In questa vita si perdona tutto, tranne dire la verità.
Siccome Lunedì è il giorno Ufficiale delle Recensioni Libresche qui al Castello, ecco a voi cosa ne penso della mia ultima lettura ;)
Titolo: Il Prigioniero del Cielo
Autore: Carlos Ruiz Zafòn
Pagine: 340
Prezzo: 21,00 €
Casa Editrice: Mondadori
Trama: Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere - il memorabile protagonista di "L'ombra del vento" è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio di "Il conte di Montecristo" pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín - il narratore di "Il gioco dell'angelo" - al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista...
Voto: 3/5
Ritengo di essere una grandissima fan di Zafòn. Il primo libro che lessi di quest'autore fu L'Ombra del vento, che non mi stancherò mai di rileggere e consigliare a chiunque, perchè è diventato subito uno dei miei libri preferiti.
Ora, per chi non lo sapesse, in realtà L'Ombra del Vento fa parte di una "serie". C'è un Prequel, intitolato Il Gioco dell'Angelo (che non mi era piaciuto) e un Sequel, Il Prigioniero del Cielo. (Non si sa nulla di un eventuale quarto libro.)
Un po' come mi era successo per Il gioco dell'angelo, avevo tantissime aspettative per questo libro. E, come sempre quando spero troppo, sono rimasta delusa.
Ma perchè?
Insomma, lo stile di Zafòn è sempre magnifico. Articolato e poetico, adatto a storie di misteri e scrittori scomparsi. Sul quel fronte non ho assolutamente da ridere.
Ma è la storia che non mi ha catturata. Sebbene siano presenti i personaggi che avevo adorato nell'Ombra del Vento, e anche alcuni di quelli del Gioco dell'Angelo, il mistero che cercano di risolvere non è altrettanto appassionante.
Ripeto: probabilmente sono io che mi aspettavo molto di più.
Per tutto il tempo della lettura, ho desiderato che Zafòn non avesse deciso di scrivere dei seguiti dell'Ombra del Vento, che l'avesse lasciato come volume unico, che non cercasse di emulare i risultati ottenuti con la prima opera.
Ho sentito questo romanzo assolutamente superfluo, non mi serviva leggerlo e forse avrei fatto meglio a non farlo.
Daniel è il mio Daniel, e Fermìn è il solito ometto determinato, sono sempre alcuni dei miei personaggi preferiti. E grazie al cielo c'erano almeno loro a farmi compagnia.
Ero curiosa di vedere cosa sarebbe successo loro qualche hanno dopo, e sono stata accontentata.
Ma non sono affatto soddisfatta.
Il destino non fa visite a domicilio, bisogna andarlo a cercare.
Non ho letto ancora nulla di Zafón, ma L'ombra del vento è nella mia wishlist e prima o poi lo inizierò ^^
RispondiEliminaquesto non lo conoscevo e a dirla tutta nemmeno sapevo che L'ombra del vento facesse parte di una serie.
LEGGI L'ombra del vento *______* Ti prego! :P
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