Autore: Amy Reed
Pagine: 368
Prezzo: 17,00 €
Casa Editrice: Piemme
Trama:
Chi sono le Nowhere Girls? Sono tutte le ragazze, ma per cominciare sono in tre: Grace, tenera e impacciata, è nuova in città, dove si è dovuta trasferire a causa dei pregiudizi nei confronti della madre; Rosina, lesbica e punk, sogna di diventare una rockstar, ma è costretta a lavorare nel ristorante messicano di famiglia; ed Erin, un'asperger con due fissazioni, Star Trek e la biologia marina, vorrebbe assomigliare a un androide ed essere in grado di neutralizzare le emozioni. In seguito a un episodio di stupro rimasto impunito, le tre amiche danno vita a un gruppo anonimo di ragazze per combattere il sessismo nella scuola. Le Nowhere Girls.
Voto: 4/5
Siamo tutti consapevoli della cultura dello stupro, che oggigiorno è più diffusa che mai. Tante ragazze, e magari ragazzi, sanno cosa vuol dire essere guardate in una certa maniera, essere sfiorate un po' troppo spesso, per non dire di peggio. E fondamentalmente è questo ciò di cui parla il libro. Di questo e di tre ragazze che hanno preso una decisione che ne coinvolgerà molte altre, persone che magari neanche conoscono.
Silenzio non significa "sì".
Il romanzo si inserisce in questo momento delicato dove le denunce per sexual harassment e violenza non smettono mai di arrivare e movimenti come #MeToo e TimesUp sono conosciuti da tutti. Ma qui si parla di scala globale, mentre nel nostro romanzo siamo in una piccola cittadina, chiusa, bigotta, che si preoccupa più della reputazione che di qualsiasi altra cosa.
Le cose che mi sono piaciute di più sono la delicatezza con cui il tema è stato trattato, senza però mai sminuirlo. I momenti di leggerezza non servono ad alleggerire il romanzo quanto a renderlo vero, perché nella vita di tutti i giorni c'è sia buio che luce, no?
E poi la diversità nei personaggi. Se avessero scritto un romanzo del genere includendo solo ricche ragazze bianche sarebbe decisamente irrealistico, perché ricordiamoci che la popolazione americana è decisamente multietnica, e forse anche un po' offensivo. Detto questo nel romanzo invece ci sono ragazze, e ragazzi, di diverse le etnie (ispanici e persone di colore, per esempio), di diverso orientamento sessuale e anche di diversa religione o atei. E soprattutto si parla anche di malattia, fisica e mentale, perché ricordiamoci che anche questo è un grande argomento di cui non si parla abbastanza. Un bel melting pot di situazioni e persone diverse, con background diversi che però si accorgono dell'importanza di fare qualcosa quando la situazione davanti a loro si presenta così disastrosa.
Ognuna di queste ragazze ha la possibilità di farvi leggere il suo punto di vista, con dei capitoli dedicati ad ognuna di loro, e poi abbiamo dei capitoli collettivi, con le voci di tante persone, alcune che neanche vengono nominate per dare un quadro più ampio della situazione, per non escludere davvero nessuno.
Questo libro è stato in grado di disgustarmi, nei momenti in cui le parole di certi personaggi andavano a briglia sciolta, senza farsi troppi problemi ad insultare, a spaventare e a prendersi libertà che non avevano nei confronti di altre ragazze. Allo stesso tempo però mi ha dato tanta speranza, perché le cose possono migliorare se siamo uniti (sì, essere femministe non significa tagliare fuori dal mondo gli uomini) e ci sosteniamo a vicenda come fanno le Nowhere girls.
E pensateci: lo so che è fiction, ma la Nowhere girls sono proprio queste, ragazze che vengono da Nowhere, cioè che vengono da un buco di paese che non conosce nessuno, ma allo stesso tempo sono ovunque, come avrete modo di leggere, perché questi fatti accadono ovunque e ci sono altri ragazze e ragazzi che la pensano esattamente così, e cioè che tutto questo deve finire. E sono ragazze che pensano di non essere nessuno, che pensano di non valere niente, che non andranno mai da nessuna parte, e invece creano qualcosa che nessuno prima era riuscito a fare. Ognuna ha qualcosa con cui contribuire, non dimenticatelo.
Se avete voglia di una lettura che prima vi farà sentire estremamente giù, ma che man mano che vi avvicinate alla fine vi darà speranza; se volete leggere qualcosa con personaggi di cui in genere non si legge; se siete anche solo curiosi provate a leggere questo libro. Spero che non ve ne pentirete.
Ognuna di queste ragazze ha la possibilità di farvi leggere il suo punto di vista, con dei capitoli dedicati ad ognuna di loro, e poi abbiamo dei capitoli collettivi, con le voci di tante persone, alcune che neanche vengono nominate per dare un quadro più ampio della situazione, per non escludere davvero nessuno.
Questo libro è stato in grado di disgustarmi, nei momenti in cui le parole di certi personaggi andavano a briglia sciolta, senza farsi troppi problemi ad insultare, a spaventare e a prendersi libertà che non avevano nei confronti di altre ragazze. Allo stesso tempo però mi ha dato tanta speranza, perché le cose possono migliorare se siamo uniti (sì, essere femministe non significa tagliare fuori dal mondo gli uomini) e ci sosteniamo a vicenda come fanno le Nowhere girls.
Quando non sei nessuno, non hai nulla da perdere
Se avete voglia di una lettura che prima vi farà sentire estremamente giù, ma che man mano che vi avvicinate alla fine vi darà speranza; se volete leggere qualcosa con personaggi di cui in genere non si legge; se siete anche solo curiosi provate a leggere questo libro. Spero che non ve ne pentirete.
Perché le ragazze sono inarrestabili
Sono un esercito
Sono un corpo unico