Ho ritrovato questa recensione tra le bozze dei post e mi sembra il caso di pubblicarla dato che il volume esce domani in italiano!
L'unica cosa che ho da dirvi è PREPARATEVI, perché il terzo volume non arriverà mai abbastanza in fretta.
Titolo: Il Re Malvagio (The Folk of Air #2)
Autore: Holly Black
Pagine: 276
Prezzo: 19€
Casa Editrice: Mondadori
Trama:
Per tenere al sicuro il fratello più piccolo, Jude è stata costretta a legare a sé Cardan, il re malvagio, mettendogli a disposizione, in cambio, il proprio potere, indispensabile per mantenere saldo il trono.
Ma per la ragazza la convivenza con lui non è affatto semplice, visto che alla già difficile situazione della corte, dove le alleanze sono tutto tranne che stabili, si somma l’estrema imprevedibilità di Cardan. Quest’ultimo, infatti, incapace di liberarsi della fascinazione che prova per Jude, fa di tutto per umiliarla e comprometterne la credibilità.
Inoltre, qualcuno di molto vicino alla ragazza sta per tradirla, minacciando la sua vita e quella di chiunque lei ami.
Venuta a conoscenza del pericolo imminente, Jude, sempre in lotta coi suoi sentimenti per Cardan, si lancia alla ricerca del traditore…
Ma per la ragazza la convivenza con lui non è affatto semplice, visto che alla già difficile situazione della corte, dove le alleanze sono tutto tranne che stabili, si somma l’estrema imprevedibilità di Cardan. Quest’ultimo, infatti, incapace di liberarsi della fascinazione che prova per Jude, fa di tutto per umiliarla e comprometterne la credibilità.
Inoltre, qualcuno di molto vicino alla ragazza sta per tradirla, minacciando la sua vita e quella di chiunque lei ami.
Venuta a conoscenza del pericolo imminente, Jude, sempre in lotta coi suoi sentimenti per Cardan, si lancia alla ricerca del traditore…
Voto: 4/5
Sono sotto shock e penso che lo sarò ancora per quando questo libro uscirà in Italia e pubblicherò questa recensione. Ho finito il romanzo questa mattina e devo dire che propio non me lo aspettavo questo colpo di scena finale... o meglio, fino alla fine mi ero autoconvinta che non sarebbe stato possibile.
Ad ogni modo sono qui per parlavi del secondo volume della trilogia The Folk of Air che era iniziata con Il principe crudele. Proprio questo romanzo era stato la mia introduzione a Holly Black, un'autrice che non credevo potesse rientrare nelle mie corde in quanto la consideravo piuttosto oscura e devo dire che in realtà le fate non sono proprio la mia creatura preferita, ma le sto molto rivalutando e con loro anche l'autrice.
Se Il Principe Crudele mi aveva convinto, soprattutto sul finale quando le cose iniziavano veramente ad ingranare, a continuare la serie, The Wicked King mi ha lasciata a bocca aperta e in trepidante attesa dell'ultimo volume. Il libro si intitolerà The Queen of Nothing e non ci fa esattamente ben sperare.
Per una volta siamo trascinati direttamente nel mezzo della storia: niente più attese, niente world building da primo romanzo, niente andare piano per conoscere meglio i personaggi. Finalmente. Qui è tutta azione, o meglio piani malefici che preparano all'interazione tra le fate dell'Aria e, come potreste aver intuito dalla cover, quelle dell'Acqua, una nuova forza pronta ad acquisire potere.
Avevamo lasciato Jude e Cardan in una posizione abbastanza complessa che non sapevo veramente come potesse evolversi: Cardan, per un anno e un giorno, era diventato il re-marionetta nelle mani di Jude. Jude, allo stesso tempo, si era ritrovata più potere di quanto ne avesse mai avuto tra le mani, senza però poterlo dire a nessuno. Dopo 5 mesi la situazione sembra essere in stallo.
Jude, che fondamentalmente non aveva mai avuto grande potere (in genere avevano potere gli altri su di lei, un'umana in un covo di fate malvagie), ha preso gusto nella sua posizione di potere tanto che spesso si chiede se riuscirà a lasciarla. Questo è incredibilmente umano, mostra anche uno sviluppo del personaggio interessante in quanto si rivela non essere affatto perfetta come invece la sorella gemella Taryn pare voler sembrare (ma non essere).
Cardan allo stesso tempo si è lasciato andare, è semplicemente un pupazzetto nelle mani di Jude e non gli interessa regnare... o forse no.
L'attrazione tra i due, mista ad un odio reciproco, è sempre più presente con l'avanzare del romanzo ed evolve con i due protagonisti. Se sia più odio o amore non ve lo posso proprio dire, dovete leggerlo.
Mentre in The Cruel Prince - titolo originale - erano molto più predominanti personaggi come Madoc, il "padre" adottivo delle gemelle, Tayrn e Locke, questi sono un po' più marginali ma rimangono, a tratti, sempre delle figure chiave. E sempre meno affidabili.
Dire che la Black riesce a farteli odiare è un eufemismo, ma soprattutto mi colpisce come riescano ad apparire freddi tanto da non riuscire a capire come possano decidere di comportarsi. Tutte le fate dell'autrice sono così e ogni volta mi stupiscono.
Holly Black mi ha lasciata perplessa sul finale, che mi ha allo stesso tempo intrigata molto, perché era un plot twist che veramente non mi aspettavo e che non mi permette di anticipare nessuna mossa dei personaggi nel futuro terzo volume. L'unica cosa che ho imparato è che veramente non ci si può fidare di nessuno, né fata né umano.
Jude, che fondamentalmente non aveva mai avuto grande potere (in genere avevano potere gli altri su di lei, un'umana in un covo di fate malvagie), ha preso gusto nella sua posizione di potere tanto che spesso si chiede se riuscirà a lasciarla. Questo è incredibilmente umano, mostra anche uno sviluppo del personaggio interessante in quanto si rivela non essere affatto perfetta come invece la sorella gemella Taryn pare voler sembrare (ma non essere).
Cardan allo stesso tempo si è lasciato andare, è semplicemente un pupazzetto nelle mani di Jude e non gli interessa regnare... o forse no.
L'attrazione tra i due, mista ad un odio reciproco, è sempre più presente con l'avanzare del romanzo ed evolve con i due protagonisti. Se sia più odio o amore non ve lo posso proprio dire, dovete leggerlo.
Mentre in The Cruel Prince - titolo originale - erano molto più predominanti personaggi come Madoc, il "padre" adottivo delle gemelle, Tayrn e Locke, questi sono un po' più marginali ma rimangono, a tratti, sempre delle figure chiave. E sempre meno affidabili.
Dire che la Black riesce a farteli odiare è un eufemismo, ma soprattutto mi colpisce come riescano ad apparire freddi tanto da non riuscire a capire come possano decidere di comportarsi. Tutte le fate dell'autrice sono così e ogni volta mi stupiscono.
Holly Black mi ha lasciata perplessa sul finale, che mi ha allo stesso tempo intrigata molto, perché era un plot twist che veramente non mi aspettavo e che non mi permette di anticipare nessuna mossa dei personaggi nel futuro terzo volume. L'unica cosa che ho imparato è che veramente non ci si può fidare di nessuno, né fata né umano.
“You must be strong enough to strike and strike and strike again without tiring. The first lesson is to make yourself that strong.”