Speciale Requiem #2 - Recensione Requiem

Eccoci alla seconda puntata dello Speciale su Requiem!

La scorsa settimana (QUI) vi ho riportato un pezzo del racconto intitolato Alex. 

Questa settimana invece vi lascio l'intera recensione di Requiem. Curiosi?

Titolo: Requiem

Autore: Lauren Oliver

Pagine: 324

Prezzo: 17,00 €

Casa Editrice: Piemme (Freeway)

Trama:

Lena è ormai parte integrante della resistenza contro chi vuol eliminare l’amore dalla faccia della terra, ma non è più la stessa ragazza di un tempo. Dopo aver salvato Julian dalla morte, Lena ha trovato rifugio nelle Terre Selvagge, dove ha anche reincontrato Alex, il primo amore che pensava morto… Ormai, però, nemmeno le Terre Selvagge sono un luogo sicuro: il governo non può più negare l’esistenza degli Invalidi e i Regolatori sono in viaggio per abbattere i ribelli. È scoppiata una vera e propria rivoluzione. Nel frattempo, Hana vive una vita tranquilla e senza amore a Portland, fidanzata al sindaco della città. Inaspettatamente le strade delle due amiche si incroceranno ancora una volta, prima che la lotta abbia fine.

Voto: 5/5

Ebbene sì, ho già letto Requiem.

Per chi segue il blog, sapete che il finale di Chaos mi aveva lasciata talmente a bocca aperta che avrei fatto di tutto per avere Requiem il prima possibile. Infatti, è stata la mia primissima lettura in inglese. Ma siccome sul momento non avevo scritto nulla (troppo emozionata, oppure semplicemente sciocca) ora, sul punto di parlarvene nello speciale, mi mancavano le parole. Quindi la Piemme mi ha dato la possibilità di leggere Requiem in dicembre, e anche di avere tutto il tempo di scriverci su qualcosa di decente.

Dopo tutto il casino che ho fatto per questa saga, non c'è bisogno che io vi dica che la adoro. E' un dato di fatto, ormai non me ne separerete più.

Ma parlando di Requiem in sè, ho davvero un sacco di cose da dire.

Innanzitutto, non è esattamente il finale che immaginavo. Me lo aspettavo più definito, più preciso per quanto riguarda le sorti dei personaggi. Invece, ci ritroviamo di fronte a questo capitolo conclusivo che ci da sì un'idea di quel che è successo e che potrebbe succedere, ma rimane comunque un piccolo punto interrogativo. Non lo si può considerare un vero finale aperto, perchè di fatto non lo è: se vi state chiedendo anche voi con chi si metterà Lena, beh... finite la recensione e leggete il libro, perchè io di sicuro non ve lo rivelerò! Ma non preoccupatevi, perchè chi vuole intendere ha inteso e secondo me quel particolare è piuttosto chiaro.

Che la Oliver si sia lasciata uno spiraglio aperto per scrivere altro? Io spero proprio di sì, anche se di notizie non se ne hanno su questo fronte.

Ma la storia in sè è molto particolare. Tutto il libro si divide in Pov Lena e Pov Hana, separate solo da un lunghissimo muro, e non più da una rete elettrificata come in Delirium.

La parte di Lena è composta da momenti di azione, sabotaggi e lotte contro il regime, e di altre parti di stallo. E per parti di stallo intendo la parte sentimentale della storia. Lena ci riflette un sacco e questo crea un momento di pausa, ci allontana dalla battaglia continua che gli abitanti delle Terre Selvagge devono affrontare, e ci porta ad un tipo diverso di preoccupazioni (se così le vogliamo chiamare): quelle sentimentali. E non credete che io stia parlando solo ed esclusivamente di Alex e Julian. Che mi dite della madre di Lena? Di tutti quelli rimasti al di là del muro? Di tutti quelli che ha perso?

I capitoli dal punto di vista di Hana sono più particolari. Ci danno modo di osservare cosa succede a Portland, ma Hana, nonostante la cura, non è diventata monotona o priva di sentimenti. Certo non è più la ragazza di prima, ma questo era logico, no?

Ma una parte di questa recensione non poteva però non essere dedicata agli altri personaggi, anche se alcuni non li nominerò per evitare degli spoiler.

Okay, mettiamolo in chiaro una volta per tutte: io sono cotta di Alex. Per me, Julian poteva anche venir buttato nel cestino appena entrato in scena, davvero. Credetemi, non lo faccio apposta, ma è dal 2010 che ho letto Delirium ed è dal 2010 che mi riduco in questo stato per Alex. E' bello, dolce, gentile, affettuoso, sa cavarsela in ogni situazione, è uscito dalle Terre Selvagge per lottare in quello che credeva, si è avvicinato a Lena perchè l'amava anche se sapeva che avrebbe potuto essere rinchiuso nelle Cripte per questo... come si fa a non cadere ai suoi piedi?

In Requiem, Alex è cambiato. Nei sei mesi in cui è stato lontano da Lena nessuno sa cosa gli sia successo, ma la sua nuova cicatrice sul viso può ben farcelo immaginare. Mi ha fatta arrabbiare, ho provato compassione per lui, le sue parole mi hanno ferita... ma lo capisco. Come reagireste se, appena sfuggiti alla morte, vedeste l'unica cosa che vi ha tenuto in vita tutto quel tempo, la ragazza che amate, tra le braccia di un altro? Io mi sarei comportata allo stesso modo.

E poi c'è Julian. Carino, simpatico, premuroso... ma non è Alex. Vi giuro che, se Alex non ci fosse mai stato, avrei adorato Julian. Però, grazie al cielo, Alex c'è e lui è l'unico.

Un po' capisco anche Lena, ma credo che il suo avvicinarsi a Julian sia avvenuto più per il semplice fatto di essere sola e ferita, piuttosto che per una vera e forte attrazione. L'ho sempre vista così.

Se ci fate caso, il rapporto che Alex aveva con Lena è simile a quello di Lena con Julian, solo che questa volta Lena è quella forte, che sa di cosa sta parlando e che apre gli occhi a Julian. E forse questo è uno dei motivi che mi portano a preferire Alex: Julian ha dovuto aspettare l'arrivo di Lena ed essere guidato per mano fuori dagli schemi dell'ALD, mentre in Delirium era Lena a scoprire questo nuovo mondo; Julian era più fragile di Lena.

In sostanza questo libro mi ha emozionata, mi ha esasperata quando non capivo dove l'autrice voleva guidare il lettore, mi ha reso talmente partecipe da fare il tifo per questo o quel personaggio. Spero tanto che piaccia anche a voi.

Vi aspetto alla prossima puntata dello Speciale, il 21 Gennaio!