lunedì 1 settembre 2014

Recensione - Queen of Someday, di Sherry Ficklin

Ultimamente grazie a NetGalley ho ricevuto diversi ebook in inglese in super-anteprima! 
Ecco che vi parlo del primo :)
Titolo: Queen of Someday
Autore: Sherry Ficklin
Pagine: 262
Prezzo: $9.95
Casa Editrice: Clean teen Publishing
Data di uscita: 7 Ottobre 2014

Trama: [Tradotta da me, se prendete citate]
Prima di diventare la più grande Imperatrice della storia, la quindicenne Sophie dovrà sopravvivere all'arrampicamento sociale richiesto da sua madre per metterla sul trono russo - ad ogni costo.
La Corte Imperiale è più piena di pericoli di qualsiasi altra cosa che Sophie abbia mai affrontato. Nel cuore di San Pietroburgo, sopravvivere significa navigare nei bisogni politici, romantici e religiosi dell'acida Imperatrice Elizabeth e del suo bellissimo, ma sadico nipote, Peter. Determinata nel voler salvare la sua famiglia impoverita - e se stessa - Sophie giura di fare qualsiasi cosa sia necessaria per ambientarsi in questo nuovo luogo. 
Sola in un mondo nuovo e pericoloso, imparare di chi fidarsi e chi ammaliare potrebbe fare la differenza tra diventare regina e essere mandata a casa nella vergogna a sposare il suo lascivo zio. Con traditori e assassini in agguato ad ogni angolo, la sua vita è in bilico. Promessa ad un uomo ma innamorata di un altro, Sophie deve decidere quanto è disposta a sacrificare per diventare l'Imperatrice che è destinata a essere. 
In una battaglia per l'anima di una nazione, sarà l'amore o il destino a regnare supremo?

Voto: 4/5

Tutti sapete quanto io ami Reign, la serie tv della CW su Mary Stuart. Ecco, fondamentalmente Queen of Someday appartiene alo stesso filone: un briciolo di storia e 99% young adult

E biasimatemi, ma a me non dispiace. I libri totalmente storici non mi piacciono, mi annoiano, e quelli con protagonisti adulti in genere finiscono per essere troppo spinti per piacermi davvero (Il cavaliere d'inverno, qualcuno se lo ricorda?) quindi sono ben felice quando mi si presentano tra le mani certi volumi.

Sophie, che tutti conosciamo oggi come Caterina la Grande, è una Principessa Prussiana mandata in Russia con l'obbiettivo di entrare nelle grazie di Peter, il futuro imperatore, sposarlo e riguadagnare tutte le ricchezze che la sua famiglia non possiede più da anni ormai. Ma tutti sembrano dimenticarsi che in realtà Sophie è solo una quindicenne, senza alcuna esperienza di cosa sia davvero l'amore e che non ha assolutamente idea di come alla Corte Imperiale funzionino veramente le cose.
E così si ritroverà divisa in tre: Peter, che deve sposare per compiacere tutti; Sergei, che è il suo unico vero amico lì dentro; Alexander, che è diverso da tutti gli altri e le fa battere il cuore con ogni suo gesto. Chi sceglierà?

Beh, la storia parla chiaro a questo proposito (Caterina è stata un'importantissima Imperatrice Russa, quindi...) ma mi è sorto qualche dubbio riguardo alla scritta all'inizio del romanzo, in cui l'autrice si scusava con tutti gli appassionati di storia per aver stravolto il loro mondo. Si riferiva solo al fatto che non era esattamente un'esperta in usi e costumi dell'epoca, o anche ad altro? Aspetto il secondo libro per scoprirlo!


Sophie si mostra più adulta rispetto alla sua giovane età, come sinceramente ci si aspetta da una che potrebbe diventare Imperatrice. Mi è subito stata simpatica, anche se ci sono stati momenti in cui ho dubitato di lei: credo fermamente che ci si possa innamorare così presto di una persona, la cosa che mi ha lasciato in dubbio è il fatto che non l'ho sentito granché vero. Avrei preferito qualche scena in più prima che si buttassero l'uno tra le braccia dell'altro.
E Peter. Devo dire che io all'inizio parteggiavo per lui (biondo, erede al trono, insomma...) ma man mano veniamo a scoprire lati del suo carattere che è impossibile non odiare, e mi sono decisamente ricreduta.
Poi c'è Sergei, che nella mia mente ha il viso del Jon Snow televisivo (e la cosa non mi dispiace affatto) e che sembra essere l'unico ad ammirare Sophie, ma sarà qualcosa di più?
Alexander invece non mi fa né caldo né freddo. Certo mi piace perché parla d'amore come se fosse la cosa più importante, forse anche più che essere uccisi lì dentro, e perché cita poeti inglesi ogni due minuti, ma non me ne sono perdutamente innamorata, ecco.

Mi è piaciuto, e lo consiglio, perché ogni tanto ci vuole anche qualcosa di leggermente diverso da inserire nelle letture abituali. Lo stile della Ficklin è piacevole e scorrevole, il libro non è lunghissimo (262 pagine) e si legge davvero in fretta. Spero che il secondo continui a sorprendermi.

L'amore non dovrebbe mai essere un gioco

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