. "Ho usato tutti i miei gialli per colorarli", dice. "I capelli di Jude, lunghi centinaia di chilometri." E poi ancora nel presente, quando di anni ne ha 16, i capelli sono corti e li tiene nascosti sotto un berretto, cercando di essere invisibile. Ci ho visto bene Annasophia Robb, che grazie anche ai diversi tagli di capelli si adatta a Jude in tutte le fasi.


E ora veniamo all'altra metà del duo, Noah Sweetwine. Lui è quello strambo dei due, l'artista, quello un po' sfigato, come direbbero alcuni dei suoi compagni di scuola. E poi, improvvisamente, diventa del tutto normale, fin troppo. Sia Noah che Jude affrontano tantissimi cambiamenti durante la storia, ma forse Noah è quello che nasconde più segreti, dalla sua omosessualità a tanti altri. Dell'aspetto fisico sappiamo poco, se non che era la fotocopia della madre, e che invece è Jude ad ereditare i tratti del padre. Un giovane Logan Lerman mi è spuntato davanti mentre facevo qualche ricerca e niente, venduta! Mi è sembrato perfetto sia per il ragazzino introverso che per il ragazzo popolare che diventerà poi.


Giusto perché stiamo parlando di genitori, eccovi Dianna Sweetwine, la madre dei gemelli e anche fonte delle preoccupazioni di entrambi. Di lei sappiamo che riusciva a tenere tutti in pugno con le parole, che era talmente particolare da venir definita "una marziana" e che ha i "capelli neri e gonfi" come quelli di Noah. Che ne dite di Andie Macdowell per il ruolo della mamma-critica-d'arte? I capelli li avevo immaginati esattamente così!
Il padre dei gemelli, invece, Benjamin Sweetwine è un professore che studia gli insetti, un uomo tutta scienza, che a primo impatto sembra esattamente il cattivo della situazione, ma vi assicuro che non lo è, ma dovrete leggere il libro per scoprirlo da voi. Io ci ho visto bene un Harrison Ford di qualche anno fa, rigorosamente in giacca e cravatta. In realtà volevo mettervi una foto uscita dritta dritta da uno dei film di Indiana Jones (Quanto amo Indiana Jones? Troppo), ma vi ho risparmiati.
Ultimo componente della famiglia: Nonna Sweetwine. "E' vestita in modo impeccabile, come sempre, in una delle sue Vesti Fluttuanti a chiazze colorate che la fa sembrare un tramonto impetuoso, e porta enormi occhiali tartarugati da diva hollywoodiana." Così la descrive Jude, in una delle sue frequenti apparizioni. Il personaggio della nonna è sicuramente molto particolare, e in più sensi. Come prestavolto io ho scelto Penny Halliwell la famosa Nonna di Streghe, interpretata da Jennifer Rhodes. E vi assicuro che le due nonne hanno diverse cose in comune, leggete per credere.


Ora passiamo a quella che forse è la sezione più interessante: i personaggi che, in un modo o nell'altro, sconvolgeranno la vita degli Sweetwine.
Oscar è sicuramente il mio preferito. E' inglese, con un passato tormentato e ora studia, coltiva la passione della fotografia e, se necessario, fa da modello agli artisti. Jude ci dice che "ha fascino, e non è che mi importi granché di questo. [...] E non mi importa nemmeno di quanto sembri brillante questo peccaminoso figuro, né di quanto sia alto, né del modo in cui i capelli castani arruffati gli ricadono su un occhio, né del giubbotto di pelle nera da biker, liso al punto giusto e di un bello quasi indecente." Sono un sacco di cose di cui non le importa, non trovate? Beh, Ben Barnes in giacca di pelle, coi capelli sul viso, mi pareva decisamente adatto. Ed è pure inglese! Sicuri che la Nelson non si sia ispirata a lui?


Poi abbiamo Brian, anche lui un personaggio interessante e che mi sarebbe piaciuto poter vedere di più. Noah ci dice che "I suoi capelli sono un falò di luce bianca", e sono in queste frasi che il pittore che è in Noah si manifesta agli occhi di tutti. E poi ancora che "è un po' più grande di me [Noah], e più alto e robusto." Gli unici attori che mi sono venuti in mente con i capelli biondo platino in realtà non avevano niente a che fare con Brian, quindi ho ripiegato su Hunter Parrish, che secondo me non ci sta poi male.

Ultimo, ma decisamente non per importanza nel corso della storia, è Guillermo Garcia, un famoso scultore che da qualche anno non è più socievole come prima. Jude andrà da lui per chiedergli una mano per realizzare una vera e propria statua, e scoprirà più intrecci di quel che credeva con questo latino burbero. Okay, lo ammetto, solo a sentire il suo nome a me è balzato alla mente Javier Bardem. E non potete davvero darmi torto.



Ovviamente c'è in serbo una sorpresina per voi. Un fortunato potrà adottare una copia cartacea del romanzo. Come? Leggete qui sotto e compilate il form!

OBBLIGATORIO 
  • Segui tutti i blog partecipanti al blogtour;
  • Commenta tutte le tappe del blogtour, lasciandoci una mail;
  • Mettere Mi piace alla pagina Facebook di Rizzoli.


a Rafflecopter giveaway

Ricordatevi di passare domani su We found wonderland in books per il post sulle tematiche!

lunedì 16 maggio 2016

Recensione - Il tuo castello tra le nuvole, di Barbara Sophia Tammes

Ahhhhh! Ma l'avete letto il titolo di questo volume?! Come potevo non metterci le mani sopra?
Titolo: Il tuo Castello tra le Nuvole
Autore: Barbara Sophia Tammes
Pagine: 221
Prezzo: 16, 50€
Casa Editrice: Sonzogno

Trama:
Non vedi l'ora di rilassarti? Di prenderti un po' tempo da dedicare soltanto a te, senza divieti, obblighi o restrizioni? Ecco un libro che insegna a usare il potente mezzo dell'immaginazione per scoprire i propri desideri, uscire dalla routine di tutti i giorni e costruire nuove possibilità. Un approccio originale al benessere e al pensiero positivo in cui anche le illustrazioni, come parte essenziale del metodo, ti aiuteranno a stimolare la fantasia spingendoti a immaginare la tua mente come un castello da arredare, per migliorarti la vita. Focalizzandoti sui tuoi desideri, invece che sulle tue paure, accrescerai le possibilità di far virare la realtà nella direzione giusta e di andare incontro al cambiamento e al successo. Non ti resta che iniziare. Entra nel tuo Castello, rendilo accogliente e grazioso, arredalo seguendo i consigli di Barbara. Percorri ciascuna delle 25 stanze descritte e disegnate per te: alla fine di ogni tappa, anche grazie alle domande che l'autrice ti porgerà tenendoti per mano e guidandoti come una vera amica, ti conoscerai più in profondità. Diventerai così consapevole dei tuoi veri desideri, e riuscirai a esprimerli a parole, a sperimentarli come immagini, a percepirli come profumi, a provarli come emozioni: sarai perfino in grado di trasformare la realtà. Puoi chiamarla profezia che avvera i desideri. Oppure, il tuo Castello tra le Nuvole, quello spazio interiore e unico dal quale si può riemergere rinnovati, tanto da renderlo il posto migliore in cui vivere.
Voto: 4/5
Il tuo castello tra le nuvole, di Barbara Sophia Tammes, è un manuale che promette di aiutarci ad arredare al meglio la nostra mente in modo da renderla il posto che preferiamo in cui rifugiarci.
E' diviso in stanze, proprio come un vero Castello, e ogni stanza ti libera da un po' di stress, ti fa riflettere con le domande che devi porti e stimola parecchio l'immaginazione.

Assegnati delle medaglie per il coraggio di essere imperfetta.

Un effetto collaterale è che, se siete degli avidi lettori, la prossima volta che un autore non fornirà descrizioni a sufficienza per una data stanza voi ne avrete moltissime a disposizione in cui ambientare la vostra storia preferita. 
A dire il vero, immaginare l'ambiente è una cosa che io normalmente trovo parecchio difficile da fare (un po' come crearmi un'immagine precisa dei personaggi, perché qualche dettaglio mi sfugge sempre e evidentemente soffro di deficit di attenzione), quindi questo è stato anche un ottimo esercizio per me stessa.

Arredare la Stanza della Felicità richiede pochissimo tempo. Perché, vedi, è una stanza vuota. 
La vera felicità non ha bisogno di nulla.

Come dicevo sopra ogni stanza ha una sua funzione. Ci sono la cucina, in cui pensi a cosa vuoi o non vuoi assimilare; la spa mentale, per purificare la mente dai pensieri; la suite reale della malvagità, in cui dare spazio ai pensieri cattivi che tutti prima o poi abbiamo, evitando che prendano il sopravvento su tutto il Castello e così tante altre per un totale di 22 stanze e 3 Castelli Provvisori che l'autrice costruisce per noi e che possiamo visitare quando più ci pare e piace.

Non rinunciare ad un desiderio perché dubiti del risultato.

Consiglio questo volume? Certo! Se l'idea vi piace e ogni tanto avete voglia di staccare dai romanzi mi pare un'ottima opzione. 
Una cosa però dovete tenerla a mente: quando lo state leggendo dovete concentrarvi, smettere di pensare a qualsiasi cosa occupi la vostra mentre in quel momento e fare esattamente ciò che vi dice l'autrice. Ogni tanto vi dirà di respirare o di sedervi più dritti, e voi fatelo. Anche se sembra stupido, anche se vi sentite un po' scemi, voi provateci e solo così avrete la vera esperienza di cosa significa leggere un libro con questo concept.

giovedì 5 maggio 2016

BlogTour: Un altro giorno, di David Levithan - Personaggi e DreamCast

E' iniziato qualche giorno fa un nuovo BlogTour! Questa volta si tratta di Un altro giorno, romanzo companion di Ogni giorno, dello scrittore David Levithan.
Nel calendario qui sotto trovate anche tutte le tappe, le date e i rispettivi blogger che se ne occupano.
Veniamo ora alla mia tappa, in qui vi parlo un attimo dei personaggi e di come me li sono immaginati. Perdonatemi se sarò scarsa con le descrizioni, ma il caro Levithan è proprio stringato in questo senso e lascia molto all'immaginazione, quindi andremo un po' a braccio. Certo è che i personaggi principali siano due, A. e Rhiannon, e siano proprio loro due che raccontano la storia rispettivamente in Ogni giorno e Un altro giorno.

Di Rhiannon ho recuperato un dettaglio prezioso grazie ad una rilettura di Ogni Giorno, e sono gli occhi azzurri, infatti Levithan ci dice: “Sono abbastanza vicino per notare che ha gli occhi azzurri; abbastanza vicino per rendermi conto che nessuno si avvicina mai abbastanza per notare che ha gli occhi azzurri”. E' questo il motivo per cui ho scelto una giovane Saoirse Ronan, che sono sicura tutti voi conosciate bene. Rhiannon è una brava ragazza, lo dico per davvero, ed è l'unica per cui A. possa davvero fare la differenza mentre cambia un corpo dopo l'altro.

Altra figura chiave è sicuramente quella di Justin, il ragazzo di Rhiannon. Spesso distaccato fino a diventare cattivo, non esattamente il tipo che ci aspetteremmo con una ragazza dolce come Rhiannon, eppure... Comunque, se A. per caso non si fosse risvegliato una mattina nel suo corpo non l'avrebbe mai conosciuta, quindi si merita almeno un volto in questo DreamCast. E ho pensato che, dopo aver riletto questo passo “Non sono mai la stessa persona due volte, ma in passato sono già stato un tipo simile a Justin: vestiti sparsi dappertutto; molti più videogiochi che libri. Justin dorme in boxer. Fuma, a giudicare dal sapore che ha in bocca, ma non tanto da desiderare una sigaretta appena sveglio.”, Brant Daugherty potesse andare bene. Qualcuno di voi lo conoscerà come Noel Kahn in Pretty Little Liars ma, spulciando nella sua biografia, ho letto che sarà nei prossimi film delle Sfumature. Ho evitato di indagare sul ruolo.
Ora, vi dicevo che era un po' difficile rintracciare e dare un volto a tutti i corpi di A. Però vi lascio qui sotto un piccolo collage di quelli di cui ci viene dato qualche dettaglio:
La prima che troviamo è Leslie Wong, al Giorno 5995, che intuiamo essere asiatica dal cognome, che ha 16 anni e un fratello con cui non va del tutto d'accordo, a cui ho dato il volto di Arden Cho. Poi al Giorno 6002 abbiamo Megan Powell, che è una Cheerleader (come faceva a non venirmi in mentre Hayden Panettiere in Heroes?) ed è "importante" perché è proprio tramite lei che A. dirà la verità a Rhiannon. Poi ho messo Beyoncé, lo so... ma se la prima cosa che A. dice, svegliandosi nel corpo di Ashley Ashton è “La mattina dopo mi sveglio nel corpo di Beyoncé. Non la vera Beyoncé, ma in un corpo altrettanto eccezionale. Tutte le curve sono al posto giusto.” non potevo non mettere la Queen B. Al Giorno 6033 A. è Alexander Lin, un ragazzo asiatico che i suoi genitori adorano, e quindi mi è scappato Steven Yeun che, per chi guarda The Walking Dead, ha sicuramente un viso familiare. Ultimo è George al Giorno 6018, che è un “innocente ragazzo dai capelli rossi” che viene istruito a casa, e abbiamo Adam Hicks, che ho beccato per caso su internet un giorno e mi sono segnata.

Un cattivo però prima o poi ce lo dovevamo infilare, no? Ecco, questa volta il villain si presenta con il volto del Revendo Poole che, lasciatemelo dire, non ho davvero potuto fare a meno di riportare qui come il mio adorato Eric Camden dritto dritto da Settimo Cielo. Ora, con lo scandalo uscito sull'attore Stephen Collins potremmo quasi dire che calza a pennello anche nella parte del cattivo.
Adesso vi lascio un bonus e poi mi ritiro insieme a miei commenti inutili. Leggendo Un altro giorno mi è capitato sottomano un pezzo in cui Rhiannon descrive l'immagine che lei ha di A., anche se sa che A. potrebbe essere maschio o femmina, alto o basso, grasso o magro, con qualsiasi colore di pelle, occhi e capelli. Però lei lo descrive così: “Nella mia mente è maschio, nella mia mente è bianco, nella mia mente ha capelli scuri, nella mia mente è magro. Non palestrato. Non una bellezza da superstar. Una bellezza normale. Riesco addirittura a vederlo sorridere. Questa immagine mentale dovrebbe facilitare le cose, rendere A più reale. Invece complica tutto perché la mia immagine mentale racconta ciò che voglio io, non quello che A è. E, non so, ma io ci ho visto bene Grant Gustin.

Qualcuno di voi vuole dare una nuova casa ad una copia cartacea di Un altro giorno? Leggete sotto :) 

Le Regole per partecipare sono, compilando il form qui sotto:

- Seguire la pagina Facebook di Rizzoli, QUI
- Seguire tutti i Blog coinvolti (trovate i link in alto)
- Lasciare un commento ad ogni tappa


lunedì 2 maggio 2016

Recensione - Wolf, di Ryan Graudin

AHHHH! Datemi il seguitooo!
Titolo: Wolf
Autore: Ryan Graudin
Pagine: 400
Prezzo: 14,90€
Casa Editrice: DeAgostini

Trama:
E’ il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler... e ucciderlo davanti a milioni di spettatori. Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile...
Voto: 5/5
La prima volta che ho sentito parlare di Wolf, da una booktuber americana, in tono assolutamente entusiastici sono rimasta allibita. Non capivo come una storia del genere potesse rendere giustizia anche solo ad una minima parte della storia reale. Ma più ne sentivo parlare in giro, più mi convincevo che dovevo leggerlo, nel modo più assoluto. E poi è arrivata la pubblicazione italiana grazie a DeAgostini, quindi proprio non potevo farmelo scappare.

Ho iniziato il libro in fretta e furia perché dovevo preparare il Dream Cast per il Blogtour, che trovate qui e sfido a non apprezzare, ma in poco mi sono ritrovata completamente presa  nella storia. Non riuscivo a staccarmi perché dovevo sapere cosa diavolo sarebbe successo dopo, ma anche gli antefatti tra i personaggi principale. Per questo ho divorato subito dopo Iron to Iron, la novella che racconta il Tour dell'anno precedente, e non vedo l'ora che in novembre esca Blood for Blood, il secondo volume della duologia.

Rewind al momento in cui vi spiego qualcosa del libro, visto che stavo già partendo per la tangente. Siamo nel 1956, Hitler ha vinto la guerra da un pezzo ma la Resistenza sta ancora lavorando nelle retrovie per distruggere il Reich. Nei campi di concentramento, però, il Führer aveva iniziato a sottoporre dei bambini a degli esperimenti atti a far cambiare loro aspetto, e una di queste bambine, la nostra protagonista Yael, era riuscita a fuggire. Ora è l'arma più preziosa della Resistenza.
Ma come ucciderlo? Yael deve prendere le sembianza di Adele Wolfe, la prima vincitrice donna del Tour dell'Asse (una gara in moto che durava circa tre settimane), partecipare nuovamente al Tour e vincere, per poter essere ammessa al Ballo del Vincitore. 
E fin qui tutto bene, Yael si allena da una vita e ora ha anche memorizzato tutti i particolari di Adele. O forse no? Quello che non sa sono i dettagli più intimi, personali, che legano Adele ad alcuni altri concorrenti del Tour, come Luka Löwe e lo stesso gemello di Adele, Felix Wolfe.

Ora, gente, parliamo un po' di questi bei personaggi. Della vera Adele sappiamo poco, quindi soprassediamo per un momento (l'unica cosa che posso dirvi è che, avendo letto la novella Iron to Iron, è decisamente molto determinata).
Yael è un personaggio splendido. Torchiata dalle medicine e dagli aghi nel campo di concentramento, costretta a perdere chiunque le volesse bene e ora destinata ad aiutare tantissime persone. Ha un obbiettivo e sa di doverlo portare a termine, ma non è fredda come si può pensare. Risponde anche lei alle circostanze e alle varie situazioni che si presentano durante la gara, forse anche più emotivamente di quello che avrebbe potuto fare la vera Adele.
Felix è, essenzialmente, un fratello protettivo. Non saprei come altro definirlo se non così: cerca solo di tenere insieme la sua famiglia, e non sa che la sorella che crede di proteggere non è la sua. Ho idea che potrebbe sorprenderci di più nel secondo volume della duologia, e spero davvero che sia così perché ha certamente del potenziale.
Ma veniamo al pezzo forte di questo trio biondissimo: Luka. Allora, se leggendo Wolf avete l'impressione di essere davanti al tipico protagonista maschile da Young Adult, tutto strafottente e tormentato da non si sa bene cosa... scordatevelo. Quello che ha davvero Luka è un cuore spezzato, e mi auguro di vederlo ricomposto al più presto.

Se non bastasse tutto questo a convincervi, Ryan Graudin (che sì, è una donna!) vi terra sicuramente incollati alle pagine. Ha uno stile che a me è piaciuto molto: veloce ma non banale, che ti prende e ti obbliga ad andare avanti perché quattrocento pagine volano via come niente, quando te le raccontano così.
Sono stanco di riparare cose che non fanno che rompersi

domenica 1 maggio 2016

Wrap Up! - Aprile 2016

Eccoci con il Wrap Up di aprile! E a voi, com'è andato questo mese?

Libri Letti: 5
Ho iniziato il mese leggendo due libero che ho amato alla follia, benché di due generi molto diversi. Prima Girl Runner, di Carrie Snyder, la storia di Aganetha, che voleva correre agonisticamente ai tempi in cui alle donne non era quasi permesso. E' un libro molto emozionante, ma se volete saperne di più trovate la mia recensione qui. E poi Wolf, di Ryan Graudin che oh, santo, cielo, voi dovete assolutamente leggere. L'ho divorato, non riuscivo a metterlo giù e... bah, ve ne parlo meglio nella recensione di domani. Comunque, non contenta, ho comprato e letto subito la novella Iron to Iron che mi ha messo sempre più voglia di continuare la duologia, ma devo aspettare ancora fino a novembre, uff. Dopo di che ho preso in mano Di Carne e di Carta, di Myria che però non mi è piaciuto granché. Infine, proprio l'altro giorno, ho concluso 3000 Modi per dire ti amo, di Marie Aude Murail, che non mi è piaciuto quanto il suo Miss Charity ma non è stata una lettura malvagia.




Recensioni:
Splendi più che puoi, di Sara Rattaro
La città di sabbia, di Laini Taylor
Girl runner, di Carrie Snyder

Video:
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Libri In My Mail Box:
Tutta la serie The mortal instruments in lingua originale, di Cassandra Clare
Signora della mezzanotte, di Cassandra Clare
Tutta la serie di Dieci piccoli respiri, di K. A. Tucker in un unico volume
L'amica geniale, di Elena Ferrante
La casa degli spiriti, di Isabel Allende
Girl Runner, di Carrie Snyder
Splendi più che puoi, di Sara Rattaro
Di Carne e di Carta, di Myria
3000 modi per dire ti amo, di Marie Aude Murail
A History of Notable Shadowhunters and Denizens of Downworld, di Cassandra Clare e Jean
Le sintonie dell'amore, di Colleen Hoover
La piramide rossa e Il trono di fuoco, di Rick Riordan
Wolf, di Ryan Graudin
Lady Midnight, di Cassandra Clare
Carry On, di Rainbow Rowell

Top Ten:
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Citazione del Mese:
«Fai quello che fai finché sei finito. Sei quello che sei finché non ci sei più.»
- Girl Runner, di Carrie Snyder
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