lunedì 17 ottobre 2016

Recensione - Non so chi sei ma io sono qui, di Becky Albertalli

Correte tutti a conoscere Simon!
Titolo: Non so chi sei ma io sono qui
Autore: Becky Albertalli
Pagine: 247
Prezzo: 17,00€
Casa Editrice: Mondadori

Trama:
Simon ha diciassette anni e un amore segreto per Blu, un ragazzo conosciuto on line con cui intrattiene un'intensa, tenera corrispondenza. Il loro rapporto è al sicuro finché un'email non finisce nelle mani sbagliate: quelle di Martin, il bullo della scuola, che ora minaccia di rivelare a tutti lo scoop dell'anno... a meno che Simon non l'aiuti a conquistare Abby, la ragazza di cui è innamorato ma che non lo degna di uno sguardo. Per proteggere il suo amore, Simon dovrà affrontare per la prima volta la paura di uscire dal guscio che ha costruito intorno a sé, trovando il coraggio di rinunciare alle proprie sicurezze per fare spazio alla bellezza e alla libertà di essere se stessi. Email dopo email, il sentimento per Blu cresce, e così la voglia di conoscersi e di far conoscere agli altri chi è davvero.


Voto: 4/5

Nel mondo della letteratura YA, che sia contemporary, fantasy, horror o chissà che altro, un libro così mi mancava davvero. E lo consiglio a tutti.
Un po' perché parliamo di un protagonista gay, e un po' per le riflessioni che Simon fa nell'approcciarsi al coming out, che è forse la parte che spaventa di più. 
Allora stesso modo, però, è la storia del primo amore, ma un amore di cui Simon non conosce il volto. Ebbene sì, Simon scambia email con un ragazzo che si fa chiamare Blu, e che lui spera davvero davvero tanto sia Cal, il ragazzo carino del suo corso di teatro, ma in realtà non ha la più pallida idea di chi sia.

Inutile dire che fare il tifo per Simon è scontato. In mezzo a famiglie bizzarre, amici che si arrabbiano senza motivo, e un amico di penna di cui non conosce il nome, Simon ne affronta di tutti i colori. Ma possiamo dire che ne esce senz'altro vincitore.

Il titolo originale è Simon vs The Homo Sapiens Agenda, perché segue una riflessione che il nostro protagonista fa ad un certo punto del libro. Tutti prima o poi si dichiarano come qualcosa: etero, omosessuali, bisessuali... perché solo alcuni dovrebbero sentirsi in imbarazzo o non sentirsi in imbarazzo nel farlo? Simon si chiede perché conti tanto l'orientamento sessuale. E, allo stesso modo, perché è scontato essere bianchi mentre essere una persona di colore venga fatto apparire come una cosa così assurda... diversa. 
Sono tutte cose che i giovani pensano, ma nei libri non saltano fuori così spesso, non è vero? E non dico che sia sbagliato, perché non tutti i libri sono uguali, ma secondo me in Simon o in uno degli altri personaggi del libro chiunque si può ritrovare, in quanto ad idee e caratteri, ed è per questo che consiglio davvero questo libro.

La struttura del libro è anche molto carina. Abbia un'alternanza tra capitoli normali, in cui Simon Spier ci parla della sua vita, della scuola, gli amici ecc, e poi degli scambi di mail tra lui e Blu, di cui cerca disperatamente di capire l'identità. Ora, non sono voi, ma quei due quando si parlano sono la tenerezza fatta persona. Non si può far a meno di sperare che Blu sia una persona decente anche nella realtà, perché di ipotesi leggendo ne ho fatte varie ma non ho mai spesso di sperare che Blu fosse davvero dolce come sembrava. E lo è! Grazie al cielo!

Essere bianco non dovrebbe essere più scontato di essere etero. 
Non dovrebbe esserci nulla di scontato.

2 commenti:

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