Ero troppo curiosa di questo libro, voi l'avete letto?
[Inedito in Italia]
Titolo: Why we broke up
Autore: Daniel Handler
Pagine: 368
Prezzo: £8.99
Casa Editrice: Electric Monkey
Trama: [Tradotto da me, se prendete citate]
Min Green e Ed Slaterton si stanno lasciando, ed è per questo che Min gli sta scrivendo una lettera e gli sta consegnando una scatola. E dentro alla scatola c'è il perchè della loro rottura. Due tappi di bottiglia, un biglietto del cinema, un foglio ripiegato, un pacchetto di sigarette, un goniometro, dei libri, un camioncino giocattolo, un paio di orecchini orrendi, un pettine di un motel, e ogni altro oggetto che hanno raccolto durante la loro incostante, intima e straziante relazione. Oggetto dopo oggetto viene illustrato e spiegato, e poi l'intera scatola, come una ragazza, verrà lasciata andare.
Voto: 3.5/5
Why we broke up non è stato tradotto in italiano, ma si può ben capire di cosa parli: del perché si sono lasciati. Chi? Min, la protagonista (diminutivo di Minerva, perché suo padre studiava mitologia, e solo sua nonna può chiamarla Minnie - è così che si presenta a chiunque) e Ed, quello che probabilmente è stato il suo primo, super breve, amore.
Min sta per lasciare una scatola piena delle cose che le ricordano Ed vicino alla sua porta di casa. Ma ogni oggetto ha una storia da raccontare, e ogni oggetto li ha portati a lasciarsi.
Bellissime le illustrazioni dell'oggetto di turno all'inizio di ogni capitolo, opera di Maira Kalman, senza il quale credo davvero che il libro sarebbe sembrato incompleto.
La scatola destinata a Ed |
Sappiamo dall'inizio che Ed ha combinato qualcosa, motivo per cui è stato mollato. Insomma, se Min fosse stata lasciata le pagine non sarebbero così... arrabbiate, a volte. E anche un po' malinconiche, a dire la verità.
Fatto sta che ci si aspetta che Ed sotto sotto sia uno da prendere a martellate sui denti, e più o meno a tre quarti del libro si capisce già che diavolo è successo. Ma noi lasciamo che Min ci racconti anche il finale della loro storia.
Min è divertente, ti viene facile stare dalla sua parte perché sai che non è lei quella che ha combinato un casino, e perché è davvero diversa, come le ripete sempre Ed. Ma ogni tanto questa sua "diversità" mi ha infastidito. E' una patita del cinema. Ma non della serie che ogni film che esce lei fila subito a vederlo, le piacciono i film d'epoca, quelli in bianco e nero, che praticamente non conosce più nessuno. Ed è una cosa meravigliosa. Ma ogni due per tre è lì a raccontarti della tizia che in quel film era interpretata da una e che entrava con quell'angolatura e quella luce e... Okay, mi sono persa. Capite cosa intendo?
E non ci sono molti altri personaggi importanti all'interno della storia. Sì, in diversi capitoli c'è Al il dolce migliore amico di Min per cui ho fatto il tifo tutto il tempo, ma sono Min e Ed il fulcro della storia.
Lo stile di Handler mi piace, è perfetto per una storia del genere. Scorrevole, a parte le lunghe parentesi sul cinema di 80 anni fa, ma abbastanza articolato da farci capire quanto Min abbia riflettuto su ogni singola azione compiuta da quando ha conosciuto Ed a quando si sono lasciati.
L'unica altra cosa che mi viene in mente è che pensavo la loro relazione fosse durata di più, non so, sei mesi. Invece si frequentano solo per un paio di mesi, da inizio ottobre a dopo Halloween, e invece la storia sembra molto più dilatata nel tempo - ci sono talmente tanti avvenimenti che ti sembra sia passato almeno Capodanno.
Curiosità: Daniel Handler è anche, e meglio, conosciuto come Lemony Snicket, autore di Una serie di sfortunati eventi.
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