Recensione: Albion, di Bianca Marconero

Una leggenda antica.

Un ragazzo in cerca di se stesso.

L’eredità di cavalieri immortali.

Mistero. Magia. Amore.

Benvenuti all’Albion College.

Titolo: Albion

Autore: Bianca Marconero

Pagine: 400 

Prezzo: 14,90 €

Casa Editrice: Limited Edition Books

Trama: Cresciuto senza madre, e dopo aver perduto il fratello maggiore – morto in circostanze misteriose –, nel giorno del funerale dell’amatissimo nonno, Marco Cinquedraghi riceve la notizia che gli cambierà la vita: deve lasciare Roma e partire per la Svizzera. È infatti giunto il momento di iscriversi all’Albion College, la scuola in cui, da sempre, si diplomano i membri della sua famiglia. Ma il blasonato collegio riserva molte sorprese. Tra duelli di spade e lezioni di filologia romanza, mistici poteri che riaffiorano e verità sepolte dal tempo che riemergono, Marco scoprirà il valore dell’amicizia e capirà che l’amore, quello vero, non si ottiene senza sacrificio. Nelle trame ordite dal più grande dei maghi e nell’eco di un amore indimenticabile si ridestano legami immortali, scritti nel sangue. Fino all’epilogo, tra le mura di un’antica abbazia, dove Marco conoscerà la strada che le stelle hanno in serbo per lui. Il destino di un re il cui nome è leggenda.

Voto: 4/5

Questo libro merita una possibilità. Provate a dargliela, anche se magari non siete completamente convinti. Io ne sono rimasta piacevolmente colpita.

In genere non punto mai troppo sugli autori italiane, e probabilmente sbaglio.

Ma Albion, dell'esordiente Bianca Marconero, oltre a sorprendermi per la trama originale, mi ha anche insegnato che le leggende non vivono solo nei libri stranieri, ma possono risiedere anche qui, vicino a noi.

Se Marco, ad un primo impatto, può sembrare decisamente poco simpatico, continui a leggere sperando che migliori, perchè ne ha la possibilità.

L'autrice, inoltre, seguendo i caratteri leggendari del mito sforna una rosa di personaggi interessanti, più o meno piacevoli, e una società ricca all'interno dell'Albion College, che sarà sede della maggior parte delle vicende in questo primo volume.

Ci sono i borsisti, studenti arrivati all'Albion solo grazie ad un diritto ereditario e che devono compiere diversi lavoretti per continuare a frequentare la scuola. Tra questi spiccano ovviamente Helena, Eric e Deacon, non tutti ugualmente predisposti nei confronti di Marco Cinquedraghi, che all'inizio si porrà come superiore ai borsisti, come fanno quasi tutti gli studenti regolari.

E proprio questi dalla parte opposta: i regolari, i ricchi, quelli superiori. Tutti tranne Lance, che diventerà il migliore amico di Marco; il tipico ragazzo che fa cadere tutte ai suoi piedi, dal formidabile autocontrollo, e che, anche se non si "mischia" ai borsisti, non li guarda dall'alto al basso.

E poi, voglio dire, finalmente un nuovo sfondo nello sterminato mare di libri su vampiri, angeli e licantropi! A me continuano a piacere, figuriamoci, ma Albion è una boccata d'aria fresca.

Mi è anche piaciuto la stile dell'autrice, nè troppo semplice nè troppo complesso. E' riuscita davvero a far emergere la complicità tra i personaggi, e ad unire il mistero con la realtà di tutti i giorni.

L'unica cosa che mi ha un po' spiazzata, è stato l'improvvisa irruzione di ordini di spie secolari in un ambiente che sembrava fatto solo di miti e leggende. Però, alla fine ha un senso anche questo dettaglio, e non vedo l'ora di saperne di più.

Detto questo, non mi rimane che aspettare per vedere come si evolverà la vicenda di questi ragazzi, legati ad una leggenda da cui non possono scindersi.