lunedì 8 giugno 2015

Recensione - Ho un castello nel cuore, di Dodie Smith

Queste copertine meravigliose *_*
Titolo: Ho un castello nel cuore
Autore: Dodie Smith
Pagine: 538
Prezzo: 15,90 €
Casa editrice: Garzanti

Trama:
Cassandra ha diciassette anni e da grande farà la scrittrice. Intanto si esercita tenendo un diario, custode dei segreti di una famiglia stravagante. I Mortmain vivono in un incantevole castello in rovina. Sono praticamente sul lastrico. Il padre è un eccentrico scrittore in crisi d'ispirazione; la sua seconda moglie, Topaz è una bellissima modella con la passione del nudismo. Rose, sorella maggiore di Cass, è molto bella e molto decisa a sposare un uomo ricco. Poi ci sono i ragazzi: Thomas, il fratellino, e Stephen, bellissimo figlio dell'ex governante, innamorato da sempre di Cass. La vita dei Mortmain cambia per sempre all'arrivo dei vicini di casa: americani, ricchissimi, allegrissimi. Per Rose è un'occasione da non perdere, per Cass è l'inizio di una straordinaria avventura di sentimenti nient'affatto ragionevoli.

Voto: 4/5

Sinceramente, io chi fosse Dodie Smith neanche lo sapevo. Ma non mi sarebbe mai passato per la testa che fosse la donna che ha portato su questa terra La carica dei 101, che poi è diventato il ben popolare cartone Disney (Crudelia De Mon, Crudelia De Mon, farebbe paura persino a un leon...). 
Ebbene sì, proprio lei! Ma direi che Ho un castello nel cuore si discosta molto dal genere.

Impossibile, a causa della cover con le silhouette,  per me non associare subito il romanzo a Miss Charity, che avevo amato lo scorso dicembre, e che a sua volta mi aveva lasciato una sensazione simile a quella del mio tanto amato Una ragazza fuori moda.
E devo dire che qualcosa di simile lo hanno: l'ambientazione da favola, ovvero il castello sopracitato la cui geometria mi ha davvero confusa, e la strana sensazione che la protagonista venisse da un mondo completamente diverso da quello che conosciamo.

Cassandra, però, mi è piaciuta molto meno di Charity: è una ragazzina abbastanza egoista, e per questo forse tanto vera, ma sebbene abbia i suoi momenti buoni spesso se ne usciva con delle affermazioni che lei stessa riteneva in qualche modo sbagliate o ingiuste ne confronti di uno qualsiasi degli altri personaggi. 
Ma il bello è l'estrema trasparenza, perché stiamo leggendo proprio il diario di Cassandra e fondamentalmente non ci nasconde nulla di quello che prova. Perché dovrebbe, pensando che nessuno legga?
La sorella Rose in realtà non è sembrata da meno, ma si può dire che alla fine abbia seguito il suo cuore e smesso di mentire.
I miei preferiti, a dire il vero, sono stati il padre delle due ragazze, il Signor Mortmain, e la sua seconda moglie dal nome (e le abitudini) davvero particolare, Topaz. Lui, uno scrittore geniale che chissà perché dopo un unico romanzo non ha più scritto una riga per dodici anni e passi il tempo a leggere romanzi gialli, e lei, una modella di quadri piuttosto nota, perdutamente innamorata di Mortmain, che non ha paura dei lavori umili e a cui piace entrare in contatto con la natura spesso e volentieri.
Ma il vero motivo per cui tutto questo libro esiste sono Neil e Simon Cotton, che hanno ereditato la villa di Scotney e che sono anche i proprietari del Castello ormai in pezzi in cui vive la famiglia Mortmain. Entrambi interessanti, e soprattutto ricchi, sono l'occasione giusta per le due ragazze per uscire dallo stato di povertà in cui si trovano. Ma quale dei due catturerà la loro attenzione?
Nel frattempo io tifavo per Stephen, il figlio della domestica, che ha un'amore incondizionato per Cassandra da anni ormai, e farebbe di tutto per compiacerla.

Sono arrivata alla conclusione che adori i romanzi che sanno di altri tempi, ma che sono ancora relativamente vicini (siamo nel 1930, ad esempio) e queste protagoniste un po' diverse, con tanta fantasia e niente facebook o cellulari per contattare la gente ogni due minuti. Un incontro con chiunque doveva essere atteso e l'attesa crea una certa aspettativa ed è tutto più interessante.

La cosa che davvero non mi aspettavo è stato il finale aperto. Ebbene sì, la nostra Cassandra decide che questo sarà l'ultimo diario che terrà e quindi non sapremo mai davvero com'è andata a finire. 
In genere i finali aperti comunque fanno capire in che direzione andranno le cose, ma per quel che ne sappiamo i Cotton potrebbero anche essere tornati per sempre in America e non aver mai più pensato a Cassandra. Ma com 'è possibile capire davvero? Questo dubbio mi accompagnerà per sempre.

La contemplazione pare essere l'unico lusso che non costa niente
***
Scopri il romanzo in originale qui!

10 commenti:

  1. Sembra davvero carino :) Però il finale aperto mi smonta xD

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  2. Finale aperto? O.o ok, questo è preoccupante anche se hai ragione... alla fine intuisci come si evolveranno le cose nonostante tu non ne abbia la sicurezza dato dallo scritto!
    Angi, comunque come sempre una bellissima recensione ed in più...mi hai fatto scoprire chi è la malvagia mente che ha creato la cattivissima Crudelia De Mon

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    1. Ho cercato disperatamente se per caso l'autrice aveva dato indizi sul finale ma nulla ç_ç Malvagia quanto Crudelia!

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  3. Mi aveva attirato la cover davvero carina. Mi ha subito fatto pensare a miss Charity, che ho adorato *-* Lo metto in WL perché anche la trama mi ispira

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    1. Miss Charity è troppo bellino *_____*
      "Con voi potrei scendere all'Inferno e continuerei a vedere il Cielo". Adoro.

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  4. Ciao! Volevo informarti che ti ho nominata al Libester Award ^^ http://cosedafangirl.blogspot.it/2015/06/liebster-award.html

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  5. Hey :3
    Come stai?
    Il libro non sembra affatto male! Non lo conoscevo ma finisce subito in lista ;)

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    1. Io bene e tu? Scusa l'immenso ritardo con cui rispondo ma gli esami mi hanno prosciugata.
      Fai bene, ne vale la pena ;)

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