venerdì 24 dicembre 2010




Approfitto di due secondi liberi per fare a tutti voi i miei migliori auguri di BUON NATALE!!

giovedì 23 dicembre 2010

Mi sento in dovere di fare un post: Anoressia

Ho appena visto delle immagini choc di ragazze, non magre (perchè non lo sono), ma pelle e ossa.
Ora c'è la "Thinspiration" ed è un'immensa cavolata. Le ragazze così non sono "belle perchè magre" ma a me fanno schifo. E non è per offendere, giuro, ma non si può essere così. Spero sinceramente di non provare mai niente del genere.
Anche perchè, sapete, ora peso 55 chili, ma quando ero più piccola avevo il problema diametralmente opposto all'anoressia: ero grassa, ma non un grasso apparente, e non ero obesa perchè sono piuttosto alta.
E credetemi, non è una bella esperienza. Scommetto, anzi sono sicura, che non lo è neanche l'anoressia. Ma mi fa troppa rabbia vedere delle ragazza belle e magre che si rovinano, quando io avrei dato tutto per perdere due chili.
Seriamente, non vi fa impressione vedere ogni singolo osso sotto la pelle? Sentire le ossa più di quanto si dovrebbe? Da una recente verifica di inglese mi verrebbe da dire che sono "skinny" (pelle e ossa) ma questo è ancora di più.
Se c'è qualcuno che mi legge, per favore non intraprendete mai quella strada.
E lo so che non dovrei giudicare perchè io non l'ho provato, ma come potete pretendere che io stia zitta quando ragazze che potrebbero essere perfette si uccidono lentamente? Perchè è a questo che si avvicinano, giorno dopo giorno, caloria dopo caloria in meno, pranzi e cene saltate.
Non vuole, questo, essere un post per giudicare, ma vorrei solo (con queste critiche, lo so, è un modo strano) provare a far capire qualcosa a qualcuno. E soprattutto vorrei dare il mio sostegno a tutte quelle ragazze che ne hanno bisogno. Davvero, sono sincera.
Dall'anno nuovo comincerò il corso nella Croce rossa, chiederò a mia cugina se posso fare qualcosa in proposito. Qualcuno da aiutare, magari potrei fare qualcosa: odio starmene con le mani in mano.
Angelica.

sabato 18 dicembre 2010

Problemi msn-iani

Se la persona con cui parla è di mal umore e non te lo dice, come fai a capirlo?
Bah, direi che se normalmente uno parla molto e sta volta manco un po'... è chiara la cosa.
Odio msn proprio per questo, non capisci mai cosa pensa qualcuno.
Ah sì, direte voi, perchè lei sa leggere nel pensiero!
Ehm... no, non sono mica Edward Cullen O.o
Ma adoro sentire l'intonazione di una voce e capire a cosa stia pensando, o almeno provarci.
Le persone criptiche sono quelle più divertenti da ascoltare, non sai mai bene da che parte sono girate :)
E poi, visto il mio futuro da psicologa, devo avere una marcia in più, no?
Vedremo, non è ancora sicuro. Sapete che mi diletto a scrivere, attività che spesso farei senza stancarmi, senza fare altro, senza che qualcuno mi disturbi.
Ma beh, se avrò un futuro da scrittrice pienamente retribuita ve lo farò sapere! Sono solo in prima liceo.
Altrimenti mi ispirava anche architettura, non so, direi che è un campo interessante.
Sìsì, lo so, sto divagando. Dicevamo?
Il leggere nella mente? Eh, penso che sia una cosa interessante, da un lato potrebbe tornarmi utile. Ma se dovessi sentire delle cose sgradevoli? Nah, meglio evitare questo super potere.
Devo ammettere che un po' la cosa della psicologa mi spaventa: di sicuro non lavorerò mai in un paesino sperduto dell'Alaska. Non voglio mica finire come quella de Il quarto tipo.
Quel film è stato tremendo, seriamente. Non faceva paura, ma era inquietante, che un po' sono la stessa cosa, quindi non so se mi sono spiegata bene.
Va beh, ora vi lascio, rifletto sulla scelta dei libri da prendere.
Angelica.

lunedì 6 dicembre 2010

Siccome il dolore mi fa delirare...

Vi posto una cosuccia, nuova... più o meno.


Si guardarono negli occhi e lui si avvicinò.
I capelli neri uscirono dal campo visivo di C. e si trovò difronte solo la pupilla e l'iride verde di T. Le labbra di C. erano rigide, in un primo secondo.
Non voleva che lui la baciasse, la sua testa non lo voleva.
Il cuore, però, la spingeva a buttargli le braccia al collo e fregarsene di tutto.
La seconda opzione fu, di fatto, quella scelta in un primo momento.
Quando si staccarono una lacrima le inumidì le ciglia e si voltò di scatto, con il respiro rotto da singhiozzi ovattati, a labbra serrate.
-Perchè diamine fai così?- Il tono di T., rispetto alla sua domanda, era insolitamente dolce.
-E' che tu non volevi baciare me.
C. era sicura della sua risposta, era quella la verità.
-Ma cosa dici, sei pazza? Io ti ho baciato perchè volevo farlo.- Un attimo di esitazione, un tentennamento. -Io... credo di essermi innamorato di te.
C. si sentì peggio, le sue colpe si stavano moltiplicando ad ogni parola o sospiro che T. emetteva.
-Tu non ami me, ami ciò che io ti ho sempre mostrato. Ami la ragazza che ama cantare, non quella che vive per scrivere.
Lui, lentamente, le strinse la mano attorno all'avambraccio sinistro, tirandola per farla voltare.
-Cos'è questa storia? C. ... spiegami.
T. pensò anche di lasciarla lì e tornare a casa, ma sapeva che si sarebbe fuso il cervello a furia di pensare alle sue parole.
-Vuoi davvero saperlo?- Si posò una mano su una guancia, poi sull'occhio chiuso per togliere l'acqua e sale sgorgata.
Lui annuì e lei lo prese per mano, senza chiedersi se in tutta quella confusione potesse ancora permettersi quel gesto.
Lo trascinò, letteralmente, fino a casa sua, una piccola villetta rosa più avanti rispetto al parco dove stavano.
-Io non sono quella che tu, i tuoi amici, mio padre... tutti, insomma, credete. Qui capirai perchè, se sei ancora disposto. Non ti obbligo.- Non voleva rimanere delusa, era quello lo scopo della sua vita.

Allora, che ne dite?
Ok, è molto che non posto, ma sinceramente non ho avuto molto da dire, a nessuno.
Uhm.. avete visto Harry Potter 7 - parte 1? (ihihihih)
Nonostante avessi letto il libro, la scena a GordicHollow (O come si scrive) mi ha fatto un po' schifo.
Oggi ho l'otite, quindi sono rimasta a casa da scuola, e la mia amica che doveva venire a trovarmi non viene perchè... (e chi lo sà -.-') in ogni caso, sarò sola tutto il pomeriggio. Uff.
Uhm.. ieri sono andata alla fiera del libro usato, ho preso un libro fuori catalogo che mi sta piacendo molto. Mia cugina, che mi ha portato, ha speso 400€ per un libro di un tizio che ha fatto all'università... in ogni caso era tutto molto bello, e ben fatto. Compresi i tizi che si insultavano.
Come ultima cosa: C. è la ragazza e T. è il ragazzo, se non fosse chiaro xD

domenica 14 novembre 2010

Articolo

Salve!
So che probabilmente ripassare i diversi tipi di proposizioni grammaticali sarebbe quello che dovrei fare, ma in realtà ho appena acceso il pc, dopo aver guardato la quarta puntata de "La spada della verità" e due puntate di "Hustle" con papà. Ah sì, ho anche iniziato a guardare la prima puntata della prima stagione di "Gossip Girl", di cui non mi è mai importato nulla, ma ero curiosa.
Inoltre ieri abbiamo festeggiato il compleanno della mia amica, anche se in teoria il giorno è oggi.
Bah, venerdì ero scontenta perchè non sono riuscita a trovare un ciondolo che cercavo, ma va beh, troverò il modo.
Quindi, visto che tra un po' devo andare dalla mia odiosa "quasi zia" per il compleanno di mia cugina, che era due giorni fa, mi rilasso un po' ora.
Che poi rilassarmi non è la parola giusta, perchè mi sto arrovellando il cervello su una sottospecie di articolo di giornale, per il giornalino della scuola, che non ho intenzione di pubblicare. Al massimo di mandarlo in maniera anonima.
Ve lo metto qui. E se qualche buona anima che vaga per il web passasse e mi dicesse qualcosa, ne sarei contenta, ma apprezzo i lettori silenziosi.
Avverto che l'argomento "Il tuo impatto con la scuola" non è affatto interessante, per questo mi sono posta la sfida: scrivilo rendendolo almeno carino.


Se mi chiedete cosa penso di come è iniziata la prima, di come mi sono trovata... non so se posso rispondere.
A questo punto probabilmente ci starebbe bene una faccina, uno smile, ma siccome il giornalino è una cosa “seria”, evito.
Scusate se è poco ma, non è che sia un argomento stupendo, su cui ci sarebbero ore e ore di discussione.
Posso però dirvi cosa mi aspettavo: caos. E in effetti ce ne è abbastanza di confusione.
Nei sogni, perchè le mie notti sono popolate spesso da incubi terribili, vedevo come la scena di un film dove tutti indicano i primini, hanno qualcosa da contestare su come si vestono, sul taglio dei capelli e cose del genere.
Vedevo scherzi e battute, dove tutti sono contro le altre classi.
Al contrario, ho trovato una scuola piuttosto calma, ma sempre in azione.
Nessuno scherzo sgradevole, niente ragazzi/e che ti prendono in giro.
E ho anche imparato che nessuno fa caso a te, in settecento a passa persone. No, nessuno ti guarda, i primi giorni non hai amici, ti chiudi in un rumoroso mutismo. Il rumore, l'eco dei tuoi pensieri è l'unica cosa intorno a te, quando non senti il ronzio delle parole degli insegnanti e delle chiacchiere in corridoio di chi ha già amici.
Poi inizi a parlare e ti senti come se tradissi le tue migliori amiche, con cui ora parli al telefono e vedi ogni due settimane, perchè non sei più alle medie. Sei cresciuta, e non sai cosa succederà il giorno dopo. Una ragazza ti riderà dietro, un ragazzo oserà sfidare il tuo sguardo, non lo sai, e non puoi dirlo.
E tutte le mattine scendi dalla macchina, prendi lo zaino, ti sistemi i capelli, conti i minuti che ti separano dall'uscita da scuola, che sembrano infiniti. Ti rassegni a passare metà del giorno lì dentro, provi a ricordare le materie ed eventuali interrogazioni di quel giorno e ti chiedi se hai portato tutto, se tutti i quaderni sono a posto, se c'è il quaderno dove a volte scarabocchi e scribacchi all'intervallo.

E da qui non sono più andata avanti.
Angelica.

giovedì 11 novembre 2010

Depressione post produzione... letteraria

Ieri sera ho scritto due fogli protocollo di fila. Ero abbastanza soddisfatta del mio lavoro, anche se ancora cercavo di elaborare un pensiero momentaneo, che ancora devo mettere giù... più che altro è una idea, so come dovrebbe essere scritto ma non mi esce bene.
L'unico neo nella faccenda è che... Non era quello che Dovevo scrivere. -.-'
Era l'inizio di una storia completamente diversa e distorta dalla mia fantasia/ossessione attuale.
E mi piaceva questo inizio, mi sembrava una idea carina!
Il problema è che se non riesco a finire quel maledetto capitolo due, non posso permettermi di scrivere altro, altrimenti tutto andrà a scatafascio.
E il motivo del titolo è che, dopo aver scritto tutto mi sono rannicchiata sul letto (dove scrivevo) in mezzo a fogli e biro in posizione fetale, come sfinita.
E sono rimasta lì, il mio cervello mi sembrava svuotato. Mi sono alzata quindici minuti dopo senza idee in testa, un po' sconvolta.
Era la prima volta che mi capitava una cosa del genere.
Non so neanche se è normale.
Grazie.
Angelica.

venerdì 5 novembre 2010

Un'altra cosa...

La ragazza si guardò allo specchio. E non vide niente di speciale: una ragazza alta, magra, con dei morbidi capelli biondo scuro e due occhi color mogano profondi, nascosti da lunghe ciglia fitte che ne aumentavano la magia. Indossava una vestaglia azzurra, che copriva in parte il sottile pigiama di flanella a fiorellini.
Non era una brutta ragazza, per niente, ma non era una bellezza appariscente. In nessuna occasione faceva qualcosa per valorizzarsi, nonostante tutti la trovassero già bella così.
Non era vanitosa, né invidiosa di niente e di nessuno. Era un animo buono, lei.
Soffriva spesso per tutti, difficilmente portava rancore, e questo era il lato del suo carattere che più odiava: non riusciva a rimanere arrabbiata lungo, spesso assumendosi colpe non sue. Non riusciva mai ad odiare davvero qualcuno e, se proprio c'era chi non le stava simpatico, cercava di essere cordiale.
Se sue due amiche litigavano cercava di ristabilire la pace, non schierandosi da nessuna parte, evitando di essere messa in mezzo il più possibile. Era quella che non si scaldava mai, e che esaminava tutto con razionalità, evitando di dar fuori di testa.
Raramente si sfogava con le amiche. Preferiva tenersi tutto dentro, anche se le faceva male, ed evitava di appesantire gli altri con i suoi problemi.
Al contrario, se qualcuno doveva sfogarsi andava da lei che, con un po' di razionalità e una spalla su cui piangere, alleggeriva gli animi di chi le stava accanto.
Non era quello che si considera l'animo delle feste, affatto. Preferiva una tazza di cioccolata, un bel libro, e una coperta calda per farla felice. Si accontentava di poco, non pretendeva chissà che.
Non aveva un ragazzo, anche se qualcuno l'aveva notata e la trovava davvero “interessante” tendeva a confondersi nella folla, ma non le interessava affatto essere fidanzata. Non fin che non avesse avuto il magico colpo di fulmine che tanto desiderava, e su cui tanto aveva sognato.
Sembrava non avesse alcun difetto, vero? Ed invece non era così, o almeno lei la pensava così. Era testarda e cocciuta, a volte, molto agonista per quel che la riguardava, e tremendamente romantica. Inoltre spesso era impacciata, e di certo non era una ginnasta, per niente.
Timida come non so che cosa, arrossiva per un nonnulla, ma se voleva riusciva a farsi valere, di certo non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
Rappresentante di classe eccellente, non mancava ad alcuna riunione. La cosiddetta “secchiona” non era lei, anche se aveva una media alta. Una delle studentesse più brillanti di tutta la 3 ESC della sua scuola superiore. Un liceo, non molto grande, diviso tra scientifico, il suo, e quello classico.
Viveva in Italia da quando aveva solamente cinque anni, con la piena padronanza della lingua italiana quindi, ma madrelingua inglese. Era nata a New York, mentre i suoi genitori, entrambi italiani, però stavano studiando e lavorando in America, quando era nata lei, così come suo fratello maggiore Tomas. Quindi erano rimasti per un po' di tempo in America, prima di tornare a Milano, dove tutt'ora vivevano.
I genitori, Miranda e Lorenzo Villardi, avevano una passione per l'America, e quello si era capito fin da subito. Si erano incontrati proprio lì mentre studiavano, per poi scoprire che abitavano nella stessa città. Un cosa da uno su un milione.
E alla fine della loro storia erano nati i loro bambini.
Un vita perfetta per Mia, non trovate?
No, lei non lo pensava.
Perchè?
Perchè quel giorno, nel “lontano” 7 agosto 1993, erano nate in due.
Due gemelle, Mia e Madison.
La sorella; Madison: l'inizio dei suoi guai.

giovedì 4 novembre 2010

Allora...

Ho una visitatrice a me cara.
Sette dalla mia città, ma probabilmente sono io da pc diversi e una mia amica.
Ho un/a visitatore/trice di una città che non nomino per la privacy.
E un'altro, si presume maschio da quel che scrive, ma magari finge un'altra personalità (Che costui non si offenda, eh!) che ha addirittura lasciato un commento, per quanto sia di  critica, a cui ho risposto, mi ha fatto piacere.
Magari ti mando una foto, di quel vetro, va bene?
Ok oggi mi hai presa per il verso sbagliato, quindi chiedo venia per quello che c'è scritto sopra.
Non badate a me, sono solo una che si diverte a pigiare tasti a caso, componendo stranamente frasi di senso (quasi) compiuto.
Vorrei chiedere ai miei visitatori: voi avete mai scritto racconti o altro?
Perchè io tengo molto a quel che scrivo e di solito evito di scrivere cavolate. Quindi posso affermare di per certo che ho visto un vetro nero dove si poteva comunque vedere dall'altra parte. Del tipo che se ci metti sopra le mani a coppa è tutto più chiaro.
Se qualcuno ha da fare altre obiezioni che parli adesso, sarò pronta a smontare tutte le teorie per cui un vetro può essere in quel modo e perchè la luce non ne altera le condizioni chimicamente, mentre le altera fisicamente, rendendolo caldo.
Capito?
Un grazie ai magnifici visitatori, che siete.
Angelica.

Disegni disegni disegni...

Questa notte, ho sognato la copertina di quel che sto scrivendo.
Il mio problema è che a disegnare faccio abbastanza schifo, giusto per quanto la vita sia equa.
Ma io voglio quella maledetta copertina, me la appenderei volentieri in camera!
Inoltre il mio umore è andato a farsi friggere dopo che la prof ha interrogato 5 persone in 4 minuti, tra cui io, mi ha fatto una sola domanda che non sapevo e mi ha messo 5.
Ed è suonata la campanella -.-'
Il bello è che di solito dicono: continuiamo la prossima volta. E questa scema no!
Ieri mi ha anche messo 7+ in storia invece di 8, non si sa perchè... mentre settimana scorsa ha regalato 8 a destra e a manca.
In sostanza: il mio odio verso di lei è più alto possibile.
Comunque, ho bisogno di qualcuno che mi disegni la copertina.
Il soggetto sarebbe l'incontro ma fatto a quadro, nel senso che si dovrebbero vedere le pennellate.
Ho in mente una persona, ma bisogna vedere... potri chiederlo alla mia mitica prof. delle medie :)
A parte gli scherzi, ho una amica che l'anno prossimo inizia l'artistico quindi magari, solo che ci vorrebbe troppo, uffa!
Qualcuno di voi sa disegnare bene? xD ihihihih
Ciao a tutti.
Angelica.

sabato 30 ottobre 2010

Credo di aver avuto una idea nuova... povera me

Ho iniziato una serie di "racconti-diario" che parlano di quello che mi succede, ma non cose del tipo:
"Caro diario, oggi sono andata a scuola, scommetto che non lo sapevi!
Quel cretino del mio compagno mi ha rovinato il disegno fatto con i pastelli a cera. Mi veniva da piangere..."
Ecco, per chiarirvi le idee, non è quello!
Ieri notte, mentre mi rigiravo nel letto (Rowan ne sa qualcosa) mi è venuto in mente un titolo fantastico: Fa freddo a N.
Ok, il resto non ve lo dico, sono sadica.
Se volete un indizio eccolo: non è italiano.
In ogni caso ho già scritto due capitoli, sono brevi, circa una pagina. Più che altro brevi riflessioni, e cose del genere.
Oggi mi è venuta l'idea per una terza parte e la quarta la ho già escogitata: il titolo avrà pur un significato, no?
Perciò... magari vi metto qualcosa anche di quello, quando l'avrò copiato.
Se vi state chiedendo perchè lo faccio, la risposta la otterrete premendo il tasto uno.
1. Adoro guardare il mondo, tutto quello che mi circonda, farmi idee e opinioni personali. E se fossi la tizia del blog probabilmente adorerei guardare dall'alto e in punta di piedi giudicando con perfetta imparzialità e arguto occhio critico dalla mia piccola e grigia postazione davanti al pc. Invece, io esco, questa è la differenza di base, senza poi contare che non ho occhio critico sugli altri ma è incentrato sui miei errori: se non vi fosse chiaro, sono una piuttosto precisa.
Se vi chiedete per quale motivo sto qui ad annoiare voi invece di scrivere, o dirlo ad altri, premete il tasto due:
2. Msn fa schifo oggi, quindi non ho la mia consulente di nomi/storie ufficiale a cui dirlo. La stessa ha anche già letto parte di quello che ho scritto.
Se volete lasciare un commentino, e alla sottoscritta farebbe mooooooolto piacere pigiate il numero tre.
3. Qui sotto c'è l'opzione, guardate lì *_* E non siate timidi, io lo sono molto di più.

Che voi non abbiate schiacciato nessun tasto non importa, e non importa neanche che io sia più sarcastica qui che in tutta la mia vita. Internet lascia spazio al mio "carattere segreto".
Vado a rigirarmi la fedina d'oro che ho al dito (Non sono sposata, ovvio. Era di mio papà, oggi me l'ha regalata, non è neanche del suo matrimonio eh!)

P.S.:Ma quand'è Halloween? Sono fuori dal mondo, ma non so mai se è il 30 o il 31 ^^
Comunque buon Halloween a tutti!

venerdì 29 ottobre 2010

Gli inglesi e la guida O_O

Oggi ho fatto una interessante lezione di inglese, interessante per modo di dire.
Comunque  sembrava di stare in Inghilterra: la mia prof, anche se noi non capivamo un benemerito niente, imperterrita andava avanti a dirne di tutte e di più su un libro... inglese, ovvio.
Ad un certo punto, non so come ci è arrivata parlando del libro, l'ho capito perchè lo ha detto in italiano, che c'è una ragione storica per cui gli inglesi guidano a contrario.
E poi, traditrice, ci dice "Ma ora non ve lo dico, abbiamo poco tempo..." ricominciando a lamentarsi per le misere due ore alla settimana che il mio particolare indirizzo le concede.
Che poi questa prof mi sta anche simpatica, anche se detto così non sembrerebbe.
Quindi, invogliata dalla strano alone misterioso creatosi ho deciso di piazzare qui una pappardella di cui ho letto solo i due primi paragrafi, e scusate se è poco.

L’uso di tenere la sinistra come senso di marcia stradale, fu introdotto (laggiù come nel resto d’Europa) dagli Antichi Romani e sopravvisse fino all’800.
Questo sistema di percorrere le strade era studiato per i cavalieri che in questo modo avevano il lato destro libero e pronto per sguainare la spada che stava sul fianco sinistro. Erano più rapidi nell’affrontare un eventuale aggressore.
In passato quasi tutti camminavano sul lato sinistro della strada, si era nella posizione migliore per poter usare la spada, essendo la maggior parte destri e si riduceva anche la possibilita` che il fodero, ovviamente indossato sulla sinistra, potesse colpire le persone che camminavano in senso opposto. Risultava anche piu` facile salire a cavallo dalla parte sinistra , sempre per via del fodero che si trovava sulla sinistra. Questa pratica fu addirittura formalizzata intorno il 1300 in un editto papale da Papa Bonifacio il quale disse a tutti i pellegrini di viaggiare sul lato sinistro della strada.

Nel 1773 per un improvviso aumento di cavalli sulle strade il Governo Britannico introdusse "The General Highway s Act" , un codice stradale in cui si raccomandava di tenere la sinistra. Questo divenne legge nel 1835 prendendo parte dell`"Highway Bill".

Come venne introdotta la guida a destra: verso la fine del `700 i primi camionisti in Francia e in America cominciarono a trasportare prodotti agricoli in grandi vagoni tirati da numerosi cavalli. Questi vagoni non avevano il sedile per l`autista e quest`ultimo si sedeva sull`ultimo cavallo a sinistra , cosi poteva avere il braccio destro libero per poter frustare i cavalli e ovviamente voleva che chi arrivava in senso opposto gli passasse sulla sinistra per controllare che le ruote del suo vagone non toccassero l`altro veicolo. Nel 1789 la Rivoluzione Francese diede un forte contributo a questa regola, in quanto prima della Rivoluzione , gli aristocratici francesi erano abituati a viaggiare velocemente sulla sinistra della strada costringendo i contadini a viaggiare sul lato opposto della strada. Con la caduta della Bastiglia gli aristocratici preferirono viaggiare sulla destra per passare inosservati. Nel 1794 fu introdotta una legge a Parigi in cui veniva stabilito di tenere la destra. La stessa legge era stata emanata un anno prima in Danimarca. Con l`Impero di Napoleone e con la conquista da parte sua della maggior parte dell`Europa, si incomincio` a viaggiare sulla destra , ovviamente esclusi i paesi che si erano opposti a quest'ultimo quali appunto il Regno Unito che continuo` a viaggiare sulla sinistra portando le sue regole nelle sue colonie quali India, Africa e Australia

Quindi capisco che nell'antichità serviva ai cavalieri, perciò il resto non mi interessa, ma magari a voi sì. Anche se dubito.
Spero lo vi abbia divertito il racconto della mia lezione di inglese, la parte più divertente del post.

domenica 24 ottobre 2010

Oggi sono stufa =)

C'è una tizia, che ha un blog o nonsocos'è, mi ha veramente rotto le scatole.
Perdo la pazienza molto difficilmente, ma quella è davvero irritante.
Il bello è che i suoi "articoli" sono per la maggior parte di critica verso tutto e tutti.
Ogni tanto provo pena per lei, un vita non ce l'ha?
E allora che si uccida! Cosa importa a me di tutte le persone che odi e vorresti soffocare mentre dormono?
Dite che avrà riscontrato una orribile malattia chiamata "asocialità" nella sua piccola e innocua postazione davanti al pc? Nel suo mondo fatto di "sono io l'unica che sa scrivere"?
Ho seri dubbi sulla sua salute mentale, anche perchè una che pretende di poter dare addosso a tutti, solo perchè  lei può e lei è lei, si presume che studi Lettere, sbaglio? E invece no, signori e signori è in campo scientifico!
Ma ora la smetto altrimenti tiro insulti a destra e a manca.
Grazie dell'attenzione.
Angelica.

sabato 16 ottobre 2010

Frasi...

Il terzo (O_O) post di oggi conterrà alcune delle frasi che io reputo bellissime, con i relativi autori.
Perciò pronti... via!

-Ti criticheranno sempre, parleranno male di te 
e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere
così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore,
la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali:
canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita
prima che l’opera finisca senza applausi…
Charlie Chaplin 

-Chi salva una vita, salva il mondo intero.
Dal film "Shindler's list"

-Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia.
Gandhi

-L'India è una terra di contrasti, di poche persone ricchissime e molte poverissime, di modernismo e medievalismo (…). L'India non è un paese povero. Dispone in abbondanza di tutto ciò che rende ricco un paese, e tuttavia i suoi abitanti sono molto poveri.
Jawaharlal Nehru

-L'India è un paese vasto, colmo di contraddizioni e paradossi. Su uno stesso territorio coesistono, infatti, diversi secoli: una piccola, raffinata èlite moderna di alcuni milioni di persone circondate da centinaia di milioni di indiani che sembrano, invece, appartenere a secoli passati.
Questa non ha un autore preciso, è nella mia tesina delle medie e in quella di laurea di mia cugina, quindi l'ha scritta lei.

Okay perdonate le incursioni di frasi sull'India... ma le adoro.

Libri, libri, libri...

Oggi, dopo una estenuante verifica di matematica e un'ora di tecnica, ho incontrato l'amica della ragazza che mi fa i disegni e mi ha chiesto se poteva leggere anche lei quello che scrivevo. Sorrido ancora al pensiero di lei che dice "Ti prego, ti prego, ti prego!". Okay, perdonatemi questo piccolo momento di vanità, ma è una cosa bella che una persona voglia leggere quello che scrivi.
Bene, cosa state leggendo di bello, voi?
Sù... qualcuno si faccia avanti, non siate timidi!
Okay, inizio io per infondervi coraggio. Sto leggendo Se solo fosse vero di Mark Levi.
All'inizio credevo non mi sarebbe piaciuto, ora le mie aspettative stanno venendo soddisfatte. E' molto carino, come libro.
Mi è rimasto, come scorta da leggere, Un tango a Manhattan di Michaela Schwarz
Quando avrò finito anche quello, e dopo aver ripreso Chanel Una vita da favola, di cui non ricordo l'autore, dovrò assolutamente andare in libreria.
Anche se in realtà, se lunedì vado in biblioteca con un piccolo gruppo, penso che prenderò in prestito Una ragazza fuori moda di L. M. Alcott, l'autrice di Piccole donne, per intenderci.
Avete da suggerire qualcosa?
L'ultimo, bellissimo, libro che ho letto è stato La custode di mia sorella  di Jodi Picoult. 
Io ve lo consiglio, seriamente. E' uno di quei libro che io chiamo "rivelazione". Perchè mi stupiscono.
Ah, dimenticavo, spesso e volentieri i miei libri preferiti sono quelli drammatici, cosa che non si spiega, perchè adoro gli happy ending.
Alla prossima.
Angelica.

venerdì 15 ottobre 2010

So che qui non c'è nessuno, ma...

Oggi ero tutta concentrata su una pallina appesa ad un filo e un cronometro. Sapete... fisica.
Comunque, dopo la temibile verifica di informatica, per la quale avevo imparato una frase lunga cinque minuti, che neanche ha chiesto, ho visto un disegno (fatto dalla mia disegnatrice ufficiale, ormai) che è totalmente uguale ad un personaggio futuro della mia storia.
Ieri ho chiesto consulenza su nomi che possano stare bene ad una ragazza smorfiosa, cose del genere. La ragazza disegnata,
Ne è uscito Adrianne, sono anche soddisfatta.
Beh, che dire di lei? Ha i capelli scuri, è piena di gioielli e sempre, e dico sempre, con i tacchi alti.
E, povera me, farebbe di tutto per avere per se il protagonista.
Difatti, se anche io non mi incarno nella protagonista (Sapete che vuol dire -due poli opposti-? Ecco, quello.) sono totalmente e completamente innamorata del protagonista.
Uhm... ieri i due protagonisti si sono baciati, sapete? Sono molto, molto, contenta di come è riuscita quella parte, è uscita da sè. Senza sforzi della mente, e pensavo sarebbe stata un'impresa titanica, invece no.
Mi è risultato più difficile farli incontrare, anche lì: meccanismo enormemente elaborato. Siccome volevo qualcosa di unico, anche se non soprannaturale. Del genere che se dopo dieci anni ti chiedono: "Come vi siete incontrati?" e voi rispondete o hanno un sorriso da ventiquattro carati in viso oppure gli occhi spalancati dalla sorpresa.
Ora, dovrei cominciare a creare un lista di nomi che mi piacciono o che mi ispirano qualcosa, ad esempio: il nome di una persona buona, quello di una antipatica, di una cattiva, ecc.
La vorrei fare perchè, essendo all'inizio della storia, anche se le cose le ho ben chiare, ci sono una sacco di personaggi sicuri che però non hanno nome.
Ok, questo vi farà pensare: "Ma questa non sa i nomi e pensa di riuscire a scrivere una storia?"
Beh, in effetti sarà strano, ma man mano che scrivo i nomi vengono, cioè quando mi hanno suggerito il nome di lui ho detto: "E' il suo, non può essere altro".
In questo caso, dei nomi, l'unico su cui ho riflettuto molto è stato lei... ho usato un libro dei nomi a cui mancano metà delle pagine, per colpa della sottoscritta. Ehm...
Vi ho annoiato abbastanza, penso che metterò un sondaggino anche se nessuno segue, magari un/a buon/a samaritano/a che passa da un piccolo parere, no?
Ciao!
Angelica.

giovedì 14 ottobre 2010

Un pensiero strano

Ho scritto questa mattina la scena in cui i due protagonisti si baciano.
Prima c'è una breve discussione sul cielo.
Ci sono stati d'animo diversi quando si guarda il cielo.
In questo caso è il cielo di notte, tutto scuro con tantissime stelle.
Ora, il mio dubbio è questo: è normale che io non abbia mai sentito niente di particolare guardando il cielo?
Cioè sì, mi piace, ma... non sento un'immensa gioia, una sconfinata tristezza, o cose del genere.
Più che altro mi sento spaesata, perchè è così grande!
E la mia protagonista amplifica in sè questo sentimento.
Credete che sia idiota, come cosa?
Sono totalmente fuori?
Ciao a tutti.
Angelica.

mercoledì 13 ottobre 2010

Oggi...

Uhm... oggi sono andata a scuola, e credo fermamente di aver preso il voto più alto della classe, che al massimo sarà un 6. Sì, perchè avevamo la prima verifica di storia dell'arte.
Ma a voi (?) non interessa.
Che dirvi, scrivo sul blog proprio mentre Julie Powell*, davanti a me scrive nel suo.
*Dal libro/film/storia vera: Julie&Julia
Io scrivo... sì una storia. Il blog mi serve anche a questo: consigli.
Spesso sono indecisa, anche se c'è una ragazza che mi da consigli fantastici.
Pareri, se qualcuno legge.
E' da questa estate che lo scrivo, e come idee sono a buon punto, è la produzione che è carente: ho poco tempo.
Per ora vi lascio... aggiungerò qual cosa al blog.
Ciao!
Angelica

martedì 12 ottobre 2010

That's me

Ok, titolo poco originale, lo so.
Che dire, ho aperto il blog... mi dovrò presentare, no?
Allora, sono Angelica. Oh, beh diciamo che è uno dei molti nomi che avrei voluto avere, non che non mi piaccia il mio vero... ma sono un'amante dei secondi nomi.
Studio al liceo scientifico, con il modico numero di 27 compagni.
Non so bene di cosa vorrei parlare in questo blog, con voi, sempre che qualcuno legga.
Bando alle ciance, adoro i libri, e mi piace scrivere. Ma se avete letto i miei interessi lo sapete già.
Vi lascio, domani ho una verifica importante.
Spero che ci sia qualcuno.
Angelica.
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