lunedì 28 luglio 2014

Recensione - Shadowhunters: Città del fuoco Celeste, di Cassandra Clare

Siete pronti per questa recensione? :D
Titolo: Shadowhunters - Città del fuoco celeste
Autore: Cassandra Clare
Pagine: 727
Prezzo: 17,00€
Casa Editrice: Mondadori

Trama:
Erchomai, ha detto Sebastian. Sto arrivando. E ancora una volta sul mondo degli Shadowhunters cala l'oscurità. Mentre tutto intorno a loro cade a pezzi, Clary, Jace e Simon devono unirsi con tutti quelli che stanno dalla stessa parte, per combattere il più grande pericolo che la società dei Nephilim abbia mai affrontato: Sebastian, il fratello di Clary. Il traditore, colui che ha scelto il male. Nulla, in questo mondo, può sconfiggerlo, e i tre - uniti da un legame profondo e indissolubile - sono costretti a cercare un altro mondo dove l'estremo scontro abbia una speranza di vittoria. Il mondo dei demoni. Ma il prezzo da pagare sarà altissimo. Molte vite saranno perdute per sempre, e l'amore sarà sacrificato per un bene più grande: scongiurare la distruzione definitiva di un mondo che non sarà mai più lo stesso. Perché la fine degli Shadowhunters è anche il loro inizio.

Voto: 4.5/5

E siamo arrivati al finale. Un po' di tristezza c'è, non è vero? Però credevo che mi sarebbe dispiaciuto di più, che ci sarei rimasta peggio... forse semplicemente perchè io avevo già detto addio a Jace e Clary, Simon e Isabelle, Alec e gli altri alla fine di Città di vetro, convintissima che la Clare non se ne sarebbe uscita con altri volumi su di loro. Eppure mi sbagliavo, per cui eccoci qui. Anche se, ho idea, che non sarà l'ultima volta che sentiamo parlare dei Cacciatori di New York.

Sapete che adoro Jace, che non sopporto Clary, che shippo i Malec (Magnus e Alec) e che solo ultimamente ho tifato per i Sizzy (Simon e Isabelle), che non vedevo l'ora di ritrovare Fratello Zaccaria perchè detiene l'altra metà del mio cuore all'interno dei romanzi della Clare (l'altra metà è di Jace e Jace solo). E sono quasi stufa di ripetervelo, perchè se leggete spesso il blog probabilmente ne avrete le orecchie piene e non voglio annoiarvi, siccome ad ogni recensione è sempre la stessa storia.
Anche se una cosa nuova devo proprio dirvela: Maia. All'inizio mi piaciucchiava, ma in questo libro non sono proprio riuscita a sopportarla, perchè è cambiata completamente rispetto al libro precedente. Ma non posso parlarne troppo, perchè per spiegarmi dovrei fare spoiler.
Ma quello che non sapete, in ogni caso, è che... non vedo l'ora di scoprire di più su Emma, Julian e tutti gli altri Blackthorne. Lasciando da parte il fatto che, se avete letto la trama dei futuri Shadowhunters, saprete che la Clare ama molto, moltissimo l'incesto/gli amori proibiti dalla legge, sono curiosa di cosa succederà a questi due giovani parabatai! Julian è un amore: ha appena perso i genitori e sa di avere tutte le responsabilità possibili nei confronti dei fratelli, ed è deciso a non sbagliare un passo. Ma è pur sempre un ragazzino di dodici anni che è stato costretto ad un atto orribile, che sicuramente lo perseguiterà. Ed Emma è forte, testarda, piena di capacità e sono quasi convinta che, per una volta, la protagonista riuscirà a non tartassarmi i nervi.

Ciò non toglie che, oltre agli eventi incredibilmente ben architettati (unica pecca: il grande mistero sul Padre di Magnus non era poi sta gran cosa) che mi hanno anche portato a provar pena per Sebastian (potete crederci?!), sia un libro divertente. Lo ammetto: mi piacciono anche perchè sono idioti e fanno ridere. Jace è scemo, Simon lo segue a ruota, e Alec dall'alto della sua saggezza a volte è peggio di tutti gli altri due messi insieme. Siamo nel bel mezzo della Guerra Oscura e tra ragazzi che si struggono per altri ragazzi, Lord Montgomery o come diavolo si chiamava, e qualcun'altro che appena gli dicono che è famoso gongola, siamo proprio messi bene. Se non l'avete ancora letto tranquilli, capirete presto, ma non è difficile capire di chi sto parlando (quello famoso è Jace).

Se devo essere sincera, però, non è proprio del tutto il finale che mi aspettavo.
E' divertente, cupo e emozionante allo stesso tempo, ma non l'ho trovato... epico. I finali di saghe che accompagnano generazioni di lettori (Città di ossa è uscito nel 2007, e ora siamo nel 2014) dovrebbero sorprendere e spezzarti un po' il cuore, anche. E a me era successo... ma con Città di Vetro. Quello era il genere di conclusione che mi aspettavo, definitiva e un po' triste. Per quanto il viaggio che i protagonisti compiono in City of Heavenly Fire - titolo originale -  sia fuori dal mondo (letteralmente) non è definitivo. Perchè? Perchè la Clare introduce personaggi nuovi che vedremo nei prossimi libri, come gli adorabili Emma e Julian, e riporta a noi personaggi che avevamo conosciuto nella sua saga delle Origini, come Tessa e Fratello Zaccaria (per evitare spoiler). E' come se, in qualche modo, non volesse lasciarli andare. Di conseguenza, ci sono ancora un miliardo di possibilità e una grande probabilità che leggeremo ancora di loro. Però a volte non è quello di cui il lettore ha bisogno. O no?
Probabilmente lo penso solo io, ma dopo tutta l'attesa e l'ansia, l'anticipazione e le voci che dicevano che sarebbero morti sei personaggi (ed è vero, in tutto sono sei, ma metà nessuno li voleva intorno / li conosceva davvero) facevano pensare a qualcosa di sconvolgente. E invece no.

Però mi è piaciuto, eh! Questo non dimenticatelo.

Sono tutto sommato soddisfatta di com'è andata a finire la storia dei Cacciatori dell'Istituto di New York, e una parte di me è contenta che non sia stata particolarmente triste, perchè gli happy ending mi piacciono troppo per lamentarmene (anche se la cosa di Simon sembrava un po' un contentino). Però io volevo che Fratello Zaccaria si rivelasse a Emma, cosa che farà più avanti immagino, ma soprattutto che parlasse apertamente con Jace. Quanto sarebbe stato bello vederli suonare insieme alla fine? Dai, che ci avete pensato anche voi!

Acuminate sono le frecce di un cuore infranto.

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