giovedì 29 giugno 2017

Recensione: Absence - Il gioco dei quattro, di Chiara Panzuti

Parliamo di un'esordiente italiana che ha appena pubblicato con Fazi! Scommetto che l'avete già vista dappertutto. Siete curiosi?

Titolo: Absence - Il gioco dei quattro
Autore: Chiara Panzuti
Pagine: 335
Prezzo: 15,00€
Casa Editrice: Fazi Editore

Trama:
Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri. Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l'ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all'altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? La sua vita si trasforma in un incubo quando, all'improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c'è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento. Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso, dove l'unico indizio che conta è nascosto all'interno di un biglietto: 0°13'07''S78°30'35''W, le coordinate per tornare a vedere. Insieme a Jared, Scott e Christabel - come lei scomparsi dal mondo - la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo. Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono. Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci? Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità? Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi. Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.

Voto: 3.5/5

Non avevo alcuna aspettativa mentre iniziavo il libro, semplicemente perché avevo deciso di non leggerne neanche la trama. Non avevo la più pallida idea di a che cosa stessi andando in contro, ma il viaggio non si è rivelato poi male.

Si intitola Il gioco dei quattro proprio perché in questo gioco orribile e pericoloso le squadre sono composte da quattro persone, e grazie al cielo noi seguiamo la più buona delle tre. Faith, Jared, Chrystabel e Scott sono quattro perfetti sconosciuti che, improvvisamente, vengono resi invisibili agli occhi (e alle menti) del mondo. Nessuno li vede, nessuno li ricorda... e come se non fosse abbastanza brutto si ritrovano degli strani tizi alle calcagna che hanno evidentemente l'intenzione di fargli molto male. Un incubo, eh?

I quattro protagonisti mi sono piaciuti, ma spero davvero di poter vedere di più nel secondo volume: sono leali tra loro, e sono profondamente feriti da quello che è successo ma continuano ad andare avanti come squadra, e questo è ammirevole. Però abbiamo pochi dettagli del loro background, o meglio abbiamo una visione generale delle loro famiglie disastrate ma mi piacerebbe riuscire a capire meglio cosa pensano, riuscire ad esplorare di più i loro caratteri.

Faith, che aspetta ardentemente la nascita della sua sorellina; Jared e suo fratello piccolo, che non si è ancora adattato alla nuova famiglia; Chrystabel, la sportiva che si occupa della nonna; Scott, che non vede mai i suoi genitori. Il motivo per cui sono stati scelti sembra ovvio, ma come potrebbero aggiustare le cose?

Devo ammettere che ci ha messo un pochino a prendermi e solo verso le ultime cento pagine ero davvero incollata al libro per sapere cosa stata succedendo, ma questo è semplicemente il tipico problema dei prima libri nelle saghe: sono i volumi introduttivi, e per dare una buona storia di partenza c'è bisogno da dare qualche spiegazione prima che l'avventura possa effettivamente iniziare. Motivo in più per aspettare con ansia il prossimo volume, no?

Lo stile dell'autrice, Chiara Panzuti, non mi è dispiaciuto. Sono contenta di aver apprezzato il libro perché, come sapete, non leggo moltissimi autori italiani ma lei è una da tenere d'occhio. E, soprattutto, ormai voglio sapere come finisce la serie!

Leggi QUI i primi capitoli di Absence!

2 commenti:

  1. Bell'esordio per la Panzuti, a me è piaciuto molto.. credo di avergli dato quattro stelline! Adesso aspetto il secondo ^^

    RispondiElimina
  2. E' da qualche tempo che ho adocchiato questo romanzo; tutti sembrano parlarne bene e anch'io vorrei leggerlo al più presto, per potermi costruire un opinione in merito.
    Si sa già quando uscirà il prossimo volume della saga?

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...