lunedì 25 gennaio 2016

Recensione - Dieci piccoli indiani, di Agatha Christie

Un classico dei Gialli. Com'è che non l'avevo ancora letto?
Titolo: Dieci Piccoli Indiani
Autore: Agatha Christie
Pagine: 200
Prezzo: 8,50 €
Casa Editrice: Mondadori

Trama:
Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. E ora sono lì su quell'isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l'inizio di un interminabile incubo. Come comincia la poesia? «Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar.» E come finisce? «Solo il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s'impiccò, e nessuno ne restò.»  Agata Christie, che si è cimentata più volte con il giallo in ambiente chiuso, con Dieci piccoli indiani, scritto nel 1939, ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile. Un geniale capolavoro dell'impossibile possibile.
Voto:

Quando viene il momento di parlare di libri che, in qualche modo, possono essere definiti classici della letteratura io ho sempre un po' paura. Un po' perché sono libri di cui tutti hanno già parlato, li hanno letti o ne hanno sentito tessere le lodi, un po' è perché temo di scontrarmi con l'opinione di esperti del genere. Oggi non credo che mi scontrerò con qualcuno perché, benché Dieci piccoli indiani sia stato il mio primo libro firmato Agatha Christie, l'ho amato.

Oddio, mettiamo in chiaro che io non sono un'appassionata di Gialli o qualsiasi cosa che possa mettere minimamente paura. Ne consegue che non sono proprio la persona migliore se volete in consiglio in proposito, perché di quel genere si potrebbe dire che ho letto poco e niente. E, lo ammetto, questo volumetto mi ha un po' spaventata. Inizia tutto molto tranquillamente e poi bam!, morti a non finire e un assassino misterioso che si aggira tra i protagonisti.

In particolare ammetto che l'idea dell'isola inabitata, con una sola casa, senza che nessuno potesse accedermi mi ha messo angoscia, ma penso anche che fosse proprio questo l'obbiettivo e la motivazione che ha fatto andare quasi tutti al manicomio. In una situazione del genere, beato chi muore per primo.

Iniziando la lettura mi sono anche sorpresa di come lo stile della Christie non suonasse distante, lontano nel tempo - il romanzo è del 1939 - ma anzi piuttosto scorrevole e liscio, con solo un accenno a costumi di tempi passati. L'ho letto in pochissimo perché la voglia di scoprire il colpevole prevaleva sui brividi ogni volta che qualcuno si separava dal gruppo senza sapere se l'avrebbero ritrovato vivo. Come appunto a me stessa, forse sarebbe stato meglio leggero sotto l'ombrellone e in mezzo alla gente piuttosto che in una silenziosa sera d'inverno, dove ogni scricchiolio diventa sospetto. 

Sicuramente non sarà l'ultimo libro dell'autrice che leggerò e anzi, terrò d'occhio la sezione Gialli alla libreria dell'usato (per qualche strano motivo, costano sempre meno di qualsiasi altro genere). Mi piacerebbe leggere Assassinio sull'Orient Express, ma facendo parte della serie su Poirot non so se mi conviene prima leggere i precedenti oppure buttarmici e basta. Consigli?

Ora non mi rimane che guardare l'adattamento della BBC in tre puntate, che riprendere il titolo dato in America al romanzo, And Then There Were None. E smettere di pensare al riferimento a Lizzie Borden. 

E nessuno ne restò

6 commenti:

  1. Molto bello anche l'adattamento BBC, sì ;)

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  2. Ho sempre voluto leggerlo, ma mi sono sempre trattenuta dall'acquistarlo. Dopo aver letto la tua recensione sono ancora più curiosa, credo che non può più aspettare!

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    Risposte
    1. Se lo leggi, fammi sapere! :P Non avevo idea di chi fosse il colpevole...

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  3. :D sono contenta che ti sia piaciuto il libro!
    Anche io, appena finito questo ho pensato a Assassinio sull'Orient Express >.< puoi leggerlo tranquillamente...

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