giovedì 16 febbraio 2012

P.S. I love you (Libro), di Cecelia Ahern

Con P.S. I love you iniziamo le recensioni incrociate di libri e film.


Titolo: P.S. I love you
Autore: Cecelia Ahern
Editore: Sonzogno
Pagine: 411
Prezzo: 18,00 €

Trama: "Holly e Gerry sono una di quelle coppie giovani e belle che vivono in simbiosi. Quando, all'improvviso, Gerry muore, Holly è devastata: vedova a soli ventinove anni, ha l'impressione che la sua vita non abbia più senso. E anche arrabbiata, si sente tradita, lui - suo marito, amante, miglior amico, la sua roccia - aveva promesso di non lasciarla mai, come può farcela da sola, ora? Ma Gerry non ha dimenticato, e trova il modo di farle avere una lettera ogni mese, con un messaggio per ritrovare la voglia di vivere e, soprattutto, con un dolcissimo P.S. I love you che spinge Holly, fra un pianto e un sorriso, ad aprirsi al domani. Perché la vita è fatta per essere vissuta, sempre. "


Voto: 2/5 


Recensione/Opinione Personale:
Premetto una cosa: ho comprato il libro dopo essere rimasta folgorata dal film. Ho aspettato circa un anno, forse più, per leggerlo, e stavo anche per non prenderlo più in considerazione quando l'ho ritrovato a 2,66 € e l'ho finalmente preso.
Come avrete letto sopra, il libro parla di Holly, una ragazza di, mi pare, 29 anni, rimasta vedova. Dopo molte settimane di disperazione, spronata dalle sue amiche e dalle continue telefonate della madre, esce finalmente di casa, che non aveva mai lasciato dopo il funerale del marito. Ovviamente Holly non ha ancora superato il lutto, e probabilmente non lo supererà neanche alla fine del romanzo.
La prima cosa che fa, uscita di casa, è andare dalla madre, cui era stata recapitata una busta per Holly.
Ed è questo il momento in cui Holly ricomincia a pensare di avere una ragione per alzarsi dal letto tutti gli ultimi giorni del mese. Eh sì, perchè la busta conteneva dieci piccole bustine e una lettera, e tutto questo era opera di Gerry, il marito morto di tumore al cervello.
La lettera contiene l'ordine imperativo di aprire una bustina ogni primo giorno del mese, e di eseguire esattamente quel che c'è scritto. Ogni piccolo messaggio finisce con un P.S. I love you, da cui il titolo.
Il personaggio migliore, è proprio il marito Gerry, a mio parere. Purtroppo però lo si vede troppo poco, di lui ci si fà più un'idea che un'opinione concreta, per dire che è davvero un personaggio. L'ho sempre visto quasi come una presenza durante il libro, anche se Holly accenna pochissimo a questo suo "stare nell'aria che la circonda.
Holly ma ha lasciato parecchio allibita. Mi ero aspettata davvero un gran personaggio, una specie di eroina che però deve rivedere le capacità che pensava di avere.
Invece ho trovato una personaggio quasi fastidioso: nel modo di parlare, per quello che pensava... E' ovvio che in un libro del genere prima o poi venga affrontato l'argomento dei nuovi amori: ad un certo punto lei pensa a quanto sarebbe stato doloroso baciare uno con la barba di cui non è neanche un briciolo innamorata. E altri momenti in cui probabilmente è davvero sconvolta, e probabilmente sono gli unici momenti in cui mi è sembrata abbastanza verosimile da credere.
Holly e le sue amiche sono abbastanza stereotipate: sono le classiche amiche che troverete ovunque. Sharon mi è piaciuta abbastanza, ma Denise proprio no, mi dispiace.
Per quanto riguarda lo stile posso dire due cose: la parte di pura narrazione è buona, non è un capolavoro ma non è da buttare; i dialoghi sono pessimi a mio parere. Non perchè siano scritti male dal punto di vista sintattico, morfologico o altro, ma dal punto di vista della credibilità. Mi sembravano tante ochette che parlavano una sull'altra... e questa penso sia in assoluto la cosa che mi ha dato più fastidio di tutti i libro. Non riuscivo a credere che, in qualsiasi parte di questo mondo, si potessero fare dei discorsi così poco... credibili è l'unica parola che mi viene. Scusate la ripetizione.
Quindi, come ultima cosa, non mi manca che spiegarvi le mie impressioni totali.
E' un'ottima storia, ha davvero un gran potenziale. Purtroppo però non è stata sviluppata come si doveva.
Io forse sono partita svantaggiata avendo visto il film, che ho adorato, dico sul serio. Ma proprio per questo mi aspettavo che il libro fosse, minimo, un dieci e lode.
Quindi, se pensate che io fossi stata influenzata prima potete benissimo non tener conto della mia recensione. Se, invece, condividete le mie opinioni sul film posso assicurare alla quasi totalità di voi che la penserete, almeno in parte, come me. Magari non sarete così estremisti, ma... beh, vediamo che ne penserete, dai.

A domani con la Recensione del film! 

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