lunedì 30 aprile 2012

I diari della Bicicletta, di Gregorio Giungi



Titolo: I diari dell bicicletta - Storie di salotto e di trincea
Autore: Gregorio Giungi
Prezzo: 15,90 euro
Pagine: 199
Editore: Albatros Il Filo

Trama:"I diari della bicicletta" raccontano la vera storia di Enea Milesi. Più che una biografia dal sapore prettamente storico, è un romanzo di avventure che cerca di illustrare i sentimenti del protagonista e l'orrore della guerra. Enea è giovane e, dopo la morte in combattimento del fratello, parte per il fronte nel 1916 con spartana determinazione, distinguendosi per il suo coraggio, nonché per una certa sfacciata fortuna. È la Prima guerra mondiale, "Grande Fiera della Carne Umana", combattuta nel caos delle trincee e della disorganizzazione militare italiana. E poi la Seconda, "subita da civile" nella paura viscerale per la propria famiglia e la propria casa. "Le Storie di salotto e di trincea" mostrano la vita privata ed intima dell'uomo che, con gli amori e i drammi familiari, si snoda attorno ed attraverso le vicende belliche, in cui condivide con i compagni "pane, sangue, pericolo e merda", nell'affresco di un'epoca perduta e nella toccante testimonianza di una generazione che sapeva sorridere davanti alla morte. 

Voto: 4/5

Recensione: Eccomi qui, dopo aver seguito il "nostro Milesi" attraverso tutta la sua vita, soffermandoci sugli snodi più importanti: l'infanzia, il primo amore e la guerra, soprattutto la guerra.
Sono contenta di poter dire che questo libro mi è piaciuto, non perchè avessi cattivi presentimenti a proposito, ma perchè su questo genere (ovvero libri o film riguardanti la guerra) sono molto sensibile e critica.
Lo stile dell'autore è lineare, e mi è sembrato giusto per una storia del genere. Essenzialmente è una biografia, e uno stile troppo carico o, al contrario, troppo semplice avrebbe rovinato tutto.
Se non vi piacciono i libri che contengono guerra e morte, che in questo sono particolarmente vividi e vicini al lettore, non saprei se consigliarlo. Ma, ripeto, è un libro che merita.
Come qualcun'altro ha già notato, le prime pagine, per quanto indubbiamente necessarie a farci prendere confidenza con Enea, la sua famiglia e la sua visione delle cose, fanno un pochino fatica a prenderti, ma poi scorre molto bene.
Mi è davvero sembrato di essere lì, con Enea, ad osservare quel che osservava lui, a sfrecciare sulla sua Aquila senza quasi fare soste, o a ritrovare un cadavere mezzo putrefatto spostando un tavolo.
Devo dire che questo libro mi ha anche aiutato a "rivalutare" (per quanto io non sia convinta di questo termine, mi trovo costretta ad usarlo in mancanza di altri più soddisfacenti) la Prima Grande Guerra. Perchè tutti noi siamo così abituati a pensare alla Seconda come quella più orrenda, cosa che in effetti è stata, ma non tutti sanno bene come sia stata la prima, e Enea mi ha fatto aprire gli occhi anche su questo.
Mio nonno mi diceva sempre che suo papà gli raccontava di aver visto il Piave rosso di sangue, e mi sono chiesta se anche Enea l'abbia visto senza raccontarcelo. ;)
L'autore: Gregorio Giungi è nato nel 1961. Conseguita la maturità classica, si è laureato in Scienze Politiche. Intrapresa la carriera militare nell’Esercito come Ufficiale, si è specializzato in Analisi Politico-Militare e Comunicazione di Massa a Fort Bragg, negli Stati Uniti, per poi servire nell’ambito delle Operazioni Speciali NATO dal 2004 al 2010. È stato due volte in missione in Afghanistan con ISAF in qualità di esperto in Analisi d’Area e Comunicazione. Nel 2009 ha diretto il Centro Operazioni di Comunicazione di KFOR a Pristina, in Kosovo. Attualmente collabora con riviste specializzate in analisi geo-politica, nonché con una conosciuta agenzia internazionale di servizi per la Difesa con sede a Londra.

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