[Inedito in Italia, ad oggi]
Titolo: November 9
Autore: Colleen Hoover
Pagine: 320
Prezzo: $17.00
Casa Editrice: Atria Books
Trama: [Tradotto da me, se prendete citate]
Fallon incontra Ben, un aspirante scrittore, proprio il giorno in cui deve trasferirsi dall'altra parte del paese. L'attrazione reciproca li porta a passare insieme l'ultimo giorno di Fallon a LA, e la sua vita piena di storie diventa l'ispirazione che Ben stava cercando per scrivere il suo romanzo. Nonostante il tempo e le varie relazioni e problemi delle loro vite separate, continuano ad incontrarsi tutti gli anni nello stesso giorno. Finché un giorno Fallon inizia a chiedersi se Ben le ha raccontato la verità o se ha costruito una realtà perfetta per creare il giusto colpo di scena per il suo romanzo. La storia di Ben e Fallon, e allo stesso tempo il suo romanzo, essere considerata una storia d'amore se finisce con un cuore spezzato?
Voto: 3.5/5
Non sono del tutto sicura di essermi ripresa dallo shock emotivo che mi ha provocato questo libro. L'ho letto in meno 10 ore e sono stata inavvicinabile per tutto quel tempo, troppo concentrata sugli eventi per prestare attenzione, tanto investita in quello che succedeva ai personaggi da dover commentare ad alta voce ogni volta che un imprevisto capitava sulla loro strada. E' proprio bello quando un volume ti prende così.
Novermber 9 aveva tutte le premesse perché io volessi disperatamente leggerlo dall'istante in cui ho saputo della sua esistenza. Primo la Cover perché, lo ammetto, starei a guardarla una vita: una pila di fogli di un manoscritto con il 9 del titolo che cela una città sullo sfondo, presumibilmente Los Angels, oppure New York. Poi la trama: Ben e Fallon, aspirante scrittore e aspirante attrice, si incontrano ogni anno il Nove di Novembre. E questo è il materiale di base per il romanzo che Ben ha deciso di scrivere, la loro storia. Un giorno all'anno, i due si ritrovano e si innamorano. E qui succede il casino.
Vi assicuro che erano mesi che non riuscivo a staccarmi in questa maniera da un volume. L'autrice fa un ottimo lavoro nel tenere il lettore impegnato e davvero, se l'avessi messo giù per fare altro la mia sanità mentale sarebbe andata a farsi friggere perché io dovevo sapere. Non mi sarei data pace fino a che non avrei voltato l'ultima pagina.
Non è il primo romanzo di Colleen Hoover che leggo - avevo già letto Slammed e Point of Retreat, portati in Italia come Tutto ciò che sappiamo dell'amore e Tutto ciò che sappiamo di noi due - quindi non ero nuova al suo stile o alla sua tendenza a mettere i bastoni tra le ruote ai due poveri protagonisti in tutti i modi umanamente possibili. Specialmente per quanto riguarda Point of Retreat, in cui il dramma è sempre dietro l'angolo e che mi aveva lasciato una sensazione di pesantezza dopo averlo letto.
Quello che mi impedisce di proclamare la Hoover una delle mie autrici preferite, è che lei è troppo. Troppo, troppo, troppo. Esatto, troppo quanto tutte le modifiche che ho inserito per evidenziare la parola troppo: sottolineatura, corsivo e grassetto.
Bravissima a creare storie e a narrarle, brava anche a dare nomi bizzarri ai personaggi, ma eccezionalmente brava a spalmare Drama su ogni singola pagina neanche fosse pane e Nutella. Troppo brava in questo. Vedete, a me un po' di difficoltà nella riuscita della coppia non dispiace, perché altrimenti tutti i romanzi d'amore non esisterebbero, ma a volte le coincidenze sono troppe, anche per un romanzo. A volte, come in questo caso, la storia tra i personaggi era quasi perfetta e poi la misteriosa verità che il lui/la lei di turno nasconde è troppo scontata, troppo impossibile da credere, troppo drammatica se aggiunta a tutto il casino che aveva fatto succedere prima. Sapete, il troppo stroppia alla fine, quindi eccomi qui. A 3/4 del libro, quando è successo il casino, ho improvvisamente deciso che il voto non sarebbe stato poi tanto alto come avevo immaginato all'inizio.
Bravissima a creare storie e a narrarle, brava anche a dare nomi bizzarri ai personaggi, ma eccezionalmente brava a spalmare Drama su ogni singola pagina neanche fosse pane e Nutella. Troppo brava in questo. Vedete, a me un po' di difficoltà nella riuscita della coppia non dispiace, perché altrimenti tutti i romanzi d'amore non esisterebbero, ma a volte le coincidenze sono troppe, anche per un romanzo. A volte, come in questo caso, la storia tra i personaggi era quasi perfetta e poi la misteriosa verità che il lui/la lei di turno nasconde è troppo scontata, troppo impossibile da credere, troppo drammatica se aggiunta a tutto il casino che aveva fatto succedere prima. Sapete, il troppo stroppia alla fine, quindi eccomi qui. A 3/4 del libro, quando è successo il casino, ho improvvisamente deciso che il voto non sarebbe stato poi tanto alto come avevo immaginato all'inizio.
Non per questo smetterò di leggere i suoi lavori, perché quei capitoli finali non hanno cancellato in me l'entusiasmo per tutte le pagine che avevo letto prima. Credetemi, me lo ricordo benissimo e penso che ne sia valsa sicuramente la pena. Avrei solo desiderato qualcosa di diverso per i due protagonisti, ecco.
Non mi sento di sconsigliarvela, anzi. Se il dramma non vi dispiace scommetto che vi piacerà, se invece pensate che non faccia per voi beh... io non posso assicurarvi nulla. A me è capitato di trovare alcuni suoi romanzi - tutti quelli tradotti sono editi Leggere Editore o Fabbri, uno solo Rizzoli poi ripubblicato da Fabbri - anche all'usato, quindi se non siete convinti potete dare un occhio lì e spendere il minimo, nel caso doveste pentirvene. Se leggete in inglese invece... avrete cover più belle a disposizione :P
Non troverai mai te stesso se sei perso in qualcun altro
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