lunedì 25 agosto 2014

Recensione - Will ti presento Will, di John Green e David Levithan

Green e Levithan, che ne dite di questa accoppiata?
Titolo: Will ti presento Will
Autore: John Green & David Levithan
Pagine: 327
Prezzo: 16,00 €
Casa Editrice: Piemme

Trama:
Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Will e Will non potrebbero essere più diversi, ma dal momento in cui i loro mondi collidono, le loro vite, già piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull’amicizia, l’amore e, soprattutto, su loro stessi.

Voto: 3.5/5

Sinceramente non pensavo che questo libro mi avrebbe preso granché. Non era la prima volta che leggevo Green o Levithan ed entrambi mi piaciucchiano, ma neanche sempre. Insomma: ho adorato Colpa delle Stelle, ma sono ferma a metà di Teorema Catherine perché proprio non riesco a mandarlo giù; e Ogni giorno mi era piaciuto, ma mi aveva lasciato un senso di incompiutezza (ora sto leggendo dei racconti che ha scritto Levithan e ho comprato Nick and Norah's infinite playlist, che spero davvero mi piaccia). Ma visto il genere credevo sarei rimasta completamente bloccata anche qui, e invece no! 

Will ti presento Will parla di Will Grayson. Ma quale Will Grayson? Entrambi. C'è il Will Grayson che ha per migliore amico Tiny Cooper, un armadio della squadra della scuola gay che cambia fidanzato ogni cinque minuti; lo stesso Will Grayson la cui regola principale è stare zitto e farsi i fatti propri. Il Will Grayson di John Green. E poi c'è l'altro Will Grayson, quello che è gay ma non osa dirlo a nessuno, che ha un migliore amica di nome Maura che forse non è né migliore né poi tanto amica di Will, che ti fa pensare subito che ad un certo punto del romanzo si butterà giù da un ponte o sotto un treno. Almeno, questa è stata la mia prima impressione nei confronti del Will di Levithan.
E sinceramente finché i due Will non si incontrano il romanzo è un po' lento, un po' strano, un po' tante cose che non mi stavano entusiasmando. Ma poi, da quando le due prospettive si incontrano, non sono più riuscita a staccare gli occhi dalle pagine. 
Cosa sarebbe successo?  Chi si sarebbe messo con chi? Avrebbero risolto i loro problemi? Sarebbero riusciti a mettere in scena quello strambissimo musical? A voi l'onore di scoprirlo.

Mi è piaciuto perché è strano ma è nuovo. Oddio, gli omonimi sono vecchi come il mondo, ma due Will Grayson così che si incontrano in un negozio che vende porno di nome Frenchy's? Ammetterete che non è proprio da tutti i giorni.

E gli stili degli autori sono completamente diversi, ed è questo che mi è piaciuto di più: capire effettivamente che si stava parlando di altre persone (cosa che non mi era assolutamente successa, per dire, in Allegiant, anche se c'è da dire che lì la scrittrice era una sola) e vedere come lo stile veniva influenzato dal personaggio di cui si stava scrivendo. In particolar modo questo vale per il Will scritto da Levithan: i suoi capitoli sono tutti a lettere minuscole. Non esiste una maiuscola nel mondo di questo Will, e l'autore ha spiegato che ci sono varie interpretazioni del perché di questa scelta; una spiegazione è che sia il modo di questo Will di riflettere la sua scarsa autostima, un altro è che sia un modo per ricordare la conversazione via internet, in cui spesso ci si dimentica le maiuscole (insomma, io non le dimentico, ma tant'è). 

Secondo me è un'esempio davvero riuscito di scrittura a quattro mani; lo consiglio, in particolare, a chi ha amato gli altri romanzi dei due autori, o a chi vuole una lettura simpatica con un retroscena abbastanza impegnativo, ma non pesante.

L'amore è legato alla verità

2 commenti:

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