Siamo arrivati al Millesimo post! Quasi non ci credo :D
Ecco per voi la mia recensione dell'ultimo volume della trilogia di Marie Lu :)
Titolo: Champion
Autore: Marie Lu
Pagine: 329
Prezzo: 16, 50€
Casa Editrice: Piemme
Trama: Per il bene della Repubblica, June e Day hanno rinunciato all'amore che provano. In cambio, June è tornata nelle grazie dell'elite, mentre Day ha raggiunto i vertici della gerarchia militare. Purtroppo è esattamente per il bene della Repubblica che sono chiamati di nuovo a lavorare fianco a fianco. Ma le richieste del nuovo governo non si limitano a questo. June dovrà convincere l'unica persona che ama a sacrificare tutto quello a cui tiene per salvare migliaia di vite sconosciute. Il che significa usare il proprio fascino, non dire tutto, fingere una convinzione che non ha e, quel che è peggio, sapere che Day non saprà rinunciare a fare la cosa giusta, costi quel che costi. Fra colpi di scena e suspense, la trilogia distopica ambientata in un'America divisa fra Colonie e Repubblica arriva al suo gran finale.
Voto: 4/5
Ma sono io l'unica a cui gli ultimi volumi delle serie mettono un po' tristezza? Anche se il libro non mi ha fatto impazzire alla fine della fiera un pochino mi spiace finirlo. Beh, sempre che non sia una schifezza che vorrei lanciare dalla finestra (coff coff... Allegiant... coff), in quel caso sono più che felice di posarlo e, possibilmente, non aprirlo mai più.
Champion mi ha fatto un po' questo effetto. Non è una delle mie serie preferite, ma qualcosina mi ha decisamente lasciato.
June e Day stanno combattendo per salvare la Repubblica e dopo otto mesi senza vedersi sono costretti a incontrarsi di nuovo ed è come se non fosse mai successo nulla. Ma sappiamo tutto cosa sta succedendo e forse non si tratta della più felice e facile delle riunioni.
Ho trovato che nel corso dei tre libri i personaggi siano davvero cresciuti molto.
Day non è più solo una ragazzino ribelle che vuole causare danni alla Repubblica, ma ha subito dei lutti e dei danni permanente e capisce che forse questo è l'Elector che ci voleva per risollevare il regime e che forse non è lui il cattivo.
E June non è più la ragazzina ricca che nei libri precedenti riusciva a offendere Day per una anellino fatto di graffette quasi senza accorgersene. E' più misurata quando gli parla, più attenta ai suoi sentimenti e a quello che è davvero meglio per lui.
Ben fatto Marie Lu, i tuoi personaggi mi sono piaciuti (se non fosse che Day mi piace di più, poteva scapparci anche un mezzo debole per Anden).
Ho trovato qualche errore di battitura abbastanza antipatico, però tutto sommato niente di drammatico. Lo stile dell'autrice è sicuramente maturato con i suoi personaggi; più ricco e preciso.
Una cosa che non mi ha permesso di oltrepassare le 4 stelle è sicuramente stata la storia. Non era noiosa ma in certi momenti avevo poca voglia di scoprire cosa sarebbe successo alla Repubblica, mi importava di più dei personaggi in sé. E, sono sincera, non sono una fan di scene di battaglia troppo articolate perché mi perdo e, lo ammetto, mi annoiano abbastanza. Se mi dicessero "E' morto tizio e caio si è salvato" sarei molto più felice, ma probabilmente sono l'unica persona sulla faccia della terra, quindi va bene così.
Ho sentito anche tanti che sono rimasti delusi dal finale. Beh, mi spiace, ma io l'ho adorato. Davvero. Non l'ho trovato aperto come tanti dicono, secondo me l'intento dell'autrice era chiaro e tondo e la descrizione dell'incontro era perfetta. Non so, mi ha dato quasi la sensazione di un cerchio che si chiude, il finale perfetto.
Non triste, magari dolce-amaro, ma bello. Solo a me?
L'assenza di qualcuno che una volta era qui, ferisce ogni giorno.
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