Enelsin Artigton e la Petra Regia, di Annarita Pizzo

E' un po' che rimando questa recensione, ma è proprio ora di postarla.

Vi ricordo che il libro mi era stato inviato dall'autrice, che ringrazio e con cui mi scuso per l'enorme ritardo.

Titolo: Enelsin Artigton e la Petra Regia

Autore: Annarita Pizzo

Pagine: 308

Prezzo: 19,00 €

Casa Editrice: Albatros

Trama: Molti sono i mutamenti che si stanno verificando nel mondo magico, e non certo positivi: la Petra Regia, fonte di ogni magia e da sempre garante della giustizia e del buon governo, è stata scavalcata dalle leggi umane, che, manipolate a uso e privilegio di pochi, sono divenute lo strumento principale di una pericolosa lotta per il potere. Dopo la sua morte Lord Robert Wilder lascia ad Adrian, figlio del suo amico più caro Sidonio e Custode della Lumerpa, una pergamena molto antica, ritrovata in una abbazia, che potrebbe costituire l'unica salvezza per chi ha ancora a cuore il destino del mondo; essa contiene infatti una misteriosa profezia che riguarda il Prescelto, colui che solo potrà opporsi alle forze malvagie che stanno tramando per ottenere il potere. Allo stesso tempo, però, è necessario che la pergamena non cada nelle mani sbagliate, perché diverrebbe l'arma strategica con cui il Perfidus potrebbe schiacciare definitivamente gli ultimi suoi oppositori. Enelsin Artigton e la Petra Regia,grazie a una trama coinvolgente e ricca di colpi di scena, immerge il lettore nella più classica delle atmosfere fantasy, raccontando la storia universale dell'eterna lotta tra il Bene e il Male.

Voto: 2/5

Recensione:

Enelsin Artigton e la Petra Regia ci narra di un mondo di maghi, poteri malvagi e una misteriosa Petra Regia, fonte di tutta la magia. E anche di un Prescelto, l'unico che potrà scontrarsi contro le forze oscure. Ma per arrivare a lui, Adrian, dovrà seguire le indicazioni date da un'antica pergamena, sperando che questa non cada nelle mani sbagliate.

La cosa che si nota subito è la somiglianza con il mondo creato da J. K. Rowling. Purtroppo, non ho potuto fare a meno di paragonare ogni dettaglio simile, e mi sono ritrovata a preferire quelli di Harry Potter. Per il semplice fatto che sono entrati prima, e con più forza, nel mio cuore i dettagli di quell'universo.

Ma la storia in sè è carina, per quanto simile, e se si ama il mondo magico e non lo si associa subito a Harry Potter sono sicura che la si può trovare piacevole.

Un altro punto da affrontare è quello dello stile: l'autrice scrive bene, e ha ben chiaro quel che vuole rappresentare.

La pecca, a mio parere, è la descrizione eccessivamente lunga, e a volte proprio non necessaria, che non fa che rallentare la narrazione. Ci sono stati giorni interi in cui non procedevo con la lettura perchè non mi veniva voglia di affrontare un nuovo, precisissima, affresco di una stanza, o del modo in cui si trasforma una sedia. Strano, ma capita; di solito ci  si lamenta dei libri che non danno alcun quadro di quel che circonda i personaggi.

Anche la descrizione dei personaggi è minuziosa, ma in questo caso è un bene: capita spesso di non riuscire a immaginare un personaggio o trovarne di poco caratterizzati, invece qui no. 

Nel complesso, però, non sono rimasta soddisfatta, nonostante ci siano dei lati positivi. L'autrice ha tutte le possibilità di migliorare, ma, purtroppo, non sono per niente convinta di questo romanzo: tutto l'entusiasmo iniziale, che avevo provato di fronte ad un romanzo che prometteva magia e avvincenti lotte per il potere, si è assopito pian piano, lasciandomi con l'amaro in bocca.

Qualcuno di voi l'ha letto? :)