martedì 15 gennaio 2019

Questo Canto Selvaggio/Questo nostro oscuro duetto, di V. E. Schwab | Duologia Monsters of Verity

Eccovi, senza spoiler, la recensione della duologia. Non aveva senso farle separate e ripetere le stesse identiche cose, quindi...


Titolo: Questo canto selvaggio / Questo nostro oscuro duetto
Autore: V. E. Schwab
ATTENZIONE: Il primo è già uscito in Italia per Giunti, il secondo verrà pubblicato prossimamente

Trama:
Per anni Verity City è stata teatro di crimini e attentati, finché ogni episodio di violenza ha cominciato a generare mostri, creature d'ombra appartenenti a tre stirpi: i Corsai e i Malchai, avidi di carne e sangue umani, e i Sunai, più potenti, che come implacabili angeli vendicatori con il loro canto seducente catturano e divorano l'anima di chi si sia macchiato di gravi crimini. Ora la città è attraversata da un muro che separa due mondi inconciliabili e difende una fragile tregua: al Nord lo spietato Callum Harker offre ai ricchi protezione in cambio di denaro, mentre al Sud Henry Flynn, che ha perso la famiglia nella guerra civile, si è messo a capo di un corpo di volontari pronti a dare la vita pur di difendere i concittadini e ha accolto come figli tre Sunai. In caso di guerra la leva più efficace per trattare con Harker sarebbe la figlia. Così August, il più giovane Sunai, si iscrive in incognito alla stessa accademia di Kate per tenerla sotto controllo. Ma lei, irrequieta, implacabile e decisa a tutto pur di dimostrare al padre di essere sua degna erede, non è un'ingenua...

Voto: 4/5

Che cos'ho letto come ultima e prima lettura dell'anno? Rispettivamente This Savage Song e Our Dark Duet della Schwab, e come ogni volta non ne sono rimasta affatto delusa.

Dopo Vicious e la serie The Archived ero sicura che la Schwab quando scrive di mostri, o di gente che lo sembra proprio, è quella che preferisco. Non prendetela a male, ho amato la sua serie fantasy (in Italia intitolata Magic) anche se a tratti un po' noiosa per i miei gusti (tranne tu, A gathering of shadows, o Legend, chiamatelo come volete... tu sei perfetto). È proprio però quando l'autrice si confronta con i mostri che abbiamo dentro che la trovo davvero impareggiabile. Sono una fan, ormai non si nega.

Questo Canto Selvaggio inizia come Romeo e Giulietta: gli eredi di due fazioni opposte, per un motivo o per l'altro, si incontrano. Il resto però è piuttosto diverso. Kate ha passato tutta la vita a cercare di tornare dal padre con l'idea che questo avrebbe cambiato tutto, ma si sbagliava. August ha passato tutta la vita a cercare di sentirsi umano, anche se in realtà è uno dei mostri che infestano Verity, o V-City per gli amici. Come resistere a questa premessa?

Ora, non lasciatevi ingannare dal mio paragonarli a Romeo e Giulietta. Se cercate una storia d'amore non la troverete facilmente in alcuni libri della Schwab. The Archived, sì. Vicious, no. Magic, sì. Questo Canto Selvaggio, n... ni, ecco. Non mi ci focalizzerei.

Il mondo creato dall'autrice è così vasto e interessante che ci si potrebbe perdere al suo interno. Non per altro ci sono rumor che, con un focus su personaggi differenti, ci potrebbe anche ritornare. Ad ogni modo questo mondo distrutto da mostri di vario genere tira davvero fuori il meglio e il peggio dei personaggi che ci vivono, come tutte le situazioni di pericolo.

I mostri, che infondo sono semplicemente creati da azioni malvagie dei personaggi stessi, sono una chiara metafora sull'affrontare i propri demoni, così vicino a noi da somigliarci. Insomma, la Schwab ci da una lezione di vita mascherata da Sunai, Malchai e Corsai.

L'unico mio rimpianto è che avrei voluto vedere qualche pagina in più dedicata alla parte iniziale del libro. August e Kate si conoscono a scuola e spesso nel secondo volume pensano ai "vecchi tempi", quando in realtà in quella bolla di sicurezza data da South City hanno trascorso solo qualche giorno, un paio di settimane al più, per quanto ricordo io.

Insomma, quasi tutte cose positive. Spero davvero che la Schwab decida, prima o poi, di ritornare in questo mondo tremendo e di darci notizie dei personaggi rimasti lì, anche se magari non saranno i protagonisti.


“It hurts,” he whispered. 
“What does?” asked Kate. 
“Being. Not being. Giving in. Holding out. No matter what I do, it hurts.” Kate tipped her head back against the tub. “That’s life, August,” she said. “You wanted to feel alive, right? It doesn’t matter if you’re monster or human. Living hurts.” 

2 commenti:

  1. Che bello, spero anch'io di riuscire a leggerli presto! *____*
    Mi è parso di capire che l'autrice abbia firmato un contratto per l'ampliamento della serie "A Darker Shade of Magic"; chissà che l'esperienza non le faccia tornare la voglia di tornare a scrivere anche di quest'altra saga...

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