Chi di voi aspettava questa pubblicazione? Io di sicuro!
Titolo: Noi due ai confini del mondo
Autore: Morgan Matson
Pagine: 414
Prezzo: 9,90€
Casa Editrice: Newton Compton
Trama:
Amy Curry pensa che la sua vita sia uno schifo. Suo padre è recentemente scomparso in un incidente d'auto e sua madre ha deciso di trasferirsi dalla California al Connecticut, proprio durante il suo ultimo anno di scuola. Il viaggio in macchina per raggiungere la costa opposta degli Stati Uniti è lunghissimo, e con lei ci sarà Roger, figlio di un'amica della madre, che Amy non vede da quando erano bambini. Perciò, quando se lo trova di fronte, Amy ha uno strano sussulto, che però è brava a nascondere. La verità è che non è esattamente entusiasta all'idea di attraversare il Paese con qualcuno che non conosce, ma la strada è infinita e bisogna darsi il cambio alla guida. Il tragitto scrupolosamente programmato da sua madre viene però completamente stravolto, via via che l'iniziale diffidenza tra i due diventa simpatia, e il viaggio si trasforma, ora dopo ora, in qualcosa di diverso, molto speciale e più profondo...
Voto: 3.5/5
Mi spiace un po' averlo letto così presto, così vicino a "Via con te", perché anche il libro della Matson di cui parla oggi parla di un lungo viaggio in macchina. Ma le mie ragioni sono due: ero troppo curiosa, ed ero troppo curiosa. Valgono?
Amy and Roger's Epic Detour - titolo originale - è una specie di colosso dei contemporary/young adult se state a sentire gli youtuber americani (il che spiega la mia curiosità immensa) e direi che potrebbero quasi avere ragione. La pecca maggiore, in realtà, sono stati alcuni refusi della traduzione che hanno leggermente rovinato la lettura, ma non penso di avere nulla di negativo da dire sulla storia in sè, evvai!
Amy e Roger sono i nostri protagonisti, sono quelli che sappiamo come andranno a finire: insieme. Insomma, diciamocelo chiaro e tondo, tutti lo sanno come vanno a finire queste storie. Non è il lieto fine che ci preoccupa, è il mezzo, il mentre che ci deve stupire ed emozionare. E sebbene io non mia sia calata affatto nei panni di Amy, sicuramente questo libro mi ha stupito.
Un consiglio, non leggete o imparate a memoria la trama. Non starò qui a dirvi di più che "Amy e Roger devono fare un giro piuttosto breve per l'America che si trasforma in molto di più", perché è decisamente meglio così. A volte leggere un libro non conoscendo neanche un particolare è la cosa giusta, e secondo me questo è il caso.
La cosa è che Noi due ai confini del mondo è un'esperienza completa. Oltre alle parole scritte, benissimo, gran parte del romanzo è costituita da biglietti scritti a mano (stampati sulle pagine, ahimè, non come S. di J. J. Abrams, ma è sufficiente), scontrini, playlist che potete seguire anche voi insieme a Roger e Amy e descrizioni di tutti gli stati che i due visitano. E' divertente, sembra di essere in contatto con i due personaggi e di partecipare di più, invece che soltanto leggere di loro. Oh, aspetta che faccio un'aggiunta al post-it che hai appiccicato, Roger.
I nostri protagonisti indiscussi, abbiamo qualche personaggio qui e là che compare durante il viaggio ma non troppo importanti, sono Amy e Roger. Ognuno di loro ha i suoi problemi, la mente occupata dai propri pensieri, paure e preoccupazioni, ma sono costretti a collaborare in questo viaggio e si scopriranno più affini di quello che credevano. Sono divertenti, loro e il loro gioco delle 20 domande che dura per circa una settimana; stanno entrambi, che lo vogliano o meno, cercando di capire cosa provano: rabbia, dolore, delusione, amore, e forse questo viaggio li ha condotti alla stessa conclusione in quanto ad emozioni, decisamente diversa da quello che probabilmente si aspettavano.
L'unico appunto è che non vi dovete aspettare la storia d'amore appassionata e che comincia già dopo un capitolo, no. Dimenticate tutto quello e aspettatevi ben poche scene romantiche, perché rimarreste delusi. Ci sono bel altre cose che Amy e Roger devono affrontare.
E il loro viaggio è fantastico. Hanno tratto il meglio da quel che avevano: da un parco popolato da orsi, alla festa di un college, alla casa di Elvis. Non si sono fatti mancare assolutamente, neanche la strada più solitaria d'America, che si pensava non finisse più. Hanno superato una delusione amorosa e una grande perdita insieme, senza quasi parlarne, se non quando proprio necessario. Hanno imparato a conoscersi senza pregiudizi, tra un fast food e una tavola calda.
Le scoperte più belle capitano alla gente che non le stava cercando. Colombo e l'America. Pinzòn, che è inciampato nel Brasile mentre cercava le Indie Occidentali. Stanley che è capitato sulle Cascate Vittoria. E tu. Amy Curry, quando meno me l'aspettavo.
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