lunedì 21 novembre 2016

Recensione - I nostri cuori chimici, di Krystal Sutherland

Questo libro mi ha spezzato un po' il cuore. 
Ma va bene così.
Titolo: I nostri cuori chimici
Autore: Krystal Sutherland
Pagine: 350
Prezzo: 17,00€
Casa Editrice: Rizzoli

Trama:
Henry Page ha 17 anni e non si è mai innamorato. Paradossalmente, la colpa è del suo inguaribile romantici­smo: Henry è da sempre così aggrappa­to al sogno del Grande Amore da non aver lasciato spazio alle cotte che da anni elettrizzano le vite dei suoi amici. Non è una scena da film nemmeno il primo incontro con Grace Town: Grace cammina con il bastone, porta vesti­ti da ragazzo troppo grandi per lei, ha sempre lo sguardo basso. Complice il giornale della scuola, Henry se la ritro­va vicina di scrivania, e presto preci­pita nella rete gravitazionale di Grace, che più conosce, e più diventa un mi­stero. Grace ha ovviamente qualcosa di spezzato e questo non fa che attira­re Henry, convinto di poterle ridona­re quel sorriso che fino a pochi mesi prima la accompagnava ovunque. Ma forse il Grande Amore è più amaro di quanto i romantici credano.

Voto: 4/5
Mi ci è voluto un attimo per raccogliere tutti i pensieri su questo libro. Ho mandato audio e messaggi a chiunque per cercare di esprimermi, e ora ve ne parlo al meglio, o almeno lo spero. 

Ci sono così tanti aggettivi per descrivere questo libro che non so da quale partire, quindi ora ve li scrivo tutti e poi li analizziamo uno alla volta: dolce, triste, divertente e macabro. 
Dolce, perché alla fine si tratta del primo amore del protagonista, Henry Page, e quindi lui ce la mette tutta per aggiustare la situazione. 
Ma allo stesso tempo è triste, perché Grace è una ragazza a pezzi, un fantasma, e anche se lui non se ne rende conto, perché la verità ha bisogno di tempo (cit. Alias), forse non può essere aggiustata.
Divertente, perché i nostri protagonisti hanno dei momenti buoni, si costruiscono battute che capiscono solo loro, e i riferimenti alla cultura pop di oggi non mancano. Piacerà a qualunque nerd: i titoli di videogiochi, film e libri si sprecano. D'altra parte, sia Henry che Grace sono ottimi scrittori.
Ma anche macabro, perché la verità su Grace è più dura di quello che Henry riesce a capire all'inizio e tutti i piccoli dettagli che la rendono particolare - vestirsi da maschio, camminare con un bastone, avere una macchina ma non guidarla - in realtà hanno un significato più profondo, una volta compresa la sua storia.

Our Chemical Hearts - titolo originale  - non è solo la storia di Grace ma è, prima di tutto, la storia di Henry, l'ultimo dei Romantici e voce narrante del libro. E' la storia del suo primo amore, del suo primo anno come capo redazione del giornale, di una delle più grandi delusioni della sua vita. Ma grazie a questa storia Henry, nerd tra i nerd e futuro scrittore, grazie a tante cose capisce che a volte è necessario andare avanti.
Henry è accompagnato da due personaggi, tanto vicini a lui che potrebbero essere suoi fratelli, e sono i suoi migliori amici: Lola e Murray. Credo davvero che senza di loro Henry non avrebbe retto granché il peso di quella situazione. E poi una sorella maggiore che non vede l'ora di dargli consigli sulla parte tecnica, chimica, dell'innamoramento. 

Il suo problema principale, a cui però non vuole rinunciare, è che fino ad ora ha vissuto con l'idea che l'amore debba essere eterno, e se non lo è non è mai stato amore. Tutti dovrebbero essere come i suoi genitori, insieme da una vita, ma forse si sbagliava anche su questo. Ed è proprio grazie ad una rivelazione che capisce, e capiamo anche noi, il perché il finale abbia un senso più profondo di quello che appare ad una prima lettura.

Ora, quello che non vi ho detto è che ci sono state della parti che mi hanno quasi spaventata, leggermente morbose, per cui state attenti avventurandovi in questo volume. Allo stesso modo, ho trovato il finale profondamente triste, perché il mio cuore un pochino si è spezzato nel leggerlo. Però facciamo come Henry, e crediamo nell'arte del Kintsugi, cioè rimettere insieme i pezzi evidenziando la spaccatura che c'era stata, e quindi andiamo avanti sapendo che quella era la cosa che doveva succedere, ed è stato giusto così.

Io la guardai altre due volte, ma alla fine dell’ora mi ero dimenticato della sua presenza, e lei scivolò fuori senza che nessuno la notasse.
Insomma, non è certo la storia di un amore a prima vista.

Ma è una storia d’amore. 
Be’.

Una specie. 

8 commenti:

  1. Penso proprio che faccia al caso mio.
    Stalkero Libraccio, quand'è. Vorrei il cartaceo. :)

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    1. Fallo! E poi ne parliamo, ho bisogno di confrontarmi con qualcuno :)

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  2. Alla citazione da Alias ero in standing ovation *_* Stupenda recensione, complimenti di cuore <3

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    1. Uhhhh! Tanto amore per Alias <3
      E grazie del complimento, ne sono felice!

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  3. Avevo l'etto l'anteprima, ora sono sicura che sia un romanzo davvero interessante.
    xoxo Connor

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  4. Non so se prenderlo, cioè la storia mi intriga ma i finali tristi non tanto

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    1. Dipende da quanto pensi che la storia possa valere, a dispetto del finale. Io comunque lo consiglio, perché è stato giusto così.

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