lunedì 29 ottobre 2018

10 Canzoni di Taylor Swift per 10 coppie degli YA!

Quando Silvy mi ha proposto di fare un post, insieme a Jessica, in cui bisognava associare delle
coppie di libri a canzoni di Taylor Swift ovviamente non potevo dire di no. Si ringrazia l'aiuto delle mie amiche Cate e Mary, rispettivamente fan e assolutamente non fan di Taylor. Fatemi sapere se anche voi vedete certe connessioni o se ne avreste messe altre!

Eleanor & Park - This Love
Eleanor & Park, di Rainbow Rowell

This love is good
This love is bad
This love is a life back from the dead, oh
These hands had to let it go free
And, this love came back to me, oh

Perché: c'è l'idea di questo amore che per loro è buono ma crea dei problemi, che fa rivivere in un certo senso entrambi e che, si spera, dopo quel finale li abbia ricongiunti.


Lara Jean & Peter K - Tim McGraw
Tutte le volte che ho scritto ti amo, di Jenny Han

But in a box beneath my bed
Is a letter that you never read
From three summers back
It's hard not to find it all a little bitter sweet
And lookin' back on all of that, it's nice to believe


Perché: il riferimento alla scatola con la lettera sotto al letto, ovviamente!



Charlotte & Jamie - I know places
A study in Charlotte, di Brittany Cavallaro

They take their shots, but we're bulletproof
And you know for me, it's always you
In the dead of night, your eyes so green
And I know for you, it's always me

Perché: sicuramente per le ripetute sparatorie durante la serie e per la predestinazione dei due personaggi diciamo.


Audrey Rose & Thomas - Sparks Fly
Stalking Jack the Ripper, di Kerri Maniscalco

My mind forgets to remind me, your a bad idea
You touch me once and it's really something
You find I'm even better than you, imagined I would be
I'm on my guard for the rest of the world
But with you I know its no good
And I could wait patiently
But I really wish you would

Perché: uno schiaffo alle rigide regole del 1800!


Cinder & Kai - Come back, be here
Cinder, di Marissa Meyer

And this is when the feeling sinks in,
I don't wanna miss you like this,
Come back... be here, come back... be here.
[...]
This is falling in love in the cruelest way,
This is falling for you when you are worlds away.



Perché: diciamo che ho preso il "worlds away" in maniera piuttosto letterale. E anche l'innamorarsi nonostante la distanza.


Yael & Lucas - Last Kiss 
Wolf, di Ryan Graudin

Never thought we'd have a last kiss
Never imagined we'd end like this
Your name, forever the name on my lips

Perché: su questa taccio, chi sa sa.




Cath & Levi - Delicate
Fangirl, di Rainbow Rowell

Is it cool that I said all that?
Is it chill that you're in my head?
'Cause I know that it's delicate (delicate)
Is it cool that I said all that
Is it too soon to do this yet?
'Cause I know that it's delicate



Perché: mi è sembrato che questo passaggio di Delicate rappresentasse bene tutti i dubbi di Cath sulla relazione/le sue ansie.


Becca & Nicholas - The Last Time
The Royal We, di Heather Cocks e Jessica Morgan

This is the last time I'm asking you this,
Put my name at the top of your list,
This is the last time I'm asking you why,
You break my heart in the blink of an eye, eye, eye
You find yourself at my door,
Just like all those times before,
You wear your best apology,
But I was there to watch you leave

Perché: non voglio farvi spoiler, ma il romanzo è fortemente ispirato ad una famosa coppia inglese che potete benissimo immaginare e c'è un momento che mi ricordava questa canzone.

Mia & Adam - I Almost Do


Where she went, di Gayle Forman
And I just wanna tell you
It takes everything in me not to call you.
And I wish I could run to you.
And I hope you know that every time I don't
I almost do,
I almost do.


Perché: più che a Resta anche domani ho pensato al secondo romanzo della duologia, Resta sempre qui (Where she went in inglese, molto più adatto come titolo) ma taccio ancora per gli spoiler!


Bonnie & Finn - Getaway Car
Infinito + 1, di Amy Harmon
In a getaway car, oh-oh
No, they never get far, oh-ahh
No, nothing good starts in a getaway car
We were jet-set, Bonnie and Clyde
Until I switched to the other side

To the other side

Perché: decisamente per l'elemento alla Bonnie e Clyde!



Andate a leggere il post di Silvy qui e quello di Jess qui! :)

lunedì 8 ottobre 2018

Recensione: Il Principe Crudele, di Holly Black

Sono tornata! 
Finalmente. 
Piccolo aggiornamento: ho finito gli esami della triennale, mi laureo a dicembre, e *forse* mi trasferirò a Venezia per la magistrale. 
Ora che abbiamo tolto brevemente di mezzo i motivi della mia assenza, torniamo alle cose importanti, ovvero i libri.

Titolo: Il Principe Crudele
Autore: Holly Black
Pagine: 324
Prezzo: 18,00€
Casa Editrice: Mondadori

Trama: Jude era solo un bimba di sette anni quando i suoi genitori vennero assassinati. Fu allora che sia lei che le sue sorelle vennero rapite e condotte nel profondo della foresta, nel pericolosissimo Regno delle fate. Dieci anni più tardi, dopo essere stata tormentata e dileggiata per anni dalle creature del Regno a causa della sua condizione di mortale, Jude è disposta a tutto pur di sentirsi finalmente parte del regno in cui è cresciuta. Ma le fate disprezzano gli umani. E soprattutto li disprezza il principe Cardan, il figlio più giovane e crudele del Re. Per ottenere un posto a corte, quindi, Jude dovrà scontrarsi proprio con lui e, nel farlo, si ritroverà invischiata negli intrighi di palazzo. Quando poi all'orizzonte si delineerà la possibilità di una guerra civile che potrebbe condurre il Regno delle fate verso una spirale di violenza senza fine, Jude si ritroverà costretta a rischiare la propria vita per salvare le sue sorelle. E il Regno.
Voto: 4/5


Per essere la prima volta che mi immergo nel mondo della Black, direi che non mi è andata poi così male. Fino ad ora me ne ero tenuta lontana per diversi motivi: tutti mi dicevano che era molto "oscura", le fate non sono le creature che preferisco e in realtà le trame di altri suoi libri che avevo visto in giro non mi attiravano molto. Ma santo cielo, chiunque stava parlando del Principe Crudele, sia in Italia che qualche mese fa in America. E quindi l'ho letto anche io.

Devo dire che mi sono dovuta ricredere e non vedo l'ora di avere il secondo libro tra le mani (uscirà a gennaio in inglese col titolo The Wicked King). 
Innanzitutto perché la famiglia che la Black ci disegna come protagonista è decisamente problematica: Madoc ha adottato le due figlie illegittime della moglie, Jude e Taryn, e riportato a casa la sua vera figlia, Vivi, dopo aver brutalmente ucciso la moglie e il nuovo marito. E questo ci porta personaggi come Jude, la protagonista, particolarmente complicata a livello psicologico con i suoi sentimenti contrastanti verso questa specie di figura paterna e un'aspirazione al potere che forse neanche lei pensava di avere, e allora stesso tempo a grandi sviluppi per la trama.

Gli intrighi di corte sono estremamente ben costruiti. Siamo in una corte di fate e ovviamente niente è mai quello che sembra, ma la Black fa un buon lavoro ingannandoti e tenendoti all'oscuro dei piani dei protagonisti stessi, ma allo stesso tempo facendoti capire in modo sottile quali sono i soggetti veramente da evitare. 

Il mondo da cui la Black attinge è già stato sfruttato in innumerevoli saghe, ma anche da lei stessa. Le fate sono decisamente la sua area di competenza e, anche se io non lo sapevo, appaiono dei personaggi che erano presenti in altre sue serie, per cui se siete dei grandi fan tenete gli occhi aperti!

L'unico particolare che non mi ha convinta troppo è stata la velocità di ogni singola azione. Non posso scendere nel dettaglio, ma quando la protagonista assume un determinato ruolo mi sembra che passi oggettivamente troppo poco tempo perché lei possa effettivamente aver appreso granché. E' anche vero che parliamo di un mondo in cui una mortale deve confrontarsi con degli essere millenari e di tempo lei ne ha oggettivamente meno, oppure semplicemente l'autrice ha deciso di raccontarci i momenti salienti e non farlo diventare, grazie Holly, un libro di 800 pagine come sarebbe stata capace la sua grande amica Cassandra Clare.

Se non posso essere meglio di loro, diventerò molto peggio
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