Chi non ha sognato di fare il giro del mondo una volta nella vita?
Questa è la storia di due amici che decidono di farlo per davvero, a bordo di una Renault 4 immatricolata nell’89.
Da Ventimiglia a Zanzibar passando per Lisbona, Buenos Aires, Tokyo, Saigon, il succedersi delle tappe diventa un racconto picaresco fatto di luoghi noti e sconosciuti, incontri, scoperte e contrattempi...
Ogni giro del mondo è unico e irripetibile, proprio come il viaggio che ognuno fa attorno alla propria vita, e lì non c’è guida che tenga. Romanzo, reportage, novella di viaggio, autofiction, parodia: "Guida al giro del mondo" è anche un girovagare attorno alle giurisdizioni della scrittura in una sequenza dipanata dal caso, dove ogni tanto s’intravede un filo conduttore.
Ma forse è solo un’impressione.
Oggi vi mostro un libro uscito ieri per Bompiani: Guida al giro del mondo, di Nanni Delbecchi!
A parlarvi di Lisbona arrivo io, che sono da una vita di visitare Spagna e Portogallo ma ancora non ne ho avuto l'occasione!
Facendo qualche ricerchina, devo dire che i posti da vedere a Lisbona sono proprio tanti. Ma iniziamo da qualcosa che su questo blog proprio non può mancare: un Castello!
Eh sì, queste sono le mura del Castello di Lisbona, anche chiamato Castello di São Jorge, uno dei principali siti turistici della città (io di sicuro andrei dritta a visitarlo). Sembra che il sito fosse già abitato nel VI secolo, quindi immagino che ci sia moltissimo da dire sulla sua storia, compreso un terremoto nel 1700 che lo danneggiò gravemente.
Altro luogo che ha catturato subito la mia attenzione è la Torre di Belem. A seconda del lato da cui la si guarda sembra posta sulla terraferma oppure sull'acqua, ma in ogni caso trovo che abbia un grande fascino. Fu costruita nei primi anni del XVI secolo e si possono osservare diversi stili architettonici. Inoltre, è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'UNESCO.
E poi c'è anche la Cattedrale di Lisbona, costruita nel 1150 dal vescovo, dopo che la città fu sottratta ai Mori, sul suolo dove prima sorgeva una Moschea
Lo so, lo so, sono un po' fissata con i palazzi e l'architettura (sono le prime cose che noto quando viaggio e dopo anni e anni di storia dell'arte non posso fare a meno di osservarli attentamente), quindi vi lascio con una splendida e coloratissima veduta di Lisbona, perché la città è anche questo.
Piccola parentesi: visto che siamo tutti lettori, da queste parti, volevo ricordarvi che uno scrittore amato da molti è nato proprio a Lisbona. Eh sì, parlo di Josè Saramago, premio Nobel per la letteratura nel 1998, autore di Cecità, Il viaggio dell'elefante e tantissimi altri libri e opere.
Vi lascio un estratto in cui si parla di Lisbona nel libro, una parte che mi ha fatto sorridere perché spesso noi lettori ci sentiamo dire "Ho visto il film" alla domanda "Ma l'hai letto?".
“Sono d’accordo, Lisbona è unica. Non mi stupisce che
Tabucchi se ne sia innamorato.”
“Tabucchi chi? Il commercialista?”
“No, lo scrittore.”
“Ah, mi pareva. Certo, certo. Antonio Tabucchi, Sostiene
Pereira...”
“L’hai letto?”
“Ho visto il film. Comunque l’unico appunto che posso
fare a Lisbona è che finora non ho visto nemmeno una pista
ciclabile.”
Ho avuto anche la possibilità di fare una domanda all'autore in persona, quindi leggete qui sotto!
Tra tutti i luoghi citati nel romanzo, quale personalmente ti ha maggiormente colpito?
La zona demilitarizzata al confine tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, divenuta la principale attrazione turistica di Seul. Un confine immaginario, perché non ci sono muri, ma più forte e invalicabile di qualsiasi altro.
Le avete seguite tutte le tappe? Qui i blog che li hanno ospitati: Devilishly Stylish, Jess in Wonderland, We found wonderland in books e Words of Books.
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