Approda (sì, c'è un porto qui vicino U.U lo si vede dalla Torre) finalmente al Castello la recensione di Proibito ^^ Curiosi di scoprire che ne penso?
Titolo: Probito
Autore: Tabitha Suzuma
Pagine: 354
Prezzo: 16,00 €
Casa Editrice: Mondadori
Trama: Fuori, nel mondo, Lochan non si è mai sentito a suo agio. Gli altri sono tutti estranei, alieni… Solo a casa riesce ad essere se stesso. Maya ha sedici anni, è una ragazza sensibile, delicata e molto più matura di quello che la sua età richiederebbe. Lochan e Maya sono fratelli, e hanno altri tre fratellini da accudire: Kit, Tiffin e Willa sono la loro ragione di vita e la loro preoccupazione più grande, da quando il padre li ha abbandonati per una nuova famiglia e la madre ha iniziato a bere, si è trovata un altro uomo e a casa non c’è mai. I giorni passano e solo una cosa ha senso: essere vicini, insieme, legati, forti contro tutto e tutti. Per Maya, Lochan è il migliore amico. Per Lochan, Maya è l’unica confidente. Finché la complicità li trascina in un vortice di sentimenti, verso l’irreparabile. Qualcosa di terribile e meraviglioso allo stesso tempo, inaspettato ma in qualche modo anche così naturale. Qualcosa che, ancor prima di iniziare, è già condannato.
Voto: 2.5/5
Recensione:
Come la maggior parte delle mie recensioni "ni" (come le ho affettuosamente soprannominate), iniziamo anche questa con il solito "mi aspettavo troppo".
La cosa che più mi ha colpita, è stata la totale mancanza di emozioni (da parte mia) per buona parte del libro. Non mi palpitava il cuore più forte ogni volta che Maya e Lochan si sfioravano, non avevo paura che potessero essere scoperti ogni volta che sentivano dei passi avvicinarsi, ma d'altro canto non volevo neanche buttarlo dalla finestra. Ero completamente apatica.
Eppure, dal punto di vista emotivo, ha tutti gli ingredienti giusti: una famiglia affollata piena di conflitti, situazioni economiche precarie, l'abbandono da parte dei genitori, un amore del tutto proibito...
Nonostante tutto non sono riuscita a calarmici in mezzo, non sono riuscita a percepire più di qualche increspatura sulla superficie del racconto, almeno fino ad uno degli ultimi capitoli. Lì si che ho abbandonato tutte le mie certezze.
In un certo senso non mi è piaciuto il modo in cui viene espresso questo amore. Non parlo dello stile, che mi ha davvero conquistata in quanto a scorrevolezza e maestria nel dipingere le situazioni, ma la scelta dei momenti, delle motivazioni o delle dimostrazioni di questo amore illegale.
Ma il tema è scottante e difficile da comprendere, per cui apprezzo davvero che qualcuno abbia voluto parlarne, scriverne una storia che è finita sugli scaffali e nei cuori di milioni di persone.
Così, mentre Maya e Lochan scoprono i loro sentimenti e la loro famiglia sembra andare inesorabilmente in pezzi, cerchi di capire dove in realtà l'autrice ti voglia portare col suo stile regolare e fluido, dove voglia andare a parare. Continui a percorrere quello che sembra un lungo tunnel buio, senza capire se alla fine vi troverai una luce.
Durante tutta la lettura mi sono chiesta, come del resto hanno fatto anche i protagonisti stessi, se in altre circostanze si sarebbero innamorati comunque, se fossero davvero due anime gemelle nate sotto una cattiva stella, se questo bisogno l'una dell'altro non fosse solo una reazione a tutto ciò che accadeva loro intorno. E non ho trovato una risposta.
Non voglio esprimere un'opinione (che per altro non ho ancora) sull'incesto consensuale in generale, ma nell'ambito di questo romanzo io ho percepito alcune forzature.
Questa necessità, più fisica che mentale, era davvero così stressante? Così tanto da diventarne ossessionati? E poi, tutto d'un tratto? Sono vissuti insieme per sedici anni, e quasi da un momento all'altro accade tutto questo? Non so, non mi ha convinta.
Non ho sentito il desiderio di salvare quel giovane amore, di proteggerlo, come pensavo sarebbe successo. E non ho capito perchè invece di "salvarsi" da quello che rasenta l'auto-distruzione hanno scelto la strada più breve per finirci dritto in mezzo.
Oppure quell'amore era davvero così forte e disperato da passare sopra a tutto questo? E benchè l'autrice faccia di tutto per inculcarci questa idea, perchè io non ho provato nulla?
Voi l'avete letto Dame e Cavalieri?
Che ne pensate?