lunedì 1 febbraio 2016

Recensione - Everneath, di Brodi Ashton

Una delle ultime uscite DeAgostini. L'avete già letto?
Titolo: Everneath
Autore: Brodi Ashton
Pagine: 447
Prezzo: 14,90€
Casa Editrice: DeAgostini

Trama:
Per molte, moltissime settimane Nikki Bennett è scomparsa, svanita nel nulla. Senza nemmeno una parola o una spiegazione. Perché una spiegazione razionale per quello che le è successo non c’è. Nikki è stata risucchiata all’Inferno, imprigionata in un mondo disperato e privata di tutte le emozioni. Adesso, però, le è stata data una possibilità: quella di tornare a casa per sei mesi, sei mesi soltanto. Nikki è decisa a riprendersi la propria vita. Vuole trascorrere ogni singolo minuto con la famiglia e con Jack, il ragazzo che ama più di se stessa. Ma c’è un problema: Cole, l’Eterno dal fascino oscuro che l’ha seguita dall’Oltretomba e che è pronto a tutto pur di riaverla. Nikki sa di avere pochissimo tempo per cambiare il proprio destino. Prima che l’Inferno la reclami… questa volta per sempre. L’indimenticabile storia di un amore maledetto e immortale. Il mito classico di Persefone torna a vivere nelle pagine del primo capitolo di una nuova, bellissima serie dalla suggestiva cornice paranormale.
Voto: 3.5/5
Iniziando a leggere questo libro, sapevo solo che era stata descritto come un retelling del mito di Ade e Persefone. Solo questo, e una copertina bellissima, era bastato a incuriosirmi abbastanza da volerlo leggere. Quando la Casa editrice è stata così gentile da offrirmene una copia, non ho resistito e l'ho iniziato subito.

In realtà, chiariamo un attimo la cosa del retelling. Per quanto ho potuto vedere ora, più che un classico retelling e un prendere qui e là elementi di miti - Ade e Persefone, Euridice e Orfeo, con un pizzico di mitologia egizia - e metterli insieme nel mondo moderno. Una specie di collage che crea un nuovo Oltretomba, o per lo meno molto diverso da come ce lo immaginiamo comunemente.

Come ogni Urban Fantasy o, se volete una dicitura più alla moda, YA Paranormal che si rispetti due sono i ragazzi che la nostra protagonista, Nikki, ha tra i piedi. Lei, indecisa, insicura, a volte un po' cieca, da una parte ha Jack, il quarterback che ama da sempre, e dall'altra Cole, lo stronzo di turno ma che sfortunatamente per lei è l'unico in grado di alleviare il suo dolore. 
Ora, apriamo una parentesi: avete mai notato come i personaggi che si chiamano Cole non siano mai interamente buoni? Ci sarà una regola scritta in proposito di cui non sono a conoscenza?
Normalmente io tiferei Jack, ragazzo della porta accanto, carino, simpatico... ma in questo romanzo mi ha detto ben poco. Al contrario Cole, quello che in teoria dovrebbe essere senza cuore, mi ha dato qualcosa in più, qualche emozione nascosta che sarei curiosa di vedere in modo più approfondito in uno dei prossimi volumi della trilogia, che speriamo escano il prima possibile.

Brodi Ashton ci regala una prosa scorrevole, che non fa fatica a trascinarti nella storia. L'unica difficoltà, a parer mio, è all'inizio quando le regole del gioco dell'Everneath sono ancora tutte da scoprire e un po' di confusione è normale. 
L'autrice ci porta avanti e indietro nel tempo, prima e dopo che Nikki scendesse nell'Everneath e l'energia le fosse rubata per cento anni. Ed è come se le due storie corressero parallele senza sapere bene dove stanno andando: solo la fine del romanzo ci dirà come sono andate esattamente le cose nel Prima e nel Dopo. E' un espediente utilizzato spesso, e spesso io ne rimango poco soddisfatta. A volte preferirei che mi venisse detto tutto in ordine cronologico, perché la linearità mi piace, ma rispetto anche la scelta dell'autrice di confonderci un po' le idee per rendere più interessante lo scritto, in modo da non permetterti di chiudere il libro finché non hai svelato tutti i misteri.

Se un po' di mitologia non vi dispiace, e qualche piccola tragedia amorosa neanche, potreste divertirvi parecchio leggendo questo romanzo. Attenti però che non si tratta di una trasposizione fedele a quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi, non è un mito rielaborato in stile Rick Riordan, è più un patchwork di dettagli che si uniscono. Se siete fedeli all'originale e non volete vederlo cambiato di una virgola, forse non è il romanzo che fa per voi.

A renderli degli eroi sono le strade che scelgono di percorrere, non i poteri di cui sono dotati.

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